martedì 30 settembre 2008

20 ottobre 2008

Segnatevi questa data. Perchè?
Perchè vi aspetto a Giussano per festeggiare insieme al prof. Pietro Ichino (ne parlano qui i ragazzi di carabo) ed al prof. Valerio Onida il 60° compleanno della nostra Costituzione.
Ecco il comunicato stampa (riprende il medesimo articolo pubblicato sul Giussano).
“In questa Costituzione - così spiegava ai suoi alunni Piero Calamandrei, (membro dell’Assemblea Costituente, eletta il 2 giugno 1946, con il compito di scrivere, appunto, il nuovo testo Costituzionale) - c'è dentro tutta la nostra storia, tutto il nostro passato, tutti i nostri dolori, le nostre sciagure, le nostre glorie son tutti sfociati qui, in questi articoli e, a sapere intendere dietro questi articoli, ci si sentono delle voci lontane.
Quando io leggo nell'articolo 2 "L'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale", o quando leggo nell'articolo 11 "L'Italia rifiuta la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli, la patria italiana in mezzo alle altre patrie", ma questo è Mazzini, questa è la voce di Mazzini! O quando io leggo nell'articolo 8 "Tutte le confessioni religiose sono ugualmente libere davanti alla legge", ma questo è Cavour!
O quando io leggo nell'articolo 5 "La Repubblica unica e indivisibile riconosce e promuove le autonomie locali", ma questo è Cattaneo!
O quando nell'articolo 52 io leggo, a proposito delle forze armate "L'ordinamento delle forze armate s'informa allo spirito democratico della Repubblica, esercito di popolo", ma questo è Garibaldi!
E quando leggo all'articolo 27 "Non è ammessa la pena di morte", ma questo, o studenti milanesi, è Beccaria! Grandi voci lontane, grandi nomi lontani, ma ci sono anche umili nomi, voci recenti.
Quanto sangue, quanto dolore per arrivare a questa Costituzione! Dietro ogni articolo di questa Costituzione, o giovani, voi dovete vedere giovani come voi, caduti combattendo, fucilati, impiccati, torturati, morti di fame nei campi di concentramento, morti in Russia, morti in Africa, morti per le strade di Milano, per le strade di Firenze, che hanno dato la vita perché la libertà e la giustizia potessero essere scritte su questa carta.”
Una Costituzione che nel 2008 compie i suoi primi sessantanni.
E allora, mentre da un lato appare naturale domandarsi, se questo testo, che rappresenta la spina dorsale della nostra democrazia, è ancora capace di rispondere alle innumerevoli esigenze di una società complessa, articolata ed eterogenea come quella Italiana; dall'altro occorre chiedersi, per quale motivo alcune delle sue basilari previsioni, ad esempio quelle che riconoscono come principio fondante della Nostra Repubblica, il diritto al lavoro, ad un'equa retribuzione e la sua tutela appaiano - (come ci ricordano, purtroppo, ogni giorno gli infortuni sul lavoro) - ancora oggi, così poco attuate.
Ne discuteranno con noi, due insigni giuristi: il prof. Valerio Onida, ex Presidente della Corte Costituzionale, avvocato, ed ora docente di Giustizia Costituzionale presso l'Università degli Studi di Milano, e il Senatore Pietro Ichino, docente ordinario di Diritto del Lavoro pressol'Università statale di Milano, avvocato, autore di numerose pubblicazioni, tra cui "I nullafacenti. Perché e come reagire alla più grave ingiustizia della nostra amministrazione pubblica"
L'incontro promosso dalla Presidenza del Consiglio Comunale, in collaborazione con l'Associazione Culturale il Cortile, si svolgerà il prossimo 20 ottobre, alle ore 21.00, nella sala Consiliare "Aligi Sassu.
Il Presidente del Consiglio Comunale di Giussano Emanuela Beacco"

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