martedì 26 ottobre 2010

Via Libera del Tar alla Moschea

La Moschea ( che poi moschea non è...)" se po' fà".
Così ha deciso il TAR Lombardia che, accogliendo il ricorso promosso lo scorso settembre dall'associazione culturale Daawa , con sentenza pubblicata nella giornata di ieri (la 7050/2010)ha annullato l'ordinanza con la quale il Comune di Giussano aveva contestato all'associazione islamica l'illegittimo mutamento di destinazione d'uso del locale di Via Cavour.
Nulla di nuovo sotto il sole. Il recente pronuciamento non fa, infatti, che ribadire l'indirizzo espresso dal Giudice Amministrativo Lombardo esattamente un anno fa.
Se ne facciano una ragione i leghisti: qualora "l’immobile venga utilizzato da un’associazione culturale in cui il fine religioso rivesta carattere di accessorietà e di marginalità nel contesto degli scopi statutari"non serve permesso di costruire !
Del resto neppure "la previsione statutaria (art. 3) che comprende tra gli scopi dell’Associazione l’“organizzare preghiere individuali e collettive” ovvero il “far rivivere gli insegnamenti del Profeta (Sunna) e la rivelazione Divina (Corano)” .... costituisce elemento sufficiente a identificare detta sede con un “luogo di culto” subordinato al previo rilascio di titolo abilitativo.
Nè rileva ai fini urbanistici "la circostanza che nella sede dell’associazione sia stata occasionalmente riscontrata la presenza di “persone di religione islamica” ovvero di “persone raccolta in preghiera".
La nascita "di fatto" di una moschea viene, dunque, sottratta a qualsivoglia sindacato politico....

Per il Comune "cornuto e mazziato" anche la condanna alla rifusione delle spese legali.

I Rottamatori

Si chiamano Matteo Renzi, Pippo Civati e di professione fanno il Sindaco di Firenze ed il consigliere regionale.
Sono loro i leader dei cosidetti "rottamatori del Partito Democratico".
Giovani di bell'aspetto (Silvio docet).
Politici - non ci si lasci ingannare dalla carta di identità o dal viso privo di rughe - di lungo corso.
Brillanti e sagaci, sono capaci di riempire la scena, come il più abile istrione, a suon di battute sul "Trota"o su"Berlusconi".
Acerrimi nemici, a parole, "della cooptazione" - di cui rappresentano, sotto un certo punto di vista, la "meglio riuscita espressione" (si dice, ad esempio, che Renzi, Segretario provinciale prima del PPI poi della Margherita (2003), sia finito, non ancora trentenne, proprio grazie a questa scia “cooptativa” a ricoprire la seggiola di presidente della Provincia) - invocano primarie ad ogni elezione.
Sono i leader del movimento under 40 del partito democratico, con pare - un solo - ordine di scuderia: scalzare l'attuale dirigenza tanto "triste ed inconcludente".
I giovani rampanti. Gli autoconvocati di Firenze, forti di uno stuolo di fans su blogs e facebook, mentre acclamano a gran voce una politica che torni "tra la gente" non sanno resistere al fascino dei "salotti televisivi", da dove chiedono a Donna Finocchiaro di farsi da parte per "lasciare il posto a una giovane precaria, a una ricercatrice, a una mamma di famiglia".
Come se si potesse trasformare il Parlamento in un ufficio di collocamento.
Che la dirigenza del Pd sia - e non da ora- in caduta libera. Non è un mistero per nessuno.
Che "i rottamatori" siano il siero miracoloso per la riscossa del partito, fatico sempre più a crederlo.
Più ascolto questi nuovi leader (con i quali dovrei nutrire una certa sintonia, quantomeno per affinità anagrafiche), più li percepisco come venditori di illusioni destinati a lasciare, a chi anela una rinasciata politica, l'amaro in bocca (e pare, ahimè, che la mia non sia certo un'impressione isolata).
A noi del volgo, uomini e donne di buona fede, in perenne attesa del salvatore della patria, non resta che consolarci pensando che certo, la futura classe dirigente, fatta dai Renzi, dai Civati dalle Serrachiani, non guarirà l'italia dalla disoccupazione e dall'economia claudicante, ma per lo meno la salverà dall'imperante noia ..( che tanto angustia le notti del Sindaco di Firenze).
Allora sì che potremo sederci al tavolo ed aprire un confronto "ad armi pari" con Lega e Pdl: dissertando amabilmente se le storielle dei nostri big siano più divertenti e taglienti di quelle dell'amato Presidente...

mercoledì 20 ottobre 2010

"Edilizia inquinata" alcuni spunti di riflessione...

