lunedì 5 ottobre 2009

La moschea diventa "fai da te"

Una vera e propria mannaia si è abbattuta sulla testa verde dei Sindaci Leghisti che nelle prossime competizioni elettorali non potranno più promettere, per portare consensi all'Alberto, ferrea opposizione alla costruzione di nuove moschee.
A far diventare livide le facce dei Primi Cittadini del Carroccio ci ha sicuramente pensato la II sezione del TAR Milano che, con un recentissimo pronunciamento ( sent. 4665/2009 del 17.9.2009 ), ha chiarito che le funzioni religiose possono tranquillamente svolgersi anche in un'"unita' immobiliare residenziale". Vale a dire, in un comune appartamento.
Il caso è semplice.
Un vicino si rivolge al TAR lamentando il fatto che il confinante ha adibito la propria abitazione a tempio buddista, con tanto di adepti, che settimanalmente, si ritrovano per svolgere funzioni religiose “con preghiere in lingue orientali, - si legge nel pronunciamento -canti accompagnati da strumenti musicali”.
Funzioni pubblicizzate addirittura su un sito internet.
Secondo il Giudice Amministrativo Lombardo, l’immobile, benché utilizzato come tempio buddista “ha destinazione residenziale, è strutturato per tale funzione e non ha subito alcun intervento edilizio volto ad adibirlo, con modifiche strutturali, ad una destinazione diversa” .
Ergo: tale attivita' - ove non siano state eseguite opere edilizie e la funzione residenziale dell'immobile rimanga prevalente - integra uso di fatto e non destinazione d'uso rilevante sotto il profilo urbanistico.
Detto in soldoni,se decido di allestire una stanza, nella mia abitazione, adibendola a luogo di culto, nessun Sindaco, neanche quello più verde ed ortodosso, potrà impedirmi di farlo.. a meno che ovviamente, l’afflusso di adepti crei disagi tali da superare la normale tollerabilità (solo a quel punto allora ci si potrà rivolgere al Giudice Ordinario per chiedere la fine delle immissioni rumorose...).
E se io decidessi d mettere un bel tappetto rosso nel mio capannone, per invitare una volta alla settimana, magari il venerdì, un paio di amici per recitare insieme quattro preghiere?
Non c'è che dire...l'interpretazione prospettata dal TAR Lombardia, potrebbe costituire un precedente con implicazioni politiche estremamente interessanti...

7 commenti:

claudio ha detto...

trovo che la liberta di culto debba essere uno dei valori che servano a distinguere una civiltà avanzata.
Chiudersi a riccio non solo è pericoloso (il proibizionismo statunitense a riguardo all'alcol creò parecchi alcolizzati) ma è sintomo di radici poco salde. E come possono essere salde le radici cristiane, tanto sbandierate da certi esponenti vestiti di verde, se non si aprono le porte al prossimo, prossimo povero e in fuga da guerra, fame, carestia, ingiustizia.

Anonimo ha detto...

alla fine verde è la lega e verde è l'islam ...si confonderanno in un mare di verde... eh eh eh.

Anonimo ha detto...

eh si sono perfettamente d'accordo dunque ora vedremo anche chiese cristiane in terre islamiche....questo e' rispetto reciproco e progresso!!!!!

Anonimo ha detto...

"chiusura sintomo di radici ben poco salde"
giustissimo Claudio!

Anonimo ha detto...

i copti cristiani in egitto son tollerati da quasi 1500 anni...finiamola di dire cagate...

Anonimo ha detto...

eh si certo......come pure in arabia sudita!!!!

Anonimo ha detto...

chissà perchè la lega ha scelto proprio il colore verde, emblema dell'islam per farne il suo simbolo... misteri di casa nostra!!!