martedì 2 settembre 2008

Intercettazioni telefoniche

Se ne torna a parlare. Il disco rotto ricomincia a girare.
Il Ministro Alfano vorrebbe inibirne l’uso per garantire il rispetto della privacy e della sicurezza di tutti i cittadini.
O almeno così sostiene Lui. Già la privacy … ma di chi? (se mettessero sotto controllo il mio
telefono, al massimo potrebbero scoprire il nome di qualche amante. Ammesso e non
concesso che io ne abbia uno!).
Suvvia, siamo seri.
C’è veramente qualcuno così ingenuo da pensare di poter privare la magistratura di
uno strumento tanto importante? In Italia?
Nel paese dove spadroneggiano Cosa Nostra, ‘ndrangheta e Camorra?
Dove è considerata "normale" la prassi
di sottrarre risorse pubbliche alla collettività
per utilizzarle a fini personali?
Nella nazione in cui la Terza carica dello
Stato viola i divieti cui devono attenersi
i comuni mortali (leggete qua) e una
volta pizzicata, riesce pure a non vergognarsene?
(Tanto che importa, al più c'è la sanzione amministrativa.
Ma quella gliela paghiamo noi ...)
Sappiamo bene che la vera ragione del disegno di legge sul divieto dell'uso delle intercettazioni
telefoniche dobbiamo cercarla altrove.
Magari, nel timore che “rivelando a tutti ciò che si vorrebbe tenere
segreto, non (si) rispettano le categorie degli intoccabili e (si) tutelano i più deboli (per esempio, i risparmiatori esclusi dalle notizie che contano, com’è accaduto negli
scandali Parmalat e Cirio, o nelle scalate Bancarie Unipol Bnl e Antonveneta)” .
Ma se - per senso del pudore - nutrite ancora qualche dubbio sull’importanza
delle intercettazioni nelle inchieste giudiziarie, vi consiglio di dare un occhio
a Roba Nostra, di Carlo Vulpio (di cui ho riportato sopra una citazione).
Io ne ho iniziata (su suggerimento di Antonio) la lettura, ieri, nella pausa pranzo.
Dopo le prime 30 pagine, mi è passato l’appetito.
Appena lo termino, ne riparliamo; così vediamo se anche a voi fa lo stesso effetto.

5 commenti:

claudio ha detto...

commento stupido: forse è meglio non continuare la laettura...se blocca l'appetito!
commento "serio". Il mondo va avanti a livello tecnologico con una velocità che nessuno ricorda e chi fa le leggi pensa di bloccare le intercettazioni? regalerenno a tutti i poliziotti uno strumento per origliare dalle porte!
...a volte mi pare di vivere nel paesello delle banane....:-(

EN ha detto...

Quella delle intercettazione è la ennesima forma di protezione della casta e dei malavitosi che ne perpetuano l'esistenza.
E' lampante che le intercettazioni sono ormai l'unico strumento per incidere negli ambienti che sul detto e non detto vivono, ove gli affari si fanno sulla parola.
Il peccato vero è che l'ormai passato governo Prodi non abbia saputo dare una chiara e netta indicazione in merito.
D'altra parfte, con i "dico" che sono diventati un problema di stato per tanti mesi e con il problema di dovere liberare le carceri...... purtroppo forse non c' è stato tempo.

Anonimo ha detto...

OT. Ciao Emanuela.
su spunto di un ottimo articolo trovato su

http://www.noisefromamerika.org/index.php/articles/Quid_pro_quo%3A_Colaninno_e_Marcegaglia#body

non vale la pena di organizzarci per capire meglio come i conflitto di interessi del simpatico Matteo, eletto con i nostri (pochi?)voti lombardi, sia stato affrontato nel PD?

Un abbraccio
Sergio

Filippo Zuliani ha detto...

Fantastico:

in USA Al Gore, dopo la nota carriera politica, parla di ambientalismo e sostenibilita' del sistema produttivo.

In Italia Prodi, dopo la nota carriera politica, parla di intercettazioni.

I problemi non sono di destra o di sinistra, lo sono le soluzioni e - soprattutto - la scala di priorita'. Almeno a destra la loro scaletta l'hanno chiara, a sinistra si continua a scimmiottare (e a perdere le elezioni).

emanuela ha detto...

Caro Sergio, la tua proposta mi piace. ( se poi penso che è stato eletto con i voti dei miei amici...mi viene male...)

Come può il pd pensare di accusare la "politica dell'interesse personale" di Berlusconi QUANDO è il primo ad avere un conflitto grande come una casa al suo interno?

Non so se avete avuto modo di leggere l'intervento di Travaglio di ieri sul blog di Grillo proprio sul nostro Capolista Lombardo, figlio di uno dei salvatori della patria. Cioè di uno dei 16 filantropi che si tengono i profitti lasciando cadere sulle nostre spalle i debiti di Alitalia.. Quando si dice "una mano al cuore ed una al portafoglio"!

Il popolo dei precari, della quarta settimana, di quelli che hanno saltato le ferie perchè in bolletta ...vi ringrazia per la vostra generosità!


Ecco lo stralcio dal blog di Grillo..

" Poi, dulcis in fundo, il presidente dei sedici campioni del Tricolore, che è Roberto Colaninno, che già ha dei meriti storici per avere riempito di debiti, comprandola a debito, la Telecom ai tempi della Merchant Bank D'Alema & C. a Palazzo Chigi, e adesso si propone anche lui per il suo bel conflitto di interessi familiare in quanto suo figlio, Matteo, è ministro ombra dell'industria del Partito Democratico. Così ombra che non ha praticamente proferito verbo di fronte a questo scandalo nazionale perché prima era contrario, naturalmente alla soluzione Berlusconi, poi è arrivato papà. Come si dice "i figli so' piezz 'e core", ma pure i padri! Ha detto "sono un po' in imbarazzo", poi il giorno dopo ha detto "no, non sono per niente in imbarazzo". Insomma, non ha detto niente e soprattutto continua a rimanere ministro molto ombra, diciamo ministro fantasma, dell'industria del Partito Democratico.