martedì 30 settembre 2008

20 ottobre 2008

Segnatevi questa data. Perchè?
Perchè vi aspetto a Giussano per festeggiare insieme al prof. Pietro Ichino (ne parlano qui i ragazzi di carabo) ed al prof. Valerio Onida il 60° compleanno della nostra Costituzione.
Ecco il comunicato stampa (riprende il medesimo articolo pubblicato sul Giussano).
“In questa Costituzione - così spiegava ai suoi alunni Piero Calamandrei, (membro dell’Assemblea Costituente, eletta il 2 giugno 1946, con il compito di scrivere, appunto, il nuovo testo Costituzionale) - c'è dentro tutta la nostra storia, tutto il nostro passato, tutti i nostri dolori, le nostre sciagure, le nostre glorie son tutti sfociati qui, in questi articoli e, a sapere intendere dietro questi articoli, ci si sentono delle voci lontane.
Quando io leggo nell'articolo 2 "L'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale", o quando leggo nell'articolo 11 "L'Italia rifiuta la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli, la patria italiana in mezzo alle altre patrie", ma questo è Mazzini, questa è la voce di Mazzini! O quando io leggo nell'articolo 8 "Tutte le confessioni religiose sono ugualmente libere davanti alla legge", ma questo è Cavour!
O quando io leggo nell'articolo 5 "La Repubblica unica e indivisibile riconosce e promuove le autonomie locali", ma questo è Cattaneo!
O quando nell'articolo 52 io leggo, a proposito delle forze armate "L'ordinamento delle forze armate s'informa allo spirito democratico della Repubblica, esercito di popolo", ma questo è Garibaldi!
E quando leggo all'articolo 27 "Non è ammessa la pena di morte", ma questo, o studenti milanesi, è Beccaria! Grandi voci lontane, grandi nomi lontani, ma ci sono anche umili nomi, voci recenti.
Quanto sangue, quanto dolore per arrivare a questa Costituzione! Dietro ogni articolo di questa Costituzione, o giovani, voi dovete vedere giovani come voi, caduti combattendo, fucilati, impiccati, torturati, morti di fame nei campi di concentramento, morti in Russia, morti in Africa, morti per le strade di Milano, per le strade di Firenze, che hanno dato la vita perché la libertà e la giustizia potessero essere scritte su questa carta.”
Una Costituzione che nel 2008 compie i suoi primi sessantanni.
E allora, mentre da un lato appare naturale domandarsi, se questo testo, che rappresenta la spina dorsale della nostra democrazia, è ancora capace di rispondere alle innumerevoli esigenze di una società complessa, articolata ed eterogenea come quella Italiana; dall'altro occorre chiedersi, per quale motivo alcune delle sue basilari previsioni, ad esempio quelle che riconoscono come principio fondante della Nostra Repubblica, il diritto al lavoro, ad un'equa retribuzione e la sua tutela appaiano - (come ci ricordano, purtroppo, ogni giorno gli infortuni sul lavoro) - ancora oggi, così poco attuate.
Ne discuteranno con noi, due insigni giuristi: il prof. Valerio Onida, ex Presidente della Corte Costituzionale, avvocato, ed ora docente di Giustizia Costituzionale presso l'Università degli Studi di Milano, e il Senatore Pietro Ichino, docente ordinario di Diritto del Lavoro pressol'Università statale di Milano, avvocato, autore di numerose pubblicazioni, tra cui "I nullafacenti. Perché e come reagire alla più grave ingiustizia della nostra amministrazione pubblica"
L'incontro promosso dalla Presidenza del Consiglio Comunale, in collaborazione con l'Associazione Culturale il Cortile, si svolgerà il prossimo 20 ottobre, alle ore 21.00, nella sala Consiliare "Aligi Sassu.
Il Presidente del Consiglio Comunale di Giussano Emanuela Beacco"

domenica 28 settembre 2008

Addio a Paul Newman

L’ho detto che la giornata è iniziata male.
Ci lascia una leggenda. Uno dei più grandi attori di Hollywood. Io lo adoravo, e non solo per i suoi stupendi occhi e il suo sguardo glaciale.
Lo voglio ricordare così. Come l'indimenticabile, stupendo spaccone, “faccia da schiaffi” protagonista di Nick Mano Fredda. Il ribelle più imperturbabile, irrecuperabile e più affascinante di ogni tempo... ">

Se il buon giorno si vede dal mattino

Una bella notizia.. giusto per incominciare bene la giornata.
Qui la situazione inizia a precipitare. Occorre un’opera di sensibilizzazione della popolazione. Spero di poter al più presto organizzare l’incontro di cui vi parlavo qualche giorno fa (da tempo ne discutiamo con Luigi ) e che per meri problemi organizzativi abbiamo destinato a data da definirsi.

