Ecco il ricco, corposo e soprattutto brillante, curriculum vitae del candidato alla Segreteria Nazionale dei giovani del Partito Democratico.
Il ventiquattrenne Fausto Raciti, in un‘intervista rilasciata a Novella 2000 dichiara a proposito delle prossime primarie “ Se perdo, torno ad Acireale, mi rimetto a studiare visto che sono fuoricorso e mi cerco un lavoro, magari mi metto a fare il giornalista».
Ecco, bravo. Vai a lavorare.
A tutti noi, giovani democratici, da anni militanti sui nostri territori, laureati a pieni voti e stressati dal lavoro più o meno precario ci pare proprio il caso. (E io che mi ero pure bevuta la storia della meritocrazia, della competenza, della politica come passione e non "come fonte di reddito" . Che "stupida idealista".. ).
Ahimè, se questa - fatta da giovani disoccupati, che aspirano ad essere messi a libro paga della politica - è la futura classe dirigente del pd, non resta che stringerci nell'augurio di una "lunga vita" alla vecchia guardia!
3 commenti:
Cara Emanuela,
hai ragione da vendere, il problema è che sei sola a dirlo.
Per quanto mi riguarda, tempo fa ho postato un commento su quanto su quanto pessimo ho ritenuto l'intervento della Dipendente Baio alla presentazione del PD giussanese, se non ricordo male sul sito di Carabo.
Ho poi avuto il timore che avrei sollevato un polverone: invece nulla..... tutto nel vuoto.
Ecco, giusta l'osservazione che fai, ma se non usiamo la mano forte, ovvero se non li mandiamo affanculo davvero, non otterremo niente, perché hanno una sfrontatezza nel fregarsene di quello che gli diciamo che è incredibile.
PS: a proposito, sappiamo qualcosa dei corsi pagati ai/alle giovani "selezionati" del PD?
Ciao En,
usando un linguaggio meno colorito del tuo, direi che occorre costruire una nuova classe politica competente, capace e responsabile...
Fatta da persone che intendano la politica come servizio e non certo come occasione per recuperare prebende o privilegi.
quanto ai corsi: niente di nuovo sul fronte occidentale!
Se il vecchio decide e impone il nuovo, siamo messi male.
Il nuovo nasce già vecchio e fuoricorso.
Che tristezza.
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