Ecco alcuni dei temi emersi durante il dibattito di ieri, dai quali un legislatore un po' capace ed attento potrebbe trarre interessati spunti di riflessione..
La rendita urbana è un "reddito non guadagnato".
"L'incidenza degli oneri e degli standard "qualitativi" nei Programmi Integrati di intervento è stata stimata in un 3% del ricavo aggregato degli interventi" (è quanto emerge dall'interessante saggio del prof. Camagni posto in calce a questo articolo)
Il legame tra diffusione della corruzione e affermazione della criminalità organizzata è favorito dalla sregolazione urbanistica (Serena Righini)

lunedì 18 ottobre 2010

Cosa Nostra in Immagini. E la storia si ripete...

Cesare Mori. Il Prefetto di Ferro, mandato da Mussolini in Sicilia per sradicare il fenomeno mafioso nell'isola. Dopo la sua reprimenda.. quando la sua azione iniziava ad essere efficace ... venne promosso Senatore...

Salvatore Giuliano e la strage di Portella della Ginestra , avvenuta- stando alle fonti ufficiali - "
in combutta con i mafiosi locali".
Serafina Battaglia,
immortalata nella foto mentre con la mano sollevata, decide - rinunciando al patrocinio dell'avvocato

- di fare essa stessa la sua arringa nel processo contro i Rimi, i boss di Alcamo che le avevavo ucciso prima il compagno e poi il figlio. La prima pentita di mafia perchè "non si poteva risolvere una questione di mafia ricorrendo alla mafia".("I mafiosi sono pupi. Fanno gli spavaldi solo con chi ha paura di loro, ma se si ha il coraggio di attaccarli e demolirli diventano vigliacchi. Non sono uomini d’onore ma pezze da piedi”.)

Tommaso Buscetta, il boss dei due Mondi. Il collaboratore di Giustizia che permise la decodificazione della struttura di Cosa Nostra.

Il Giudice Falcone colto in un momento di serenità familiare. Accanto alla moglie Francesca (... la mafia non è quella dei cadaveri sulle fredde strade, ma quella che colpisce gli uomini negli affetti più cari...)

Giuseppe di Matteo, il ragazzino sciolto nell'acido per far tacere il padre, collaboratore di Giustizia

Quelle citate, sono solo alcune delle vicende raccontate dalle belle immagini del libro di Picozzi "Cosa Nostra. Storia della mafia per immagini " presentato sabato sera in Villa Sartirana.
Il noto criminologo, ricorrendo all'efficace strumento della fotografia, racconta la storia moderna di Cosa Nostra, siciliana e americana. Due strutture nettamente separate, ma in costante dialogo.
Una storia fotografica, finora mai realizzata, che parte dalle origini per arrivare fino ai nostri giorni.
E, scorrendo le
immagini ci si accorge che dal passato non abbiamo proprio imparato nulla. Oggi come allora. E la storia si ripete in America, in Sicilia come in Brianza....
I bambini di ieri. I piccoli italiani abbandonati negli angoli di New York e reclutati dai boss, sono oggi i figli dei disperati che arrivano sui barconi a Siracusa.
Sfruttati come accattoni o usati come bassa manovalanza della Criminalità organizzata.
Ieri, i Rimi, contro cui Serafina tantò si battè, furono assolti tra il primo e l’ultimo grado per insufficienza di prove. Oggi, la difficoltà dei testimoni...
Al monito della prima pentita della storia ( "Mio marito era un mafioso e nel suo negozio si radunavano spesso i mafiosi di Alcamo. Parlavano, discutevano e io perciò li conoscevo uno ad uno. So quello che valgono, quanto pesano, che cosa hanno fatto. Mio marito poi mi confidava tutto e perciò io so tutto. Se le donne dei morti ammazzati si decidessero a parlare così come faccio io, non per odio o per vendetta ma per sete di giustizia, la mafia in Sicilia non esisterebbe più da un pezzo».) fa, oggi, eco quello di Walter Mapelli, il sostituto procuratore di Monza che qualche giorno fa (al convengno organizzato a Giussano sul tema "Trasparenza e Legalità nella Amministrazione Pubblica") - ricordava come "l’omertà ...aiuta i mafiosi " Occorre, quindi. "rivolgersi alle istituzioni " che se vicine aiutano a vincere la paura."
Il connubio stato- mafia mai realmente combatutto... (gli stessi Americani dovettero appoggiarsi, durante la seconda guerra mondiale, ai boss Mafiosi.. )....
Le vittime della lupara bianca.
Di Matteo, ieri a Palermo. Lea Garofalo il cui corpo è stato sciolto nell'acido- la notizia è di oggi - nel cuore della brianza....
Picozzi, ha scelto, quindi un modo efficace per raccontare la storia delle organizzazioni crimiali.
Di quelle che Mapelli ha definito "l”antistato" che può essere combattutto , ad esempio, nella pubblica amministrazione solo grazie ad un'“azione di legalità” .
Con un pubblico impiego improntato ai criteri di "efficienza, imparzialità trasparenza, partecipazione".
Con una classe dirigente che venga scelta per le sue capacità piuttosto che per la "fedeltà" al partito...