sabato 27 settembre 2008

E in arrivo il PGT, alias il Piano di Governo del Territorio

Se ne inizierà a parlare, nel Consiglio comunale convocato per il prossimo lunedì.
Il primo nodo da sciogliere riguarderà proprio la possibilità per i Consiglieri Comunali di partecipare alle sedute in cui il pgt verrà messo in discussione e votazione.
Pare, infatti – o così credo di aver capito, pur mancando dichiarazioni ufficiali in tal senso - che alcuni consiglieri spinti dalla preoccupazione che la loro partecipazione possa (in futuro, in caso di impugnazione), portare all'annullamento totale dello strumento urbanistico, stiano valutando l’opportunità di abbandonare l’aula durante la discussione.
Se ciò accadesse; se cioè non si riuscisse a garantire la presenza di almeno 7 consiglieri in aula l'intenzione dell'Amministrazione sarebbe quella – stando a quanto riportato dalla stampa locale – di richiedere l’intervento di un commissario ad acta, cioè di un Terzo che, al di fuori del Consiglio comunale, approvi il nuovo strumento chiamato a disegnare il futuro della nostra città (in termini di abitanti insediabili, di servizi, di nuove costruzione).
Il problema dell'eventuale astensione dei componenti l'assise cittadina, è chiaramente serio.
Il Piano di Governo del Territorio è uno strumento importante.
Personalmente mi spiacerebbe dover abdicare la funzione pianificatoria, per la quale credo, a suo tempo i miei elettori, mi hanno dato la loro fiducia.
Se il PGT, dovesse venire approvato da "un organo esterno" mi sentirei un po’ usurpata delle mie funzioni consiliari; svuotata di quei poteri di programmazione di cui alcuni miei concittadini mi hanno direttamente investita.
E poi, l’eventuale commissario non potrebbe, non conoscendo il nostro territorio, che “approvare il pacchetto così”, mentre ritengo che una discussione costruttiva e propositiva in seno al consiglio possa, perchè no, magari anche apportare degli elementi migliorativi, nell'interesse della cittadinanza, al piano già predisposto. Si sa che tutto nella vita è perfettibile.
Detto questo, da dove nasce il problema della “incompatibilità”? Da qui:
  • L’art. 78 del D.L.vo 18 agosto 2000 n. 267 , nel disciplinare il comportamento del pubblico amministratore, che deve essere (giustamente, aggiungo io) improntato ad imparzialità e buona amministrazione, da un lato impone ai consiglieri, agli assessori e al sindaco di astenersi “dal prendere parte alla discussione ed alla votazione di delibere riguardanti interessi propri o di loro parenti o affini sino al quarto grado” dall’altro precisa, che nel caso di “provvedimenti normativi o di carattere generali quali i piani urbanistici “ l’astensione è doverosa solo nel caso in cui “ sussista una correlazione immediata e diretta tra il contenuto della deliberazione e specifici interessi dell’amministratore o di parenti o affini sino al quarto grado “ . La legge in sostanza attenua - per quegli atti che riguardano una pluralità di soggetti, come le norme od i piani che regolamentano l’intero territorio - l’obbligo di astensione, richiedendo un elemento in più:una correlazione immediata e diretta con l’interesse perseguito. Correlazione difficile da individuare quando si parla di programmazione generale, di strumenti di pianificazione urbanistica, come il PGT, generali non solo sotto l’aspetto formale ma anche sostanziale. Ad esempio, secondo me, non dovrebbe porsi alcun obbligo di astensione nel caso, assai frequente, in cui l’amministratore, o un suo parente o affine, sia proprietario di un bene , oggetto di regolamentazione insieme ad altri, all’interno di più vaste zone del territorio comunale. Anche perché, ove non fosse così, nessun consiglio comunale potrebbe mai votare un piano regolatore, perché tutti abbiamo una casa a Giussano, o un genitore che vi abiti. Al pari, estremizzando, nessun consigliere/architetto, potrebbe votare il regolamento edilizio (dovendolo applicare, ha interesse a che lo stesso contenga determinate prescrizioni piuttosto che altre.) E ancora, nessun consigliere che aderisca a qualche associazione potrebbe votare il regolamento che disciplina le modalità con cui il comune eroga alle associazioni locali i relativi contributi. Chiaro, che essendo, pgt e regolamenti, provvedimenti generali ed astratti, l’interesse “immediato e diretto” richiamato dalla norma, si concretizza, solo in fase successiva, quando viene erogato quel singolo contributo, presentato quel particolare intervento edilizio, e così via.

Pena la paralisi dell’attività consiliare.

Altrimenti, per evitare ogni problema legato alla votazione del piano di governo del territorio, tanto varrebbe introdurre una legge che vieta di eleggere consiglieri comunali di un comune chi in esso vi risiede!

Chiaro che la materia ha parecchie sfaccettature: ad, esempio, la questione sarebbe diversa, nel caso di varianti che incidano su ben delimitate aree (che riguardano cioè, non tutto il territorio, ma solo una sua porzione) . Allo stesso modo, secondo me, si configurerebbe un dovere di astensione qualora lo strumento urbanistico dovesse introdurre previsioni particolari ed eccentriche riferite a particolari e ben delimitati immobili (che so, ad esempio, un programma di intervento che concerne un’area appartenente ad un unico e ben individuato od individuabile soggetto; in questo caso è evidente l’"interesse diretto ed immediato").

UN'IDEA PER SUPERARE L'IMPASSE

Anche nel caso in cui i consiglieri comunali non potessero prendere parte al consiglio comunale, credo che si potrebbe facilmente scongiurare l’arrivo di un commissario ad acta, procedendo ad una votazione separata della parte dello strumento.

Si tratta di una prassi che i giudici amministrativi costantemente ammettono (lo dicono chiaramente la sentenza del T.A.R. Lombardia, Milano, 13 maggio 2005 n. 949 o quella del T.A.R. Veneto Venezia, sez. I, 06 agosto 2003, n. 4159 )

Soluzione che sottoporrò all'attenzione del Consiglio Comunale.

Lunedì sera bisognerà, poi, ben chiarire “cosa rischia il consigliere che vota”. Conseguenze civili, penali, contabili? Annullamento in toto del piano? Non, credo.

Secondo me, si rischia al più (ammesso e non concesso che qualcuno dimostri al giudice di avere il proprio interesse a ricorrere) l’annullamento di quelle parti che costituiscono oggetto di correlazione con gli specifici interessi di cui sarebbe titolare. Lo dice la legge (art. 78 – 4° comma del d.lg. 18 agosto 2000 n. 267), lo hanno più volte chiarito i giudici amministrativi. “L'art. 78, d.lg. 18 agosto 2000 n. 267, ha oggi legislativamente tipicizzato al n. 4 le conseguenze della violazione dell'obbligo di astensione da parte di un consigliere comunale nell'ipotesi di provvedimenti di carattere generale quali i piani urbanistici, individuandole non nell'annullamento in toto dello strumento urbanistico, ma nell'annullamento delle sole parti dello strumento urbanistico che costituiscono oggetto di correlazione con gli specifici interessi dei consiglieri comunali. La norma in questione viene, pertanto, nella sostanza a limitare il potere di annullamento del giudice amministrativo in relazione alla violazione dell'obbligo di astensione, nel senso cioè che il vizio in parola incide solo parzialmente sull'atto assunto in violazione di tale obbligo, relativo cioè alle sole parti dello strumento urbanistico oggetto di correlazione con gli interessi del predetto assessore comunale. T.A.R Abruzzo Pescara, sez. I, 19 novembre 2007, n. 890”

