Mentre il governo elargisce milioni di euro a Roma e Catania, i primi cittadini del nord sono, come si dice, alla “canna del gas”. Inutile ignorare il problema: mancano i soldi e i comuni si arrabattano come meglio possono.
C’è chi taglia i servizi, chi ne aumenta i costi e chi – per far cassa - svende il proprio territorio, introitando, grazie agli oneri di urbanizzazione, "sghei" che, nella migliore delle ipotesi utilizza per realizzare opere pubbliche, nella peggiore per pagare dipendenti, bollette e servizi.
Voi che soluzione scegliereste?
3 commenti:
E' proprio vero: il nodo sta' venendo al pettine. I comuni non sanno più come faranno a far quadrare i bilanci e la sciagurata mossa di togliere l'ICI ( non dimentichiamoci tuttavia che anche Prodi e il suo governo si era incamminato su questa via)si sta' rivelando per quella che è: un colpo mortale per le casse municipali.
Purtroppo temo che, con le elezioni amministrative alle porte, sarà forte la tentazione di percorrere la via della svendita del territorio per far tornare i conti...e per accontentare qualcuno.
Spero che i Democratici sappiano vigilare e resistere a queste tentazioni.
P.S.: Ciao Emanuela.
Condivido le tue preoccupazioni,
anche perchè, gli effetti delle scelte che incidono sul territorio non sono immediate, si vedono solo a distanza di tempo.
Temo che sia difficile resistere alla tentazione di fare facili promesse in campagna elettorale.
Anche, perchè diciamocelo: un candidato Sindaco che programma politico può proporre senza risorse da investire?
Quanto al pd, credo dovrebbe fr sentire un po' più la sua voce sul tema...
che sbadata: ciao anche a te, e grazie per i tuoi interventi...
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