Ecco, appunto, il terzo tempo di Gomorra.
Sempre più vicina. Sempre più Lombarda.
Discariche abusive nel cuore della Brianza, terra ricca, terra dell'artigianato e della piccola imprenditoria.
Il cronista del Corriere, si chiede, quasi con stupore, come sia possibile che nessuno dei Comuni
si sia accorto di cosa stesse accadendo sui propri prati.
Io mi domando - con il medesimo stato d'animo - come sia possibile che nessuno degli abitanti delle tre cittadine monzesi abbia avuto sentore dei movimenti in atto sul suolo del suo vicino.
Eppure è da tempo che, da più parti, vengono lanciati segnali sulla consistente presenza della ‘ndrangheta in Brianza e dintorni.
L’onorevole Forgione, nella relazione annuale sulla 'ndrangheta ha descritto a chiare lettere la capillare infiltrazione delle cosche mafiose nei nostri territori.
Il Corriere della Sera, di qualche giorno fa, denunciava: “Sembra Calabria, è Lombardia: anche qui mattone sangue e denaro si trovano troppo spesso a stretto contatto.”
Ma si sa che non c’è peggior sordo, di chi non vuol sentire.
Credo che però, questa volta, sordi lo siamo stati forse un po' tutti.
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