Insomma, ci aspetta un Consiglio Comunale intenso!

venerdì 26 settembre 2008

Dopo il lodo Alfano spunta il lodo Consolo, immunità anche ai ministri By Claudio Colombo

E' in arrivo il lodo consolo.
"La legge Alfano prevede che il Presidente del Consiglio dei Ministri , insieme ad altre 3 alte cariche, non sia processabile durante il suo mandato. Ma perchè se non è processabile il Presidente del Consiglio dei Ministri, lo devono essere i ministri, che condividono con lui il potere esecutivo ? Ma perchè se non sono processabili i ministri devono essere processabili i parlamentari, che esercitano potere legislativo, non meno rilevante ? Ma perchè se non sono processabili i parlamentari devono essere processabili i consiglieri regionali, che esercitano anch'essi la funzione legislativa ? Ma perchè se non sono processabili i consiglieri regionali devono essere processabili i Sindaci delle grandi città ed i Presidenti delle Province, destinatari di un consenso popolare diretto ben maggiore dei consiglieri regionali ? Ma perchè se non sono processabili i Sindaci delle grandi città lo devono essere quelli dei centri più piccoli, primi cittadini delle rispettive comunità ? Ma perchè se non sono processabili i Sindaci e i Presidenti delle Provincie devono essere processabili i consiglieri comunali e provinciali, che esercitano i poteri di indirizzo più rilevanti ? Ma perchè se non sono processabili i consiglieri comunali devono essere processabili i consiglieri delle circoscrizioni, che sono il livello di governo più vicino alla popolazione ? Ma perchè se sono processabili i consiglieri di circoscrizione devono essere processabili gli amministratori di condominio, che contano molto di più nella vita quotidiana della maggior parte dei cittadini ? Devo continuare ancora ?"

giovedì 25 settembre 2008

A Dario

In bocca al lupo, siamo tutti con te compagno! Di classe, di classe ...
I soliti maliziosi, che avevate capito?

Parliamo, ad esempio di Telesoccorso

Ricorda con voce tremante, visibilmente commossa, la Sig.ra Maria “una mattina mi sono alzata dal letto, con uno strano malore. Ho schiacciato il “telecomando”.
In cinque minuti i volontari della Croce Bianca di Giussano mi hanno portata in ospedale. I medici mi hanno diagnosticato un‘ischemia celebrale. Sono stata sottoposta a quattro By-pass"
Ringrazia: "Il Telesoccorso mi ha proprio salvato la vita”.
Bella storia, con un felice lieto fine, quella raccontata sabato scorso, da quest’arzilla giussanese alla Nona Festa del Telesoccorso, il servizio di assistenza prestato dalla sezione di Giussano della Croce Bianca ad anziani, disabili e malati.
Mentre ascoltavo la vicenda di Maria, pensavo che siamo proprio uno strano popolo noi italiani. Siamo così abituati a piangerci addosso, ad evidenziare i lati peggiori della nostra società. Così assuefatti alla stampa ed alla tv che ci raccontano solo di giovani razzisti, violenti, bulli (i cui atti, meritano condanna senza appello), che non siamo, invece, capaci di cogliere il lato più bello della nostra società.
Che ci dimentichiamo, dell’universo del volontariato. Di quel mondo fatto di giovani, e meno giovani, di donne, uomini, che, in modo silenzioso e soprattutto assolutamente gratuito, prestano il loro servizio, ai malati, agli anziani, ai disabili, troppo spesso dimenticati dalla società. Un mondo che forse, sarebbe bene, qualche volta, ricordarci di ringraziare.

Anche Facebook è con Stefano Borgonovo

Nel famoso social network è apparso un nuovo gruppo, “Forza Stefano”,- al quale hanno già aderito in moltissimi – dedicato a Stefano Borgonovo, l’ex attaccante del Como, della Fiorentina e del Milan, che, uscendo dal suo lungo isolamento ha, qualche settimana fa, con grande coraggio, raccontato pubblicamente il dramma della malattia (la sclerosi laterale amiotrofica) che lo sta lentamente consumando.
Borgonovo, ha deciso di scendere, nuovamente, in campo.
Ma questa volta non con la maglia della Fiorentina o con quella del Milan, bensì con la divisa della Fondazione Borgonovo, finalizzata alla raccolta di fondi per sostenere il centro Nemo, nato all’ospedale Niguarda, per assistere i malati di sla.
Per vincere, per lui e per gli altri 5.000 italiani colpiti dalla sclerosi laterale amiotrofica, la partita più difficile ed impegnativa: per "gridare" di non lasciare nell’isolamento tutte quelle famiglie che in Italia, combattono ogni giorno, contro questa terribile malattia.
p.s. Stefano Borgonovo è di Giussano: credo, che anche la nostra Amministrazione, dovrebbe inventarsi qualcosa...

mercoledì 24 settembre 2008

Quale Milano?

Quale futuro per la capitale lombarda? Con l'Expo 2015 alle porte, la domanda mi pare tutt'altro che banale...
Se ne parlerà a Milano, il prossimo 1 ottobre, al primo incontro di un ciclo di conferenze dal titolo "Quale Milano?", organizzati da Libertà e Giustizia e curati da Stefano Pareglio.

