giovedì 26 febbraio 2015

Noi parleremo del POT

Il 6 marzo 2015 alle ore 21.00, su richiesta delle opposizioni,  è stato convocato il Consiglio Comunale aperto avente ad oggetto: "Presidio Ospedaliero di Giussano - prospettive future: analisi e dibattito". 
 
Chi volesse intervenire deve comunicare il proprio nominativo entro il giorno giovedì 5 marzo 2015 ad ore 12.oo alla segreteria segreteria@comune.giussano.mb.it

martedì 24 febbraio 2015

Speriamo non diventi il Cimitero degli elefanti.

Scadrà il prossimo 6 marzo il termine per proporre a Matteo Riva i nominativi per il rinnovo del CdA di Residenza Amica.
Il Presidente, secondo lo statuto, dovrà essere nominato dal Sindaco, su indicazione dei gruppi consiliari, tra la rosa di nomi proposti.
E'  tristemente noto che in Italia, "i trombati" alle elezioni e gli "impresentabili" vengano premiati con un bel posto nei consigli di amministrazione. Nomine sottratte alle Forche Caudine dell'elettorato.

Sarò curiosa di vedere, se Matteo Riva, il Sindaco del "cambio verso" che ha riempito le proprie liste ed il Consiglio Comunale di belle "facce pulite" under 30, manterrà la stessa linea anche per le cariche che contano.

O se continuerà a predicare, a parole, il rinnovamento e la rivoluzione.
Dimostrando, invece, nei fatti di essere la perfetta continuità della Giunta del fu Sindaco Franco Riva.

mercoledì 18 febbraio 2015

Basta con le promesse da eterna campagna elettorale. Sull’Ospedale vogliamo i fatti.

Questo l'articolo che troverete sul prossimo numero del Periodico Comunale
Basta con le promesse da eterna campagna elettorale. Sull’Ospedale vogliamo i fatti.

E così  nel 2014 un altro pezzo dell’Ospedale Borella è stato smantellato. Il 31 dicembre  è stato, infatti, ridimensionato il reparto di radiologia.
E mentre prosegue lo smembramento della struttura che viene, con lenta agonia, lasciata morire, i vertici dell'Azienda di Vimercate –per evitare alzate di scudi popolari - da un lato continuano a ribadire che l’Ospedale è funzionante. Dall’altro, ad illuderci che qui verrà trasferito il materno infantile.
Una proposta, quest’ultima, irrealizzabile visto che richiederebbe enormi risorse. Denaro pubblico di cui non disponiamo certo in tempi di crisi.
Tre mesi fa ho pubblicamente chiesto al Sindaco Matteo Riva di convocare un Consiglio Comunale aperto per discutere con la cittadinanza delle sorti del Borella. Ad oggi tutto tace.
Crediamo, a questo punto, indispensabile attivarci per salvare una struttura che l'inerzia, la mediocrità, la pusillanimità della classe politica sta a poco a poco facendo morire, alimentandola con il sondino delle demagogiche promesse elettorali.

