domenica 29 novembre 2009

I bla, bla, bla e.. la giustizia del Tubo..

Processo breve. Riforma della giustizia. Angelino Alfano.
Le Toghe rosse. Brunetta.
L'informatizzazione del nulla e la sua presunta efficienza.
Da qualche tempo non si parla d'altro che di giustizia, di ordine giudiziario, di magistrati comunisti - brutti e cattivi, che mangiano pure i bambini - e delle riforme necessarie per ovviare la pachidermica lentezza del sistema processuale italiano.
Il difficile, però, è mettersi d'accordo sul significato esatto di questi termini.
Eh, sì perchè, la nozione, latamente intesa di " giustizia", può essere declinata, in base alle soggettive priorità di chi ne parla, in una miriade di accezioni .
Non tutte, ahinoi, tra di loro compatibili.
C'è, ad esempio, la Giustizia dei ricchi, dei cittadini di serie "A" e poi, forse dopo, ma molto dopo, quella dei poveri. C’è la Giustizia, con la “G” maiuscola del Guardasigilli Angelino, da sempre preoccupato, come un cagnolino fedele, di piegare la dea Dike ai capricci ed ai guai giudiziari del suo padrone, il Presidente Berlusconi.
E poi c’è la giustizia, evidentemente figlia di un Dio minore, dei “poveri cristi”.
Di quelli che devono aspettare mesi prima di poter ottenere dai Tribunali quel semplice timbrino, indispensabile per recuperare le somme tanto necessarie per arrivare alla fine del mese.
Di quelli in balia della burocrazia. Di quelli, come me, che dopo mesi di infinite ed esasperanti code, scoprono, grazie all'informazione di una collega (vittima innocente, per sua sfortuna, della stessa - inutile - trafila), di aver, per colpa delle false informazioni rese da un cancelliere lavativo e burlone, sbagliato fila
A proposito di lentezza e di tempi laconici .... il record potrebbero batterlo i Giudici di pace di Monza: pare, infatti, che ci voglia un mese per emettere un decreto ingiuntivo e 10 giorni (non più i tre di un tempo) per delle semplici copie autentiche.
Bazzico – per mia sfortuna - piuttosto spesso i Palazzi di Giustizia, e devo ammettere che la situazione è sempre più drammatica. Lo spettacolo nei Tribunali di Monza e Desio è desolante: segretarie e avvocati costretti a passare intere mattinate nei corridoi con in mano il numerino che permetta loro di accedere agli uffici dove si depositano gli atti e si chiedono informazioni.
Ad esempio, raggiungere l’archivio del Tribunale di Monza, aperto due soli giorni la settimana dalle 9.30 e alle ore 12.00, è divenuta, ormai, un'impresa titanica.
Ben che ti vada devi fare almeno due code ( e siamo già migliorati, qualche settimana erano addirittura tre): una all'ingresso del Palazzo di Giustizia, dove alle otto e mezza del mattino ti aspetta il portinaio, per darti il tuo bel numerino.
E l'altra, quando aprono gli uffici - e cioè alle nove - davanti alla cancelleria civile.
Ma se non conosci "il sistema" e quando arrivi i sessanta numerini disponibili sono già stati distribuiti, niente premio di consolazione, ma solo un "ritenta e sarai più fortunato"..
Né più rosea è la situazione a Milano.
Un paio di giovedì fa ho perso trenta minuti in coda davanti agli ufficiali giudiziari.
Altrettanti davanti allo sportello "punto informativo"... prima di scoprire che un cancelliere un po' burlone, mi stava obbligando a mesi di continue verifiche in attesa di un numero di repertorio che non sarebbe mai arrivato ...
Certo, alla fine ci si adegua, e si finisce pure per dedicarsi a delle interessanti public relation.., se non fosse che anche i poveri avvocati, non certo risparmiati dalla crisi economica, devono arrivare anche loro alla fine del mese.
E poi, le ore necessarie per parlare con un cancelliere secondo voi, a chi andranno messe in conto? Elementare Watson:al cliente. Nella parcella.
Lentezza della burocrazia e della giustizia significano aumento esponenziale dei costi per il patrocinato. Con buona pace del processo breve e della tutela dei diritti.
I legali più furbi - o i più esasperati (dipende dai punti di vista)- a far le code ci mandano direttamente i clienti: poveri tapini che non sanno come muoversi.
E mentre le cancellerie si fanno prestare dagli avvocati la carta per le fotocopie il Ministero ha speso finora la bellezza di ben 1,2 miliardi di Euro per l'informatizzazione degli uffici (la denuncia arriva direttamente dall'assemblea degli avvocati che si è tenuta qualche tempo fa )
Con gli esiti fallimentari sotto gli occhi di tutti.
Ciliegina sulla torta, giovedì 19 novembre il Tribunale di Monza, Via Vittorio Emanuele ( ex Pretura ) è rimasto chiuso a causa della rottura delle tubature dell’acqua dell’Edificio.
Non c'è che dire..... quella Italiana è, decisamente, una giustizia del Tubo!