Da tempo, le organizzazioni criminali - ce lo dice la cronaca- hanno steso i loro tentacoli sull"settore del cemento" .

Ne parleranno domani Martedì 19 ottobre alle 21, sala Maddalena via Maddalena 1 Monza alcuni autorevoli relatori.

venerdì 15 ottobre 2010

E lo Stato (cioè noi) si paga.....

"giudice del Tar, direttore della Siae, dirigente dell'Agenzia spaziale italiana, capo dell'Acquedotto pugliese, avvocato del Comune di Pomezia, funzionario dell'Istituto nazionale alta matematica, consigliere del governo e contemporaneamente svolgere decine e decine di incarichi pubblici e privati".
Giovanni Pascone, il fenomeno del diritto, cumulando funzioni pubbliche e private, ha collezionato consulenze da Prodi a Berlusconi.
E così, ad esempio dal 1991, per dodici anni, riesce ad essere contemporanemete Magistrato TAR e "Capo dell'ufficio legislativo dei Lavori pubblici nel governo Berlusconi, consulente di palazzo Chigi con Romano Prodi, direttore generale dell'Acquedotto pugliese.".. Senza contare "le consulenze, come quelle per il gruppo edile Salini (che gli fruttano 354.685 euro), le Autostrade, l'Astaldi, la Regione Calabria..".
Il tutto con il bene placito di Partito Democratico e Lega.
Chissà se qualcuno di loro si è mai preso la briga di saggiare "i risultati" del suo proficuo lavoro?
Ora, il mio sesto senso mi dice che se qualcuno avesse la santa pazienza di andare a spulciarsi nei comuni Brianzoli delibere di nomine ed affidamenti di incarichi, di Pascone ne troverebbe molti anche in suolo padano..

mercoledì 13 ottobre 2010

Cavalieri di Brianza

Chi pensava che la cavalleria fosse passata di moda. Si sbagliava.
Tra i banchi del Consiglio Comunale di Giussano di Cavalieri "della Repubblica Italiana" ne siedono ben due. L'assessore all'Urbanistica, l'avv. Ettore Trezzi ed il Consigliere, fresco di nomina, Giuseppe Carello.
Ma i nostri insigni concittadini, non sono gli unici ad aver ricevuto, seppur in tempi assai diversi, l'onorificenza.
E così spulciando tra gli annali del Quirinale si scopre che tra i decorati per " benenerenze acquisite verso la Nazione nel campo delle lettere, delle arti, della economia e nel disimpegno di pubbliche cariche e di attività svolte a fini sociali, filantropici ed umanitari, nonché per lunghi e segnalati servizi nelle carriere civili e militari." vi è anche tal Gavazzi Sig. Attilio,
L'Attilio Assessore da Seregno, è infatti, Cavaliere dal 1995.
Della serie, Carramba che sorpresa!

domenica 10 ottobre 2010

"Siamo riusciti a sconfiggere il Comunismo."

