lunedì 17 luglio 2017

Il Suo Assessore all'urbanistica si dimette. Ed il Sindaco se ne va in vacanza

Il Grande Assente.
Matteo Riva ha fatto, questa sera, la cosa peggiore che  - secondo la mia concezione di politica -un Sindaco possa fare.

L’assessore all'Urbanistica, il suo collaboratore ad una delle partite più importanti per il territorio,  rassegna  di fatto le dimissioni. Dimissioni dissimulate  sotto ragioni professionali. Ma dal chiaro sapore politico. E Lui se ne va in vacanza. 
E’ ormai prossima la sentenza sulla vicenda Paina calcio, e lui non è qui. 

C’è la spinosa vicenda dei profughi da gestire e Lui è assente. 

Il Suo presidente del Consiglio convoca, dopo mesi, l’assise cittadina e  Lui lascia la sedia vuota. 

Le vacanze sono sacrosante. Per l’amor del cielo. Ma visto che è a libro paga del Comune avrebbe potuto organizzarle - come tutti i dipendenti di sto' mondo- ad agosto.
Questioni di priorità, si sa...

 Riva non solo lascia ai consiglieri di maggioranza l'oneroso compito di gestire “la patata bollente” (già questa cosa dal mio punto di vista inaccettabile), ma ha già deciso di commissariare il Comune.

La prossima nomina all'Urbanistica del funzionario di Erba, è sintomatico della grande sfiducia che Riva nutre  sia nei confronti della sua maggioranza (espressione dell’elettorato)  che dei funzionari del settore.

 Da stasera per me Matteo Riva non è più il Sindaco. Non merita di rappresentare questa carica.  E’ un mero passacarte. Un  Facente Funzioni Sindaco che ha delegato il potere decisionale all'apparato burocratico.

Se confermerà la scelta di dare la delega ad un funzionario, FFS sarà l’appellativo con cui mi rivolgerò a lui per i prossimi due anni.

Già, perchè per essere sindaco, non basta portare la fascia tricolore....

mercoledì 12 luglio 2017

UN’OPPOSIZIONE LEALE E COSTRUTTIVA

Senza ostilità preconcette, ma anche senza sconti
Dopo tre anni, un primo bilancio sulla nostra lista.

Siamo nati come “Lista del Fare”. Uno schieramento di rottura rispetto ai partiti tradizionali, più preoccupati della propria sopravvivenza, che della gestione della Casa Comune.
Accanto alle critiche a Matteo Riva - difficili da contenere di fronte ad un’amministrazione votata al “bancomat dell’immobilismo” - abbiamo cercato (compatibilmente con il tempo e le risorse di un mono gruppo) di offrire il nostro apporto costruttivo. 
Ecco alcune delle idee di Fare Giussano, faticosamente entrate - nonostante le resistenze della maggioranza -  nella stanza dei bottoni.
Proposte concrete. Trasformate in altrettante azioni positive.
Partiamo dall’urbanistica. Tema sempre “caldo” per gli interessi economici che ci gravitano attorno.

TR7 – c.d Ambito di trasformazione di Via Addolorata – Piazza della Repubblica: in Consiglio Comunale abbiamo presentato, durante l’iter di approvazione della variante, due osservazioni a tutela della porzione di manufatto che si affaccia su P.zza San Giacomo - Via Addolorata. Uno dei pochi elementi storici sopravvissuti nel nostro territorio.
Entrambe le osservazioni sono state accolte. Vengono così garantiti il mantenimento della superficie drenante e filtrante esistente (fondamentale per l’equilibrio idrogeologico dei lotti) e la conservazione dell’attuale sagoma del manufatto. Scongiurando il pericolo di ritrovarci, in pieno centro, un altro ecomostro di 4 piani.
Dopo la discussione (non sempre serena e pacifica) in Commissione Urbanistica e la polemica che ne è seguita, i consiglieri di maggioranza hanno condiviso la nostra idea di bocciare l’Assessore alla partita, che voleva concedere all’operatore privato - in fase di approvazione del TR7  e quindi “al di fuori delle regole di una pianificazione urbanistica complessiva” - un trasferimento volumetrico. Insomma, dai banchi dell’opposizione Fare Giussano ha obbligato l’Assessore ad un rapido dietrofront, impedendogli (seppur in buona fede) di fare qualche concessione “un po’ troppo discrezionale”.

Ospedale. Lo scorso 23 febbraio l’Assessore Regionale Gallera in visita a Giussano, ha dichiarato: "Il Pot di Giussano. Cuore della riforma".
I vertici ospedalieri e lombardi confermano l’intenzione di trasformare il Borella in un Presidio Ospedaliero Territoriale.
Una “cittadella della salute” con un poliambulatorio; una farmacia territoriale ed il (potenziale) trasferimento nella struttura dei medici di base. 
Un polo che fornisca le cure sanitarie più semplici; assistenza ad anziani, disabili ed a chi versa in situazione di fragilità.
Due anni dopo la richiesta di consiglio comunale aperto, la storia ci dà ragione. 

Consiglio Comunale sul VERDE. Nonostante le resistenze della maggioranza (che non ne voleva la convocazione e poco ha fatto per pubblicizzare l’evento), si è svolto lo scorso aprile il Consiglio Comunale aperto alla cittadinanza sul tema delle potature. Nato dalla polemica sull’erroneo taglio delle piante del piazzale delle scuole Medie di Giussano, si è trasformato in una preziosa opportunità di confronto tra amministratori, funzionari e cittadini.
Perché (rubando le parole degli esperti intervenuti) quello del verde non è solo un problema di foglie: il “sistema” del verde presenta profili di forte connessione con la pianificazione urbanistica, la tutela del suolo e lo smaltimento dei rifiuti.
Rappresenta, quindi, l’elemento dal quale partire per costruire la città pubblica.
Perché per amministrare una città occorre superare la logica dei “compartimenti stagni” e guardare ai vari ambiti di pianificazione e gestione della “cosa comune” come a vasi comunicanti. Con sempre chiaro l’obiettivo di favorire la transizione verso modelli economici più sostenibili dal punto di vista ambientale.
Asilo Aliprandi: al termine del primo triennio, il Consiglio di Amministrazione dell’Aliprandi ha mostrato di voler condividere ed accogliere le proposte del rappresentante nel CdA di Fare Giussano (Celestino Mercuri), il quale – soddisfatto dei risultati – ne ha conseguentemente approvato l’ultimo bilancio.