martedì 23 settembre 2008

Giussano/Inizia il Toto Sindaci

Le elezioni amministrative del 2009 si avvicinano ed inizia il toto sindaci. In pole position per la carica di futuro Primo cittadino, compare, ufficialmente, Renzo Ascari, architetto di Paina.
Ad aprire le grandi manovre è l’attuale Vice- Sindaco dell’Amministrazione Riva, Leonardo Pellegrino, candidatosi nel 2004, in quota all’Udc, ma con il centrosinistra, ed ora –così parrebbe - aspirante pdiellino.
Leonardo vorrebbe - infatti - tanto andare, o meglio tornare a destra.
O almeno così sembra di capire dalle dichiarazioni (salvo smentite) rese dall’esponente del partito di Casini al giornalista dell’Esagono.
In un articolo del 22 settembre 2008, si legge, infatti: «Se il partito mi dirà di stare a sinistra farò le mie riflessioni. E' chiaro infatti che la mia aspirazione è di stare col centrodestra, anche se cinque anni fa si erano fatte altre scelte e col tempo ho imparato ad apprezzare anche gli esponenti di Giussano Democratica ( cioè me e i miei compagni di cordata). Li apprezzo anche se nel Pd proprio non mi rivedo».
Quanto al candidato sindaco, sempre stando all’Esagono “voci di corridoio ipotizzano la presenza nell'eventuale lista civica di Pellegrino di Renzo Ascari. L'ex presidente del Parco Valle del Lambro sarebbe” – così riporta la stampa - “addirittura un potenziale candidato sindaco dopo che il suo identikit nel Pdl pare non avere trovato un consenso a 360 gradi.”
Ma qui arriva il bello.
Leonardo - sempre secondo le dichiarazioni rese all’Esagono – avrebbe aggiunto, a proposito dell’architetto Ascari “non penso che sarebbe solo un candidato dell’Udc o di una mia lista civica”. Ma le idee ci paiono ancora un tantino confuse.
Dopo aver precisato che «Certo non sarà a causa mia se il Pdl deciderà di fare a meno di me” Pellegrino conclude, infatti, l'intervista pensando che forse “Forse da quel punto di vista sarebbe bello proseguire la collaborazione con la lista civica del sindaco” Franco Riva.
Aspettiamo pazientemente di conoscere i prossimi sviluppi, il tempo sarà - come sempre- galantuomo.

Emergenza sicurezza

E‘ tempo di parlarne.
E' tempo che il Pd ne parli.
E’ tempo di affrontare seriamente il problema della criminalità.
Ma di quella vera.
Non dell’emergenza (percepita e montata dai media) che sarebbe da ricondurre all’immigrazione irregolare, o di quella connessa alla microcriminalità (indubbiamente da punire, ma di sicuro di minor allarme sociale).
Io parlo, della criminalità sotterranea "dalla faccia pulita", di quella che, con il consenso dei nostri vicini, ci sotterra veleni sottocasa (sarebbe interessante vedere- come suggerito da Claudio - se ci sono nelle aree interessate dalle discariche abusive di Briosco, Seregno e Desio, percentuali anomale di casi di tumori), della malavita che si alimenta di traffici illegali, che spaventa commercianti ed artigiani, che prosciuga le aziende con meccanismi usurari, che silenziosamente e pericolosamente si insinua nel tessuto produttivo brianzolo (il nostro giusto per intenderci).
Non mi piace pensare a “Monza e provincia come “lavanderia di capitali della criminalità organizzata” (così la definiva, richiamando le parole del procuratore Capo Antonio Pizzi, il Cittadino di Sabato 20 settembre 2008).
Ecco se neppure a voi sorride l’idea di lasciare la Brianza in mano alla criminalità, vi consiglio, fin d’ora di prendere carta e penna e segnarvi questa data : ottobre 2008.
A Giussano, infatti, parleremo del tema con due relatori di eccezione: i Senatori del Pd Luigi De Sena ed Achille Serra, i cui lunghi curricula, vantano tra l'altro, gli incarichi, rispettivamente, di ex prefetto di Reggio Calabria con poteri di coordinamento nel contrasto alla 'ndrangheta, e di ex prefetto di Milano e Roma.
A breve maggiori dettagli sull’iniziativa (che visti i tempi strettissimi, inizio ad anticipare con preghiera di aiutarci a diffondere la comunicazione).

domenica 21 settembre 2008

Che noia

Siamo alle solite. Berlusconi ci riprova con il nucleare.
Bene Sig. Primo Ministro, allora ci spieghi come pensa di risolvere il problema del bassissimo rendimento di questa fonte energetica.
(Ricordava Jeremy Rifkin qualche giorno fa che i 443 impianti industriali esistenti – tutti vecchi – producono solo il 5% dell’energia mondiale. Per avere un impatto sui cambiamenti climatici in atto, occorrerebbe produrre il 20% dell’energia, il che vorrebbe dire costruire 3 impianti ogni 30 giorni per i prossimi 60 anni.)
Siamo poi curiosi di sapere dove il Premier pensa di mettere le scorie e soprattutto dove conta di reperire, nei prossimi anni, l’uranio necessario al funzionamento degli impianti(visto che, secondo gli esperti, già nel 2020- 2025 avremo un deficit nella sua produzione).
Ecco, invece dei soliti proclami, inizi il Governo a rispondere a queste tre semplici (?) domande.

sabato 20 settembre 2008

Per la serie "Qualche sfizio nella vita bisogna pur toglierselo"

E poi, leggiucchiando qua e là, si scopre pure che i vecchi vizi romani, piacciono tanto anche ai più padani.
Alloggio in camere da 500,00 Euro a notte, con saloni patrizi, posti ben remunerati elargiti a figli e fratelli, neppure tanto qualificati...
E' proprio vero che: "chi va con lo zoppo, impara a zoppicare".

venerdì 19 settembre 2008

Gomorra. Atto terzo

Ecco, appunto, il terzo tempo di Gomorra.
Sempre più vicina. Sempre più Lombarda.
Discariche abusive nel cuore della Brianza, terra ricca, terra dell'artigianato e della piccola imprenditoria.
Il cronista del Corriere, si chiede, quasi con stupore, come sia possibile che nessuno dei Comuni si sia accorto di cosa stesse accadendo sui propri prati.
Io mi domando - con il medesimo stato d'animo - come sia possibile che nessuno degli abitanti delle tre cittadine monzesi abbia avuto sentore dei movimenti in atto sul suolo del suo vicino.
Eppure è da tempo che, da più parti, vengono lanciati segnali sulla consistente presenza della ‘ndrangheta in Brianza e dintorni.
L’onorevole Forgione, nella relazione annuale sulla 'ndrangheta ha descritto a chiare lettere la capillare infiltrazione delle cosche mafiose nei nostri territori.
Il Corriere della Sera, di qualche giorno fa, denunciava: “Sembra Calabria, è Lombardia: anche qui mattone sangue e denaro si trovano troppo spesso a stretto contatto.”
Ma si sa che non c’è peggior sordo, di chi non vuol sentire.
Credo che però, questa volta, sordi lo siamo stati forse un po' tutti.