Per questo abbiamo creato un “nostro” progetto.
Un progetto serio; concreto e fattibile da sottoporre a “chi tiene i cordoni delle casse pubbliche”.
La soluzione - la sola economicamente perseguibile - è trasformare l’Ospedale in un polo “sanitario/assistenziale”
Un polo che - oltre alle cure sanitarie “di base” -  fornisca assistenza ad ausilio ad anziani e disabili.
Aiuti a superare le situazioni di fragilità; le dipendenze, le difficoltà legate a periodi di forti cambiamenti come adolescenza, gravidanza e  parto.
Un centro poliambulatoriale attento a chi è affetto da disturbi alimentari; alle coppie che vivono separazioni traumatiche. Alle nuove povertà.
Con uno sportello antiviolenza; uno rivolto a donne ed adolescenti. Uno spazio per aiutare i padri separati o divorziati a prendersi cura di sé e dei figli.
Un luogo ove trasferire l’ASL che – oggi relegata in angusti spazi di proprietà comunale - potrebbe  nella nuova sede non solo mantenere gli attuali servizi , ma anche implementarne di nuovi. (Abbiamo letto sulla stampa, ad esempio, del rischio della riduzione per carenza di spazi  del “momento mamma).
L’edificio dell’Ospedale potrebbe nuovamente ospitare i volontari della Croce Bianca e le loro autoambulanze. Risolvendo così definitivamente il problema del ricovero dei mezzi di soccorso  oggi esposti alle intemperie .
In sintesi, proponiamo di trasformare l’attuale nosocomio, in un centro di "servizio alla persona": con medici, pediatri, infermieri, ASA/OSS, educatori, pedagogisti, psicologi, psichiatri, neuropsicologi, counsellor, mental coach, formatori, fisioterapisti, osteopati, operatori shatsu/reiki, doule e naturopati.
Figure professionali che lavorino con e per la persona. Promuovendone il benessere, fisico, psichico, spirituale e sociale.

Una struttura snella e flessibile. Aperta in orari serali e prefestivi e festivi.
Non stiamo parlando di fantascienza.
Il nostro progetto (che non richiede certo le enorme risorse necessarie per creare, ad esempio, una rianimazione infantile)  è conforme all’obiettivo di Regione Lombardia che vuole promuovere una medicina: proattiva, predittiva, preventiva, personalizzata, partecipata.  
Una medicina che si prenda in carico l’individuo nella sua globalità; con le sue criticità e fragilità; che promuova la prossimità e la facilità di accesso ai servizi; la loro misurabilità e valutazione; l’integrazione tra ospedale e territorio.
Perché, come recita il Libro Bianco di Regione Lombardia, un moderno sistema socio-sanitario deve passare dalla cura (to cure)  al prendersi cura (to care), valorizzando l’integrazione tra servizi sanitari, sociali ed educativi.
La collocazione del Borella è assolutamente azzeccata anche dal punto di vista urbanistico: si pone infatti al centro della piattaforma di servizi pubblici (Comune, Residenza Amica, Scuole) ed è facilmente accessibile dalla SS36. La sua formidabile posizione lo può rendere un importante attrattore per il territorio circostante.

Non possiamo che concludere con l'invito a quanti condividono la nostra idea, a sostenere il progetto. Solo facendo sentire forte la voce della nostra collettività, potremo salvare l’ospedale dalla sua inesorabile chiusura

sabato 14 febbraio 2015

Il vicesindaco?: lo cercheremo "A chi l'ha visto?"

Tre dimissioni, come direbbero i giuslavoristi, ad nutum.
In tempi di crisi, nei quali sottoscrivere un contratto a tempo indeterminato è come vincere al superenalotto, a Giussano in meno di tre mesi, in tre decidono di andarsene.

I funzionari (direi quasi apicali) del servizio Urbanistica, Ragioneria e Cultura, scelgono di  abbandonare il loro posto a tempo indeterminato (La terza, a quanto ci risulta, senza avere neppure la prospettiva di un altro lavoro).

A dicembre ci ha anche salutati, la funzionaria storica del servizio amministrativo la quale, acchiappando al volo una mobilità, è andata verso quel di Como.

Di fronte a questo repentino (ed anomalo, direi) tourn over di dipendenti, Matteo Riva con fanciullesco candore, risponde che va tutto bene. Che l'avvicendarsi è cosa normale.
Che i dipendenti comunali sono tutti felici e sereni.

Insomma, il Capo dell'Amministrazione, invece di porsi - come il ruolo richiederebbe - qualche serio interrogativo sulla vicenda; invece di pensare a verificare (ad esempio con indagini di clima) lo stato di salute comunale, taccia noi dell'opposizione di avere qualche allucinazione.