martedì 24 novembre 2009

Gossip e Fiori d'Arancio.L'onorevole Mosca (con)vola a nozze in Piemonte

La deputata di Monza e Brianza del Pd, biassonese d'origine, romana d'adozione (la residenza è a Biassono, ma gli impegni istituzionali la trattengono nella capitale) è felicemente convolata a nozze, lo scorso sabato in quel del Piemonte.
Come una vera vip, l'onorevole Mosca ha optato per un matrimonio super-riservato.
La notizia delle repentine nozze è trapelata sulla stampa grazie all'indiscrezione (a lato riportata) del locale Giornale di Carate.
A Lei i nostri migliori auguri ( che - sono sicura - molti "compagni di partito" e molti elettori le avrebbero volentieri rivolto, se solo avvessero saputo del lieto evento...)

sabato 21 novembre 2009

Il Grande Bluff

Il paesaggio e l'ambiente possono tirare un sospiro di sollievo.
La speranza di Papi Silvio e della sua allegra brigata di sotterrare la crisi economica sotto una bella colata di cemento, si è, infatti, risolta in un "nulla di fatto".
Il numero di pratiche arrivate sulle scrivanie dei tecnici comunali - ad un mese dall'entrata in vigore della Legge Regionale Lombarda - dimostra che il famoso piano casa, venduto al popolo, come la geniale pensata che avrebbe potuto risollevare e rilanciare l'economia, si sta rivelando, nei fatti, un grande bluff.
Ringraziamo la buona sorte: l'incapacità politica e la bischerata da strapazzo, almeno questa volta, hanno salvato l'Italia!

Grossi Guai

per Grossi

venerdì 20 novembre 2009

Consiglio, che sbadiglio..../parte 1°

Che in Italia ci sia un deficit di democrazia, è fatto notorio.
Che la partecipazione dei cittadini alla vita delle istituzioni langua è, purtroppo per tutti, un dato altrettanto assodato.
Che i Consigli Comunali siano - e non da ora - dei veri deserti: un'amara constatazione.
Neppure il recente cambio di amministrazione è servito a segnare un'inversione di rotta: la "carica dei 200" , la miriade di aspiranti allo scranno di consigliere che avevano animato, con i loro santini, la campagna elettorale dello scorso giugno, si è dileguata, in un lampo, come neve al sole.
E così lunedì sera, dopo la Premiazione di alcuni ragazzi dell'Istituto d'Arte, che ha portato sul Piazzale Aldo Moro un nutrito pubblico fatto di professori, genitori ed alunni, la massima assise cittadina è tornata a parlare ad un'aula, desolatamente, (semi)vuota.
Né ha potuto fermare l'emorragia di quanti si affrettavano ad uscire l'invito "a rimanere" del Presidente del Consiglio, che ha, giustamente, ricordato che le sedute sono pubbliche (un termine su cui forse occorrerebbe tornare a riflettere) .....
Presenti - per dovere - i giornalisti. "Per piacere", pochi addetti ai lavori.
Ha preso così il via un consiglio comunale, a detta del poco pubblico partecipante, piuttosto - come molti altri di questi ultimi 10 anni - noiosetto.
Uniche note di colore: la discussione sulla mozione relativa alla presenza del crocifisso nelle scuole, oggetto di un recente pronunciamento della Corte di Strasburgo, e le dichiarazioni del Consigliere Tagliabue, Capogruppo della Lega Nord - unica voce assonante e dissonante - che pare non sia ancora riuscito a farsi una ragione di non essere più all'"opposizione" ruolo, cui sembra ancora aggrappato non solo in senso fisico ( la sua poltrona in consiglio è sempre la stessa ...)... e da cui fatica a staccarsi anche nelle discussioni in consiglio...
Ma procediamo con ordine.

Dopo il lapidario saluto del Segretario Comunale, dott. Zarcone che vola in quel di Campione, e la comunicazione del Capogruppo di Giussano Democratica in merito alla notizia, trapelata sulla stampa, della presunta alienazione - smentita dal Primo cittadino- della vendita di Residenza Amica e della Farmacia Comunale "strutture che devono restare in ambito pubblico (giudizio che non posso che condividere)", con la richiesta di conoscere "il programma di alienazioni futuro dell'amministrazione", è iniziata la carrellata dei nominativi dei rappresentanti del comune presso gli enti comunali.
Barzaghi Manuela, Dario Citterio e Silvia Triviri Bellini per il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Scuola Materna Aliprandi.
Per la Farmacia Comunale Dario Citterio, Antonino di Fratta, Luca Tagliabue, Giovanni Giuseppe Guidi e Pirovano Letizia, componenti effettivi, supplenti Paolo Trezzi e Tiziana Pasquina.
  • Eletti anche i Revisori dei Conti del Comune:
Tra le 19 candidature pervenute, hanno vinto la nomination, su designazione dalla maggioranza Brenna Pierluigi (eletto poi Presidente del Collegio) Consonni Gabriele Cesare , ed Antonio La Rocca , per le opposizioni.
Il C.C. ha disposto un piccolo aggiustamento del loro compenso (al Presidente andranno € 7.000,00 euro lordi annui, a fronte degli € 7.500,00 attuali, mentre agli altri due componenti € 5.250,00 al posto dei 5.000,00 € correnti).
  • quelli della Farmacia Comunale: Arnaboldi Marchita, Pozzoli Giuseppe e Sironi Federico. Per loro il compenso di € 516,00 lordi annui.
  • ......... ed i componenti della Commissione per l'attuazione del Diritto allo Studio:Castelli Luigi (in quota UDC), Barresi Francesco e Citterio Sara (PDL e Lega) sempre su designazione della maggioranza Galimberti Angelo (candidato nella Lista Io Rispetto Giussano), Sergio Vigano' (PD e Giussano Democratica).
FINE PARTE PRIMA.