"Anche qui a Giussano con Riva" .
Con queste parole Roberto Alboni, vice coordinatore brianzolo del Pdl ha brindato - dopo i saluti del Sindaco Gian Paolo Riva - all'inaugurazione della nuova sede locale del Popolo delle Libertà avvenuta questa mattina.
Riconosco, politicamente parlando, di essere un tantino confusa (Tra gossip sulle case a Montecarlo, barzellette blasfeme ed infinite stagioni congressuali, di questi tempi non si capisce più chi tenga le redini del paese..).
Ma mi pare che neppure l'ex deputato di An abbia, in materia, le idee particolarmente chiare.
Ed infatti, se consideriamo che un intero gruppo della precedente amministrazione, ovvero i componenti dell'udc ( il Consigliere Carello prima, Della Bona con Pellegrino poi), è ora nella pdl e che il nome dell'Ex Sindaco Franco Riva era apparso sui giornali come assessore della Giunta di Monza e Brianza capeggiata dallo stesso Allevi, occorrerebbe che qualcuno spiegasse meglio a che "cacciata" il Consigliere Regionale osanni.
Di altri comunisti, è dalla caduta del muro di Berlino che se ne sono perse le tracce.
Mi sembra che il povero Alboni si trovi a vivere come in quel film girato negli anni '60 ("Duello nel pacifico") dove un giapponese ed un americano sperduti nel pacifico, continuano a lottare perchè non si sono accorti, che nel frattempo, il conflitto mondiale era bel che finito ........
Comunque, tornando a noi ed al Gossip domenicale.
I festeggiamenti hanno visto schierato lo Stato Maggiore dell'"Amato Presidente".
Oltre ad Alboni, l'Onorevole Centemero, che ha tenuto a ribadire la propria discontinuità rispetto al precedente coordinatore (l'ormai caduto in disgrazia Massimino Ponzoni, il cui nome è stato adeguatamente omesso).
Accanto a loro, i due coordinatori locali Ceppi Roberto e Luigi Costanzo ed il Presidente della Provincia Dario Allevi, che si è guadagnato, a detta del pubblico presente, un bel 3 per la "mise".
Ed ancora, per il Pd, Roberto Colzani. E per l'ex Udc Della Bona e Pellegrino, oltre chiaramente a tutti Consiglieri Comunali Pdl.
Arrivati per lo più in chiusura di manifestazione i Lumbard che si sono, haimè, persi tutti i discorsi di inaugurazione e soprattutto il monito di Alboni ai suoi di evitare "competizione all'acqua di rose con la Lega" e "di non regalare nulla "...
Chissà, cosa ne pensa sul tema il Carroccio...

mercoledì 6 ottobre 2010

Finanza in Comune

Il progetto presentato da Altarimi per il nuovo Centro Commerciale di Giussano è finito in Procura.
Le Fiamme Gialle, nei giorni scorsi, si sono presentate all’ufficio Tecnico del Comune per richiedere tutti gli incartamenti.
Aspettiamo di conoscere le reazioni del mondo politico...

martedì 5 ottobre 2010

Anche le Libere professioni piangono

Un giovane architetto, due avvocati trentenni, un geometra padre di famiglia, un brillante scenografo, un paio di designer, si ritrovano, casualmente riuniti allo stesso tavolo (quello di nozze del proprio commercialista..).
Hanno tutti un curriculum di tutto rispetto. Ed anni di studio e gavetta alle spalle.
Dopo pochi scambi di battute, questi giovani - tra i trenta ed i quaranta anni - di belle speranze, scoprono di avere un destino in comune ....fatto di partite IVA. Di una professione inflazionata. Un futuro incerto. E, soprattutto, privo di "una cassa intergrazione contro la loro disoccupazione".
Che lo scenario per loro non sia dei più rosei, lo dicono i dati delle casse professionali.
Una situazione che, destinata solo a peggiorare, finisce con il riflettersi pesantemente sulle scelte di vita.
E così, se proprio vuoi vivere da solo, meglio l'affitto del mutuo (se la cosa butta male puoi sempre trovare un accordo con il padrone di casa o - alla peggio - mollare l'appartamento e tornare da mamma!).
Se poi, non sei sposato e non hai figli da mantenere ...Tanto meglio per tutti.
Certo non sarebbe male se il partito democratico, che si vanta di avere una matrice solidale e di essere attento alle fasce più deboli, iniziasse - invece di perdersi in inutili lotte dinastiche che non appassionano piu' nessuno - ad occuparsi anche dei giovani professionisti.
Chissà che gli ex ds non possano ritrovare nel popolo delle partite IVA la "nuova classe operaia" in grado di sostiuire - elettoralmente parlando - quella tradizionale che ora vota Lega...
Ma si sa che i politici di questi tempi, in tutt'altre faccende affacendati, hanno poco tempo per capire quello che sta succedendo nella società....
Forse resta solo da sperare che qualche giovane professionista, decida, per fare un po' di rumore, di salire sul tetto di un bel tribunale...

lunedì 4 ottobre 2010

Silvio, erede della dc?

L’ARTICOLO 724 DEL CODICE PENALE , dopo l'intervento della Corte Costituzionale e la modifica itrodotta dal Decreto Legislativo n. 507/1999, punisce con la la sanzione amministrativa da lire centomila a seicentomila «Chiunque pubblicamente bestemmia, con invettive o parole oltraggiose, contro la Divinità..."

Che ormai la bestemmia, sia diventato un intercalare. Poco Conta.

Che il Presidente del Consiglio vi ricorra per denigrare pubblicamente un avversario politico, mi pare, invece, questione assai grave.

Dante e Ilaria

Tantissimi auguri...ai nuovi Sigg.ri Beacco.....