Mentre Riva  ci accusa di vedere i Santi del paradiso, la macchina comunale è in affanno: vengono ridotti gli orari di apertura degli uffici tecnici al pubblico; qualcuno si dimentica di pagare i debiti (v. post precedente).

E poi, spulciando l'albo pretorio, mi sorge qualche domanda.

Caro Matteo, spieghi a noi poveri visionari, per quale motivo, ad  esempio, la delibera di Giunta 210 del 16 dicembre 2014, che determina la "riorganizzazione della struttura comunale e la relativa dotazione organica," è stata pubblicato all'albo pretorio più di un mese dopo (il 21 di gennaio 2015).

Ci spieghi perché prima che questa delibera - immediatamente esecutiva- fosse resa nota e ufficiale, la Giunta ha adottato una serie di provvedimenti  applicativi che modificano il piano assunzionale e definiscono le posizioni organizzative (si v. la delibera di Giunta n. 220 del 23.12.2014 pubblicata il 14 gennaio 2015 e la n.  6 del 13.1.2013 il 28 gennaio 2015).

Ci illumini sulle ragioni che hanno indotto il Dirigente alla partita - prima che le decisioni della Giunta fossero state rese note, anche  all'opposizione ai sensi del d.lvo 267/2000 - ad indire i relativi avvisi pubblici di mobilità (ad esempio si v. Determina 1196 del Dirigente alla partita, dott. Raffale Casati del 29.12.2014 affissa all'albo dal 31.12.2014 al 15.1.2015, divenuta definitiva prima che della "delibera madre" vi fosse notizia...)

In tutto questo "can can", colpisce  l'assordante silenzio dell'Assessore con delega al Personale, il Vicesindaco Emilio Nespoli, che, tra un po', cercheremo a "Chi l'ha visto?"

lunedì 9 febbraio 2015

Ecco come ti sperpero il denaro pubblico

A guardare i provvedimenti pubblicati all'Albo Pretorio, viene da pensare che  - in barba ai proclami elettorali - Matteo Riva non abbia un granché a cuore la gestione del denaro comunale.

Dopo aver speso 3.000,00 euro per mandare a scuola i suoi assessori (aspetto di sapere  chi di loro ha avuto l'onore di partecipare alle lezioni), si scopre che un  debito di 1.900,00 euro è lievitato ad oltre 2.300,00 nel giro di qualche mese.

L'antecedente: durante la seduta del 17 settembre 2014 l’Assessore al Bilancio Stefano Viganò chiede al Consiglio Comunale di votare il riconoscimento di un debito fuori bilancio per la somma di euro 1.962,80 relativa ad una sentenza di condanna pronunciata dal T.A.R. Lombardia.

Nel corso della seduta (come si legge nel verbale) il Dirigente alla partita, il Super dirigente Comunale dott. Marco Raffaele Casati, spiega ai presenti che senza quell'autorizzazione, lui non può procedere al relativo pagamento.

L'assise cittadina autorizza il riconoscimento.

Ora, spulciando qua e là sull'Albo pretorio  si scopre che  la somma è lievitata (a causa del ritardo nel pagamento) ad oltre € 2.300,00.

Così ci troviamo a pagare quasi il 17% in più del debito iniziale!!!

Matteo Riva, se ci sei, Ti prego ...batti un colpo!

domenica 8 febbraio 2015

Quando il potere dà alla testa....

Commenta Antonio, in un post precedente
"Buongiorno Emanuela, sono Antonio , ho letto quello che succede in comune, ma cosa aspettano ad andarsene ,cacciarli subito .
Ritornare al voto immediatamente.
Via gli amici degli amici.
Se cè da firmare io ci sono .
tanti saluti"


Caro Antonio, purtroppo il potere è un potente collante.
Lo è per chi il potere lo gestisce veramente. E lo è anche per chi pur illudendosi di esercitarlo, è ridotto al rango di mera comparsa sul teatro della politica.

