giovedì 4 settembre 2008

Chi è senza peccato, scagli la prima pietra.

SOTTOTITOLO E purtroppo, ahiLei, Maria Stella non lo è.
L'Onorevole Gelmini è per la meritocrazia.
Degli altri però.
Pare, infatti, che il Ministro dell’Istruzione della Nostra
Repubblica abbia superato l’esame di stato, per l’abilitazione
all'esercizio della professione forense, in quel di
Reggio, nel tanto contestato esamificio Calabro.
Colta “con le mani nella marmellata” si difende l’Onorevole: “La
mia famiglia non poteva permettersi di mantenermi troppo a lungo agli studi,
mio padre era un agricoltore.”
Dovevo iniziare a lavorare e quindi dovevo superare l'esame
per ottenere l'abilitazione alla professione».
Perché in fondo – censura la Ministra – aleggiava la sensazione « che esistesse
un tetto del 30% che comprendeva i figli di avvocati e
altri pochi fortunati che riuscivano ogni anno a superare l'esame.
Per gli altri, nulla. C'era una logica di casta …».
Cara Maria Stella, mi pare che le Sue parole suonino un tantino offensive alle
orecchie di quei fior fiore di avvocati dei liberi Fori Lombardi che non certo
figli d’arte”, dopo essersi fatti la loro bella gavetta (arrotondando, magari,
il magro compenso, con qualche lavoretto serale - al suo, sappiamo, vi contribuivano,
almeno così ci risulta, le casse comunali) hanno scelto di affrontare il duro
esame su suolo padano, invece di optare per la "facile scorciatoia" del lido calabro.
Credo proprio, Ill.mo Ministro, che a questo punto qualcuno attenda le Sue onorevoli scuse.

2 commenti:

Paolo ha detto...

Beh, che ti saresti tolta questo sassolino dalle scarpe me lo aspettavo da stamattina e, vista la vicenda in oggetto e la tua esperienza personale, credo che nessuno possa darti torto...

emanuela ha detto...

..bhè mi sembra che se la sia cercata!