E' questa l’ultima proposta di Umberto Bossi , che definisce “Brutta” quella stessa imposta
di cui (nel caldo ferragostano, forse confidando nella scarsa attenzione dell’opinione pubblica (?)
aveva chiesto la reintroduzione perché “necessaria al federalismo fiscale”.
Le contraddittorie dichiarazioni del leader del Carroccio, non certo liquidabili come meri
lapsus, confermano - ove ce ne fosse stato bisogno - una arcinota verità.
E cioè che “i comuni senza l’ICI non sono in grado di garantire i servizi” ai propri cittadini.
Quindi o si reintroduce un’imposta comunale sugli immobili o si fanno pagare i servizi.
Tertium non datur.
Aspettiamoci, pertanto, aumenti delle rette degli asili nido, delle scuole materne, delle case
di riposo comunali, delle mense scolastiche, della tassa rifiuti, del trasporto scolastico...
servizi, oggi, in parte coperti dalle casse comunali.
E non solo. Prepariamoci anche a nuove colate di cemento ... gli oneri di urbanizzazione
saranno, infatti, sempre più indispensabili per realizzare le opere pubbliche e, magari,
pagare i dipendenti!
Che avesse davvero ragione l’Economist?
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