giovedì 18 settembre 2008

E fu così che AN affondò Berlusconi e la Lega

Ennesima svolta nella lunga telenovela della compagnia di Bandiera: Cai ritira l'offerta per l'Alitalia.
Ed a leggere ben, bene la storia tra le righe, verrebbe quasi da pensare che a far saltare l'accordo sia stata proprio Alleanza Nazionale.
I più maliziosi, potrebbero, infatti, pensare che il partito statalista per eccellenza abbia deciso, aizzando i piloti romani, di giocare un colpo basso agli alleati padani. Le ragioni? Semplice: impedire l'affermazione dell'aeroporto Lombardo a danno di quello romano...
Ed infatti - a svelare l'arcano progetto - è proprio una nota del presidente del coordinamento autonomo dei piloti romani, Giovanni Mastronunzio, che commentando la notizia seraficamente dichiara "Ora non c'è il baratro davanti a noi, come sostiene il premier Berlusconi, ma la prospettiva di un'offerta seria, che non penalizzi Roma, come quella di Cai. In realtà, si voleva gettare a mare Fiumicino, per dare spazio, ancora una volta, a Malpensa, che ha già fallito tutti i suoi obiettivi".
Ahi, ahi, si prospettano tempi duri per i militanti della Lega Lombarda!

mercoledì 17 settembre 2008

Rifkin: quale futuro ci attende?

Mi sono ripromessa – vediamo se ci riesco – di fare dei brevi riassunti delle lezioni della Summer School, seminari che hanno offerto dei validi spunti di riflessione, sui problemi più complessi che le nostre società sono chiamate ad affrontare
Partirei dalla magistrale lezione di Jeremy Rifkin dal titolo “ambiente e clima”, sul problema energetico e dello sviluppo sostenibile, tenutasi sabato mattina (esatto, quello che ho potuto seguire grazie alla soppressione inaspettata dei treni.. per la serie non tutto il male viene per nuocere).
Racconta Rifkin di aver risposto, alla cancelliera tedesca Merkel che gli chiedeva come “far crescere l’economia tedesca nel XXI secolo” che la vera domanda è come far crescere l’economia, nelle ultime fasi dell’era energetica caratterizzata da carbone, petrolio, gas naturali e uranio.
Energie che governano il nostro mondo (la plastica, i farmaci, gli abiti sono tutti realizzati con combustibile fossile), ma che creano problemi maggiori dei vantaggi che offrono.
Ricorda l'economista statunitense che siamo al tramonto dell'era energetica, un tramonto che potrà durare anche diversi decenni, ma che pone quattro questioni fondamentali, e la capacità di affrontarli determinerà la civiltà del futuro.
1) L’economia globale sta attraversando una fase di stasi: il costo eccessivo delle risorse energetiche, determina l'inflazione, alla quale fa seguito un minore potere di acquisto, e quindi una contrazione dei consumi ed un aumento dell’indebitamento. Evidenzia Rifkin come il mondo non si possa più permettere, di mandare l'uva dal Brasile a Washington.
Le vittime di questa situazione sono soprattutto i paesi in via di sviluppo (100 dollari è il costo al barile del petrolio, il prezzo degli alimenti è aumentato del 54%, per quei 1,2, miliardi
di persone che vivono con un dollaro al giorno, vuol dire che metà del reddito viene destinato al cibo (v. corriere di oggi ).
2 ) instabilità politica dei paesi che producono petrolio. Un terzo delle guerre esistenti si svolge in queste aree.
E’ il peggior periodo dalla pace di Vestfalia, nei prossimi anni non ci sarà sufficiente petrolio per tutti (secondo le visioni più pessimistiche già nel 2010 – 2011 ci saranno gravi problemi) Il mondo è vulnerabile, siamo in balia degli uragani o delle azione degli integralisti.
3) L’esaurimento delle riserve di petrolio.
Negli ultimi 10 anni, i geologi del mondo hanno sostenuto, nella visione più pessimistica, che il picco nell’utilizzo del petrolio ci sarà tra il 2010 e il 2020. Il picco nella produzione del petrolio in Arabia sarebbe stato raggiunto nel 2005, in Russia avverrà nel 2010. Anche i più ottimisti parlano di picco di utilizzo nel 2014. Al di là della data più o meno azzeccata, è chiaro - evidenzia Rifkin - che il tempo a disposizione è troppo poco per creare una nuova era.

4) Cambiamento climatico. Il calore non riesce più ad uscire dalla Terra.

La situazione è molto più grave di quella che i leader politici descrivono. Il terzo rapporto delle Nazioni Unite prevedeva lo scioglimento dei ghiacci nel XXII sec. Il quarto denuncia l’attuale scioglimento delle nevi. Che ne sarà degli abitanti delle valli che prendono acqua dai ghiacciai? Dopo gli uragani Katrina, Gustav, è arrivato Hike e siamo solo nel 2008. Si domanda Rifkin ( e ce lo domandiamo anche noi) “dove sono i leader politici?” - accusa- “stiamo dormendo”. Il IV rapporto ambientale parla di orsi che affogano, mai prima si era verificato. Si rischia l’estinzione potenziale della nostra specie. Sta aumentando la temperatura. Secondo le stime più ottimistiche assisteremo ad un suo aumento di 3°, la stessa temperatura che c'era sulla Terra tre milioni di anni fa, nell’era del pliocene, un sistema completamente diverso, che rischia di eliminare le biodiversità. Occorrono 10 milioni di anni per ricostruire l'ecosistema. Si prevede un rilascio catastrofico del metano che non è incluso nel IV rapporto. Occorre svegliarsi di fronte al cambiamento climatico: fare una diagnosi scientifica, promuovere una nuova economia per il mondo, un nuovo piano, un nuovo programma economico.

Errori: etanolo, energia nucleare, carbonio.

