mercoledì 8 febbraio 2017

Non vedo, non sento e non parlo

                                                           
Di fronte al "caso potature"(vedi articolo sotto)  Matteo Riva e la Sua Giunta, si stanno comportando come le famose tre scimmiette "Non vedo. Non sento. Non parlo"

Prima, si sottraggono al confronto con gli operatori del settore. 

Poi - tirati per la giacchetta - si difendono invocando la mancata frequentazione del mondo dei social.

Infine, per giustificare il tutto, si appellano alla vecchia scusa de "si è fatto così anche negli anni passati" Della serie, tanto peggio. Tanto meglio.

Aspetto ora, con una certa trepidazione la risposta che daranno alla mia richiesta protocollata (via pec) nella giornata di ieri con la quale ho chiesto di convocare un consiglio comunale aperto per aprire un confronto con gli operatori del settore e sensibilizzare la cittadinanza, sul tema del verde cittadino. Come, peraltro, la legge chiede (l 10/2013 )






                                                                       Al signor Presidente del Consiglio
                 Al signor Sindaco del Comune di Giussano                         
                                 

  LORO SEDI





OGGETTO: richiesta di convocazione di Consiglio Comunale Aperto


Il sottoscritto Consigliere Comunale Emanuela Beacco

PREMESSO CHE

·         La tutela del paesaggio è un valore costituzionalmente rilevante (art. 9- comma 2).

·           La Convenzione Europea sul Paesaggio ha introdotto un nuovo concetto di paesaggio: “Oggetto della tutela del paesaggio non è (più e solo) il concetto astratto di "bellezze naturali", ma l'insieme delle cose, beni materiali o loro composizioni che presentano "valore paesistico". Pertanto, la tutela ambientale e paesaggistica, gravando su un bene complesso ed unitario, dev'essere considerata un valore primario ed assoluto”

·          Il legislatore nazionale con la L. 14/1/2013, n. 10 “Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani”,  ha riconosciuto la valorizzazione dell'ambiente e del patrimonio arboreo e boschivo, quali modalità per conseguire “l'attuazione del protocollo di Kyoto, ratificato ai sensi della legge 1° giugno 2002, n. 120, e le politiche di riduzione delle emissioni, la prevenzione del dissesto idrogeologico e la protezione del suolo, il miglioramento della qualità dell'aria, la valorizzazione delle tradizioni legate all'albero nella cultura italiana e la vivibilità degli insediamenti urbani”.(art. 1 L. 10/2013)

·          L’art. 6 della citata l. 10/2013 ( Titolata “Promozione di iniziative locali per lo sviluppo degli spazi verdi urbani”) impone a Regioni, Province e Comuni di  adottare misure per la formazione del personale e l'elaborazione di capitolati finalizzati alla migliore utilizzazione e manutenzione delle aree, e di adottare, tra le altre, misure volte a favorire l'assorbimento delle polveri sottili ed a ridurre l'effetto «isola di calore estiva», favorendo al contempo una regolare raccolta delle acque piovane, con particolare riferimento:
f) alla previsione di capitolati per le opere a verde che prevedano l'obbligo delle necessarie infrastrutture di servizio di irrigazione e drenaggio e specifiche schede tecniche sulle essenze vegetali;
g) alla creazione di percorsi formativi per il personale addetto alla manutenzione del verde, anche in collaborazione con le università, e alla sensibilizzazione della cittadinanza alla cultura del verde attraverso i canali di comunicazione e di informazione




VISTA

·         La Convenzione di Aarhus del 25 giugno 1998 relativa all'accesso all'informazione, alla partecipazione del pubblico al processo decisionale e all'accesso alla giustizia in materia ambientale


                                                       RILEVATO CHE

·         Nei giorni scorsi è stata promossa, nel territorio Comunale, una grande mobilitazione di massa, che ha visto protagonisti Agronomi, Arboricoltori, Giardinieri professionisti, soci della Società Italiana di Arboricoltura, rappresentanti dell’Associazione Italiana Professionisti del Verde; il presidente del Distretto Florovivaistico Alto Lombardo, docenti di scuole di formazione

·         Durante la manifestazione – scaturita dalle denunce dei professionisti in ordine alla errata potatura di piante registrata nei giorni scorsi – è emersa l’improrogabile e improcrastinabile necessità di promuovere la “cultura delle buone pratiche nella gestione degli alberi e della “capitozzatura”. 

                                         OSSERVATO altresì  CHE

·         Compito istituzionale dell'Amministrazione Comunale, in attuazione del principio di sussidiarietà ex art. 118 Cost., è preservare il patrimonio arboreo ed arbustivo, delle aiuole, delle aree a prato e di ogni spazio verde cittadino nelle migliori condizioni, garantendone la pulizia e la sicurezza.

CONSIDERATA

·         la necessità che l’amministrazione si confronti su tale importante tematica con la cittadinanza e con i rappresentanti delle varie associazioni di categoria

SI CHIEDE


Ai sensi dell’art. 51 del vigente Regolamento del Consiglio Comunale di Giussano la tempestiva Convocazione di un Consiglio Comunale aperto per discutere sul tema, invitando Agronomi, Arboricoltori, Giardinieri nonché i referenti delle relative associazioni di categorie  (SIA AIPV Assofloro Alto Lombardo)