giovedì 2 ottobre 2008

Sindaci in rivolta, i nodi vengono al pettine

Mentre il governo elargisce milioni di euro a Roma e Catania, i primi cittadini del nord sono, come si dice, alla “canna del gas”. Inutile ignorare il problema: mancano i soldi e i comuni si arrabattano come meglio possono.
C’è chi taglia i servizi, chi ne aumenta i costi e chi – per far cassa - svende il proprio territorio, introitando, grazie agli oneri di urbanizzazione, "sghei" che, nella migliore delle ipotesi utilizza per realizzare opere pubbliche, nella peggiore per pagare dipendenti, bollette e servizi.
Voi che soluzione scegliereste?

3 commenti:

Anonimo ha detto...

E' proprio vero: il nodo sta' venendo al pettine. I comuni non sanno più come faranno a far quadrare i bilanci e la sciagurata mossa di togliere l'ICI ( non dimentichiamoci tuttavia che anche Prodi e il suo governo si era incamminato su questa via)si sta' rivelando per quella che è: un colpo mortale per le casse municipali.

Purtroppo temo che, con le elezioni amministrative alle porte, sarà forte la tentazione di percorrere la via della svendita del territorio per far tornare i conti...e per accontentare qualcuno.

Spero che i Democratici sappiano vigilare e resistere a queste tentazioni.

P.S.: Ciao Emanuela.

emanuela ha detto...

Condivido le tue preoccupazioni,
anche perchè, gli effetti delle scelte che incidono sul territorio non sono immediate, si vedono solo a distanza di tempo.

Temo che sia difficile resistere alla tentazione di fare facili promesse in campagna elettorale.
Anche, perchè diciamocelo: un candidato Sindaco che programma politico può proporre senza risorse da investire?

Quanto al pd, credo dovrebbe fr sentire un po' più la sua voce sul tema...

emanuela ha detto...

che sbadata: ciao anche a te, e grazie per i tuoi interventi...