*** * ***

Le grandi rivoluzioni – ricorda Rifkin - accadono quando cambiano le energie usate e le modalità in cui organizziamo la nuova comunicazione energetica.

I mesopotami sono stati i primi a catturare il sole con il grano, le donne hanno inventato l’economia (con la ceramica), gli uomini hanno ripreso, con la politica, il potere, e poi è stata inventata la scrittura per comunicare questa rivoluzione economica. Senza alfabetizzazione di massa non sarebbe stata possibile la rivoluzione industriale (con i manoscritti, non sarebbe certo stata possibile). Oggi – rileva l’economista statunitense - assistiamo ad una grande rivoluzione nel campo della comunicazione: You tube, wikipedia. Si è avuta una vera e propria rivoluzione informatica, con l'affermarsi della comunicazione open source. La comunicazione viene distribuita per darci una nuova energia “distribuita”. Si finisce con la “gerarchia”. L’energia "distribuita" è l’opposto dell’energia dell’"Elite". Il petrolio, i grandi giacimenti, non si trovano nel nostro giardino, ma solo in località ben precise, richiedono ingenti investimenti, grandi capitali centralizzati. Sono energie distribuite, invece: il sole, il vento, le maree, il calore sotto terra, l’acqua. Ogni casa, ogni ufficio, ogni fabbrica deve diventare una stazione che raccoglie energia.

Ricorda - Rifkin - ad esempio come in Spagna, Axioma abbia prodotto edifici in cui viene prodotta energia è solare; sempre in Spagna, la General Motors, sta realizzando a Saragozza il tetto più grande del mondo ad energia solare in grado di coprire il fabbisogno di energia non solo della fabbrica ma di altre 47.000 case. La spesa necessaria alla sua realizzazione verrà ripagata in 10 anni. Gli architetti italiani vanno a costruire gli edifici a risparmio energetico ad Abudab … (..per la serie le nostre eccellenze le facciamo sempre andare altrove!) Secondo Rifkin per far ripartire l’economia occorre convertire gli edifici.

Quali i pilastri della quarta rivoluzione energetica? Eccoli: 1) ridurre l’emissione di C02, mediante la riconversione degli edifici; 2) puntare sulle energie rinnovabili distribuite; 3) usare l’idrogeno per immagazzinarle Secondo Rifkin il nostro governo “non ha fatto le leggi giuste” , ricorda che per trenta anni i leader politici hanno negato che i mulini e il calore geotermico potessero avere la forza del carbone, petrolio, gas naturali ed Uranio. 4) creare una rete italiana di distribuzione di seconda generazione. Ribadisce come le prime vittime del cambiamento siano i paesi del sud, che non hanno energie: il 25% del genere umano (1 uomo su 4), non ha mai visto l’elettricità. Energia che ha liberato le donne dal lavoro, Secondo Rifkin non occorre opporsi alla “globalizzazione” ma “all’elitarismo”.

Unione Europea: la UE, nata come comunità del carbone e dell’energia, possiede la più grande economia del mondo. Il PIL dell’Unione Europea supera quello dell’America. L’UE è la più grande esportatrice mondiale. Abbiamo la Biomassa in Polonia, il Vento in Irlanda, il sole in Italia. (occorrono, dice l’economista, “azioni”.. il nostro problema “Troppe parole, poche azioni”.)

Serve un cambiamento cognitivo nei prossimi vent’anni: questo il tempo a nostra disposizione per mutare le coscienze, per modificare la visione del mondo, per passare dalla geopolitica alla politica della biosfera, dalla libertà geopolitica alla libertà della biosfera. Diritti Umani Universali: ecco il primo diritto di ogni essere umano: ogni creatura ha diritto di avere accesso all’energia del sole.

Il Nucleare: è un errore. Eccone le ragioni:

1) Ricorda Rifkin che se è vero che con l’energia nucleare non si immette anidride carbonica, è altrettanto vero che il rendimento del nucleare è bassissimo. I 443 impianti industriali esistenti – tutti vecchi – producono solo il 5% dell’energia mondiale. Per avere un impatto sui cambiamenti climatici, occorrerebbe produrre il 20% dell’energia, il che vorrebbe dire costruire 3 impianti ogni 30 giorni per i prossimi 60 anni. E’ impossibile.

2) E’ un errore, perché non sappiamo cosa fare delle scorie. Gli Stati Uniti hanno deciso di metterle “in una grotta in una montagna”-; non vi hanno ancora messo “nulla .. e già la grotta perde!”

3) E’ un errore perché non risolve il problema dell’approvvigionamento delle risorse: nel 2020- 2025 ci sarà un deficit nella produzione di Uranio. E’ vero, si può, come alternativa usare il plutonio … ma chi lo vuole in un’epoca di così grande instabilità? Il 77% dell’energia francese deriva dal nucleare: ebbene in Francia il 40% dell’acqua serve per raffreddare i reattori nucleari. Le numerose morti che si sono registrate in Francia nell’estate calda di qualche tempo fa, sono legate al fatto che non c’era acqua. E’ illusorio pensare che il nucleare possa salvare il mondo. ZAPATERO ha fatto la terza rivoluzione industriale, e in Italia che cosa si è fatto? (si domanda Rifkin, e ce lo domandiamo anche noi …) Occorre parlare con le Utilities, per non perdere i nuovi mercati dell’energia distribuita

