" La tragedia - scrive Christopher Dickey su Newsweek - è che l’Italia – un paese di intellettuali e artisti brillanti, di funzionari pubblici in gamba e imprenditori creativi – potrebbe fare molto di più........Ma dopo anni di condanne, indagini, lotte interne alla sinistra, provocazioni razziste della destra e dominio berlusconiano, è difficile trovare qualcuno davvero in grado di salvare l’Italia. La colpa di tutto questo, però, forse è degli italiani.
Un mese fa Umberto Eco ha scritto che gli italiani hanno accettato Berlusconi e accetteranno l’imbavagliamento della stampa.
E allora perché – si è chiesto Eco – scrivere di queste cose se gran parte degli italiani non ne sa quasi niente dato che i mezzi d’informazione, controllati da Berlusconi, non raccontano quasi nulla? “Il perché è molto semplice”, è stata la sua conclusione
“Nel 1931 il fascismo aveva imposto ai professori universitari, che erano allora 1.200, un giuramento di fedeltà al regime.
Solo dodici rifiutarono e persero il posto (...).
Però quei dodici che hanno detto di no hanno salvato l’onore dell’università e in definitiva l’onore del paese. Ecco perché bisogna talora dire di no anche se, pessimisticamente, si sa che non servirà a niente”.
Ed è per questo che l’Italia deve dire ancora una volta no. E spiegare a Silvio che è tempo di andarsene."(qui l'intero articolo)
p.s. Speriamo solo che prima di allora il pd abbia concluso il suo interminabile congresso...
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