Una volta "entrati nel sistema" in pochi mantengono il coraggio e la libertà che serve per cambiare le cose.

Alla triste regola non sfuggono, ahimè,  neppure i  giovani di belle speranze, che preferiscono piegarsi ed adattarsi al potere precostituito  sperando che la loro fedeltà venga, prima o poi, premiata.



giovedì 5 febbraio 2015

gli uomini, i mezz’uomini, gli ominicchi, i (con rispetto parlando) pigliainculo e i quaquaraquà

Aveva promesso  che avrebbe distinto "il proprio ruolo istituzionale" da quello politico.
Aveva pubblicamente dichiarato che avrebbe preso le "debite distanze" dal ruolo di "Segretario  del Partito Democratico" del Comune di Giussano.
Aveva precisato di essere consapevole che il compito che andava a rivestire era "diverso dal Consigliere comunale ..svolto fino " a qualche mese prima.

Fidandomi della parola (perché per me la parola è sacra) di Pier Luigi Elli, lo scorso luglio gli ho dato il mio voto, contribuendo a farlo eleggere, fin dalla prima votazione con i 2/3 dei consigliere, Presidente del Consiglio Comunale.

Una fiducia,  a quanto pare, decisamente mal riposta.

Pare che ad Elli piaccia fare - per riprendere una bella espressione del Nostro neo Presidente Mattarella - sia l'arbitro che il giocatore.
E non un giocatore qualsiasi; bensì il centro avanti di sfondamento  della squadra più forte del campionato.
Non solo, infatti, a distanza di quasi sette mesi, non ha lasciato, come aveva promesso, la carica di Segretario cittadino del PD.
Non solo interviene ripetutamente, violando il dovere di arbitro imparziale,  in Consiglio Comunale a difesa del Sindaco, come se ne fosse il badante o l'amministratore di sostegno.
Non solo assume sui social network il ruolo di paladino della maggioranza.



Ma sembra che lo scorso settembre, abbia addirittura sporto querela contro il giornalista di Nuova Brianza, reo a suo dire, di aver diffamato il Pd "lamentando - così leggo on line - " che il suo partito sarebbe stato diffamato, perché la signora Fatrizio"  (ovvero la candidata di Matteo Riva che mi aveva insultata con epiteti poco gentili che evito di ripetere ) non sarebbe "mai stata del PD, non ha nulla a che fare con il PD e lui non l'ha mai né vista ne conosciuta" .

Caro Presidente, non solo non ha mostrato un briciolo di solidarietà nei mie confronti, prendendo le distanze da questa squallida vicenda (almeno il Sindaco ed il Consigliere Acquistapace, che ringrazio, hanno avuto il buon gusto di non partecipare alla votazione della mozione di solidarietà che Lei  e la Sua Maggioranza avete respinto)
Ma addirittura dopo che La ho votata - ricordando i doveri di imparzialità che il Suo ruolo impone - ha deciso di rivangare la vicenda, scendendo in campo, davanti all'autorità giudiziaria, a fianco di chi  mi ha squallidamente insultata.



Come scriveva Sciascia, l’umanità “… la divido in cinque categorie: gli uomini, i mezz’uomini, gli ominicchi, i (con rispetto parlando) pigliainculo e i quaquaraquà… Pochissimi gli uomini; i mezz’uomini pochi, ché mi contenterei l’umanità si fermasse ai mezz’uomini… E invece no, scende ancora più giù, agli ominicchi: che sono come i bambini che si credono grandi, scimmie che fanno le stesse mosse dei grandi… E ancora più in giù: i piglianculo, che vanno diventando un esercito… E infine i quaquaraquà: che dovrebbero vivere come le anatre nelle pozzanghere, ché la loro vita non ha più senso e più espressione di quella delle anatre…"


Scelga Lei, in quale di queste categorie, desidera essere incluso.


p.s. se volete, ora ...querelate anche me!