domenica 14 settembre 2008

Di ritorno dalla Summer School

Curiosi di sapere come è andata? Eccovi accontentati.
Bhè, diciamo, che le premesse non facevano presagire nulla di buono.
Giovedì, giorno della partenza, dopo aver perso il pendolino Milano - Firenze delle ore 12.00 (a causa di una coda di oltre 40' davanti alla biglietteria della Stazione Centrale a Milano), sono riuscita a mancare (per colpa di una forzata sosta di oltre 25 minuti nella stazione di Bologna) il regionale per Roma -Termini.
Il treno successivo - la cui partenza era prevista per le 17.10- è arrivato
a Castiglione del Lago con quasi 30 minuti di ritardo.
Arrivata alle 19.15, dopo oltre sette ore di viaggio, nell'amena località umbra,
ecco una nuova ed inattesa sorpresa:un pellegrinaggio, pedibus, di circa
mezz'ora. Tanto era, infatti, il tempo necessario per raggiungere a piedi la Rocca
dove si svolgeva il primo dibattito della Summer School.
Navette in loco? Nemmeno l'ombra ...
Animata dal sacro fuoco per il Pd (cosa non si fa per la causa) , e senza farmi vincere
dallo sconforto, sono riuscita - con un altro povero tapino - a commuovere una gentile
Signora la quale si è generosamente offerta - impietosita dalle nostre facce sconvolte -
di portarci in macchina al luogo dell'incontro (E meno male che in Umbria esistono
ancora i comunisti, perchè altrimenti trovare un passaggio sarebbe stato impossibile.
Vaglielo tu a raccontare a uno della Pdl che ti deve portare alla scuola del partito democratico..).
Bhè direte voi, sarà stata una giornata no per il trasporto pubblico nazionale.
Immagino che poi, sia andato tutto bene.
Nemmeno per idea.
Ed, infatti, sabato mattina (giorno in cui avevo previsto, per questioni, diciamo, familiari,
il ritorno) dopo essermi alzata all'alba; aver preso il pullman da Cortona a Cortona
Torontola, dove si trova la stazione; aver fatto il biglietto per Firenze - litigando per dieci
minuti con la macchinetta che, evidentemente, non gradiva le mie monetine; aver raggiunto
il binario giusto, una voce imponente si è levata sopra di noi, annunciandoci un improvviso (o almeno nessuno dei presenti ne sapeva nulla ) " sciopero regionale dei
treni" che ha costretto, me e gli altri turisti presenti, ad un rapido dietro front.
(L'alternativa, e cioè raggiungere Firenze in taxi mi pareva un po' troppo onerosa!!).
Ora i casi sono due: o io sono particolarmente sfortunata, o con il trasporto pubblico nazionale abbiamo più di qualche problema!
Comunque, "sfighe" a parte (mi si scusi l'irriverenza del termine, ma "quando c'è vo',
c'è vo'"), a Cortona, un borgo molto suggestivo e caratteristico, ci siamo ritrovati in
tantissimi provenienti da ogni parte d'Italia.
Ho incrociato, con mia grande sorpresa, anche due democratici della delegazione Monzese.
Pare, infatti, o almeno così mi è parso di capire, che il Partito Democratico Nazionale
abbia messo a disposizione un certo numero di posti, completamente spesati, da riservare
alle singole province.
Iniziativa lodevole. Immagino, pensata per favorire la partecipazione dei giovani
democratici studenti (ai quali sarebbe stato difficile chiedere di sostenere i costi
di iscrizione, alloggio, viaggio e vitto.). Peccato, ad averlo saputo prima mi sarei unita volentieri a loro.
Per lo meno avrei equamente diviso ( se non i costi) almeno la rogna che in questi giorni
sembra avermi presa di mira !
Vedrò, la prossima volta di informarmi ed organizzarmi meglio.
Bilancio della due giorni? Più che positivo!
Ci tornerei, peripezie ( e spese) a parte?
Certo, anche se forse per il futuro sarebbe meglio che la scuola venisse organizzata
tenendo conto di alcune, direi, piccole questioni logistiche.
Considerando, che ad esempio, l'11 settembre, in Lombardia, sono ricominciate
le scuole; che tutti i lavoratori dipendenti hanno da poco ripreso il loro tram tram
lavorativo - e quindi diventa per loro difficile chiedere nuovi giorni di ferie;
che c'è qualcuno che usa i mezzi pubblici, per cui sarebbe meglio individuare località,
magari meno belle, ma più comodamente raggiungibili.
Nonostante queste piccole osservazioni, direi che la scuola è stata promossa. A pieni voti!
(con tanto di lode ai relatori).
E poi, per migliorare, c'è sempre tempo!

giovedì 11 settembre 2008

A sabato

Vi abbandono per un paio di giorni, vado ad acculturarmi un po’ qui . Vediamo, se - almeno questa volta - il pd, ha qualcosa da dire...

mercoledì 10 settembre 2008

Football, che passione

Ma anche, quanta fatica!
Eccoci qui, belli schierati, i fantastici protagonisti della partita di calcio dell’anno
che si è disputata domenica scorsa sul campo sportivo del Comune di Giussano.
Aido (Associazione Italiana Donatori Organi) contro Amministrazione Comunale.
In campo, da un lato, i giovani e aitanti ragazzi iscritti all’Aido cittadina dall’altro (i decisamente più attempati) Sindaco, assessori, consiglieri e dipendenti comunali.
Bell’incontro (gambe a pezzi, a parte).

Dopo un fantastico 2-2 abbiamo perso ai rigori, ma solo per uno sfortunato gol mancato (o meglio, diciamocela tutta, il portiere dell’Aido era decisamente troppo forte).

Le migliori (falli permettendo)?
Chiaramente io e Lucia, le due fanciulle presenti in campo!

Apriamo le danze

Questa sera alle ore 19.00 ci vediamo qui (alla peggio, se neppure i dibattiti,
i concerti, le allegre serate danzanti ci forniranno valide ragioni per festeggiare,
ci potremo sempre consolare gettandoci a capofitto su una gustosa salamella o
affogando le delusioni in una buona birra...).

domenica 7 settembre 2008

Il pgt che vorrei

Presto, anche noi, in Consiglio Comunale, dovremo discutere del Piano di Governo del Territorio,
il nuovo strumento urbanistico comunale.
A me, ne piacerebbe uno che fosse un po' così.
So bene che pretendere il completo arresto dello sviluppo urbanistico, la "crescita zero"
(possibile in una realtà di 1.800 residenti come Cassinetta di Lugagnano) a Giussano,
un territorio che ospita oltre 22.000 abitanti, sarebbe a dir poco utopistico.
Ma, forse, qualche buona idea al piano di Cassinetta la possiamo ancora rubare...

Un ragazzo d'oro

In tutti i sensi.

