Siamo alle solite. Berlusconi ci riprova con il nucleare.
Bene Sig. Primo Ministro, allora ci spieghi come pensa di risolvere il problema del bassissimo rendimento di questa fonte energetica.
(Ricordava Jeremy Rifkin qualche giorno fa che i 443 impianti industriali esistenti – tutti vecchi – producono solo il 5% dell’energia mondiale. Per avere un impatto sui cambiamenti climatici in atto, occorrerebbe produrre il 20% dell’energia, il che vorrebbe dire costruire 3 impianti ogni 30 giorni per i prossimi 60 anni.)
Siamo poi curiosi di sapere dove il Premier pensa di mettere le scorie e soprattutto dove conta di reperire, nei prossimi anni, l’uranio necessario al funzionamento degli impianti(visto che, secondo gli esperti, già nel 2020- 2025 avremo un deficit nella sua produzione).
Ecco, invece dei soliti proclami, inizi il Governo a rispondere a queste tre semplici (?) domande.
1 commento:
una volta tanto sono in disaccordo con te! SOno pro nucleare...certo non si può pensare di entrare nel club della 4 generazione cadendo dall'alto. E' necessario ri-creare una generazione di tecnici nucleari formati sugli impianti di 3 generazione.
Per quanto riguarda le scorie...è da tener in considerazione che la radioattività è uno dei pochi pericoli che possano essere monitorati. La fuga di sostanza chimica è difficile da monitorare, mentre una fuga radiottiva fa scattare subito gli allarmi.
Il sito di Scanzano Ionico era ideale secondo molti studiosi. Poi la popolazione è stata colta da sndrome di NIMBY, e addio sito.
Ultimo dubbio...quanto carburante atomico ha il pianeta? sono anni che si sente la stessa cosa per il petrolio. La necessità aguzza la ricera di nuovi giacimenti.
Infine il nucleare può essere considerato amico del riscaldamento globale, rilasciando poca CO2.
Non voglio dire che il nucleare sia la rispoata alla sete di energia della specie umana. Ma non va neppure demonizzato!
consiglio la lettura del libro di Chicco Testa "tornare al nucleare?"
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