domenica 15 novembre 2009

Lunedi

consiglio comunale...

A Seregno il Triangolo non funziona

Lui (il Comitato di Santambrogio) aveva chiesto una passerella pedonale sopra via Magenta. E, se possibile, anche su via Bottego.
Lei (la massima autorità cittadina, l'Ill.mo Signor Sindaco Giacinto Mariani ) ha commissionato - il perchè è praticamente un mistero - all'Ufficio Tecnico un sottopasso da 4 milioni di euro che nessuno ha chiesto e che quasi nessuno vuole.
L'Altro, il pluridelegato (Vice)sindaco Attilio Gavazzi non solo ha dichiarato di non volere la nuova strada. Ma parteciperà addirittura al comitato di quartiere che tenta di ostacolarla!
E' il caso di dire che .... a Seregno il Triangolo non funziona...

mercoledì 11 novembre 2009

O mia bella Cascinazza, "che te brillavet de lontan"....

E' uno dei simboli di Monza, un po' come la Madonnina per Milano.
Al centro la tipica cascina lombarda, dietro il Campanile del Duomo e sullo sfondo le montagne innevate: un panorama idilliaco.
L'area della Cascinazza è uno dei grandi, e ormai pochi, ambiti agricoli sottratti, dalla divina provvidenza (non amica del nostro Primo Ministro), alle fameliche fauci degli speculatori.
L'area riveste un'importanza strategica non solo dal punto ambientale, ma anche sotto l'aspetto idraulico: un territorio così vasto rappresenta, infatti, uno sfogo di contenimento delle esondazioni del Lambro.
Grazie al PGT approvato nel 2007 dall'amministrazione Faglia ed alle cause vinte dal Comune contro gli onnipresenti (ed onnipotenti) Berlusconi, possiamo ancora godere il panorama offerto da questa bella cartolina: il lotto ha, infatti, oggi destinazione agricola.
Ma la pacchia durerà poco, perché la Giunta del verde (nel senso non certo di ambientalista, ma bensì di leghista) Mariani, vuole costruirci sopra la bellezza di 420.000 metri cubi. ... 1.400 appartamenti di 100 mq ..... 50 palazzi di dieci piani.
Addio mia bella Cascinazza.

lunedì 9 novembre 2009

Riscaldamento pre-elettorale

"Io ...... con Arcore e dintorni non intendo ave­re nulla a che fare».
Parola di Bruno Tabacci che, con queste parole, saluta Casini, e prende bene le distanze da Berlusconi e da Formigoni.
Parla della "necessità di un dialogo tra laici e cattolici", e guarda con interesse all'evoluzione di Pd e della Sinistra.
Dichiarazioni, che quantomeno in Lombardia potrebbero aprire uno scenario politico interessante, che stando ai commenti, non dispiace neppure a qualche elettore di centrosinistra.
A patto, chiaramente, che l'attività di rinnovo delle cariche lasci ai nostri eroi un po' di tempo per occuparsi, possibilmente prima del prossimo marzo, anche delle elezioni regionali.

sabato 7 novembre 2009

Moriremo imbottigliati nel traffico

Percorrere la Valassina, direzione Monza-Milano, è diventata, da qualche mese, un'impresa, culinariamente parlando, pantagruelica.
I lavori connessi all'abbattimento del cavalcavia di San Fruttuoso, e le attività di sistemazione dell'asfalto stanno mettendo a dura prova i nervi dei pendolari (i miei, in primis).
Certo, tutto ciò dovrebbe convincere qualche politico illuminato (... della cui esistenza inizio francamente a dubitare, se mi sente...batta un colpo), che forse sarebbe il caso di potenziare il traporto su rotaia, aumentando l'efficienza dei treni.
Ma, cari compagni di vagone, rassegnamoci: visto che, questo rimarrà, come molti altri, un mero desiderio.

mercoledì 4 novembre 2009

Giovani, carine e - alla faccia della crisi - occupate

In che cosa le "onorevoline" di casa Nostra, dalla Ceccacci, alla De Girolamo, passando per la Giammanco, e la Mannucci (quota pdl) e finendo - per par condicio - con la perla del PD Marianna Madia, siano affaccendate è, per tutti, ancora un mistero.