Auguri carissima Roberta

Tanti, tanti auguri a Suor Roberta (al secolo Roberta Piovesana di Birone di Giussano, 33enne con laurea in Scienze dell'Educazione) che ieri, in Duomo, nella Cerimonia presieduta da Sua Em. il Cardinale Dionigi Tettamanzi ha professato, davanti alla comunità Diocesana (insieme ad altre 9 ragazze tra cui Silvia Meroni di Seregno), i voti perpetui.
Suor Roberta (delle Suore Missionarie di Gesù Redentore) attorno alla quale si è raccolta, per festeggiare l'evento, la comunità parrocchiale giussanese - Birone.. per i campanilisti..- dedicherà con generosità, la sua vita consacrata, ad aiutare le adolescenti in difficoltà (se volete saperne di più sulle dolorose storie delle Ragazze di Villa Luce, leggete qui e qui ).
Tanti cari, cari Auguri Roby per il tuo difficile impegno!

sabato 6 settembre 2008

Le falle (o follie) del Governo

Al posto dell’ICI, una tassa sui servizi.
E' questa l’ultima proposta di Umberto Bossi , che definisce “Brutta” quella stessa imposta
di cui (nel caldo ferragostano, forse confidando nella scarsa attenzione dell’opinione pubblica (?)
aveva chiesto la reintroduzione perché “necessaria al federalismo fiscale”.
Le contraddittorie dichiarazioni del leader del Carroccio, non certo liquidabili come meri
lapsus, confermano - ove ce ne fosse stato bisogno - una arcinota verità.
E cioè che “i comuni senza l’ICI non sono in grado di garantire i servizi” ai propri cittadini.
Quindi o si reintroduce un’imposta comunale sugli immobili o si fanno pagare i servizi. Tertium non datur.
Aspettiamoci, pertanto, aumenti delle rette degli asili nido, delle scuole materne, delle case
di riposo comunali, delle mense scolastiche, della tassa rifiuti, del trasporto scolastico...
servizi, oggi, in parte coperti dalle casse comunali.
E non solo. Prepariamoci anche a nuove colate di cemento ... gli oneri di urbanizzazione
saranno, infatti, sempre più indispensabili per realizzare le opere pubbliche e, magari,
pagare i dipendenti!
Che avesse davvero ragione l’Economist?

giovedì 4 settembre 2008

Chi è senza peccato, scagli la prima pietra.

SOTTOTITOLO E purtroppo, ahiLei, Maria Stella non lo è.
L'Onorevole Gelmini è per la meritocrazia.
Degli altri però.
Pare, infatti, che il Ministro dell’Istruzione della Nostra
Repubblica abbia superato l’esame di stato, per l’abilitazione
all'esercizio della professione forense, in quel di
Reggio, nel tanto contestato esamificio Calabro.
Colta “con le mani nella marmellata” si difende l’Onorevole: “La
mia famiglia non poteva permettersi di mantenermi troppo a lungo agli studi,
mio padre era un agricoltore.”
Dovevo iniziare a lavorare e quindi dovevo superare l'esame
per ottenere l'abilitazione alla professione».
Perché in fondo – censura la Ministra – aleggiava la sensazione « che esistesse
un tetto del 30% che comprendeva i figli di avvocati e
altri pochi fortunati che riuscivano ogni anno a superare l'esame.
Per gli altri, nulla. C'era una logica di casta …».
Cara Maria Stella, mi pare che le Sue parole suonino un tantino offensive alle
orecchie di quei fior fiore di avvocati dei liberi Fori Lombardi che non certo
figli d’arte”, dopo essersi fatti la loro bella gavetta (arrotondando, magari,
il magro compenso, con qualche lavoretto serale - al suo, sappiamo, vi contribuivano,
almeno così ci risulta, le casse comunali) hanno scelto di affrontare il duro
esame su suolo padano, invece di optare per la "facile scorciatoia" del lido calabro.
Credo proprio, Ill.mo Ministro, che a questo punto qualcuno attenda le Sue onorevoli scuse.

martedì 2 settembre 2008

Intercettazioni telefoniche

Se ne torna a parlare. Il disco rotto ricomincia a girare.
Il Ministro Alfano vorrebbe inibirne l’uso per garantire il rispetto della privacy e della sicurezza di tutti i cittadini.
O almeno così sostiene Lui. Già la privacy … ma di chi? (se mettessero sotto controllo il mio
telefono, al massimo potrebbero scoprire il nome di qualche amante. Ammesso e non
concesso che io ne abbia uno!).
Suvvia, siamo seri.
C’è veramente qualcuno così ingenuo da pensare di poter privare la magistratura di
uno strumento tanto importante? In Italia?
Nel paese dove spadroneggiano Cosa Nostra, ‘ndrangheta e Camorra?
Dove è considerata "normale" la prassi
di sottrarre risorse pubbliche alla collettività
per utilizzarle a fini personali?
Nella nazione in cui la Terza carica dello
Stato viola i divieti cui devono attenersi
i comuni mortali (leggete qua) e una
volta pizzicata, riesce pure a non vergognarsene?
(Tanto che importa, al più c'è la sanzione amministrativa.
Ma quella gliela paghiamo noi ...)
Sappiamo bene che la vera ragione del disegno di legge sul divieto dell'uso delle intercettazioni
telefoniche dobbiamo cercarla altrove.
Magari, nel timore che “rivelando a tutti ciò che si vorrebbe tenere
segreto, non (si) rispettano le categorie degli intoccabili e (si) tutelano i più deboli (per esempio, i risparmiatori esclusi dalle notizie che contano, com’è accaduto negli
scandali Parmalat e Cirio, o nelle scalate Bancarie Unipol Bnl e Antonveneta)” .
Ma se - per senso del pudore - nutrite ancora qualche dubbio sull’importanza
delle intercettazioni nelle inchieste giudiziarie, vi consiglio di dare un occhio
a Roba Nostra, di Carlo Vulpio (di cui ho riportato sopra una citazione).
Io ne ho iniziata (su suggerimento di Antonio) la lettura, ieri, nella pausa pranzo.
Dopo le prime 30 pagine, mi è passato l’appetito.
Appena lo termino, ne riparliamo; così vediamo se anche a voi fa lo stesso effetto.