domenica 29 marzo 2009

Entrare nella Lega?

Diversi amici in questi giorni, leggendo l'articolo apparso sul Giornale di Carate, mi hanno chiesto.. "ma allora che fai, passi alla Lega?"
Nel ringraziare il Consigliere Tagliabue, per le parole di stima che mi ha rivolto (mai come in questo momento gradite, visti i pesanti attacchi e l'isolamento cui, di recente, sono stata esposta), voglio rassicurare i miei venti elettori.
Non amo i salti della quaglia alla Mantini od alla Mastella, sull'onda del motto "con la Francia o con la Spagna purchè se magna".
La mia collocazione, nonostante tutto, è e rimane nel centrosinistra.
Non posso ripudiare, neppure volendo, la mia natura di cattolica progressista (spero esista una categoria così..).
Quindi, pur ricambiando il sentimento di personale e reciproca stima che nutro nei confronti del Consigliere Tagliabue e degli altri consiglieri comunali della Lega, non posso che declinare l'invito ad entrare nelle loro fila.
Mi, pare peraltro, importante precisare che il mio "no" non è certo legato alla politica locale.
Tutt'altro. Le mie posizioni sui temi urbanistici si sono rivelate negli ultimi tempi, molto più vicine a quelle del gruppo della Lega, piuttosto che a quelle della maggioranza in cui sono stata eletta.
Il mio no è, invece, dettato dall'impossibilità di condividere l'atteggiamento che il Partito di Bossi ha assunto, a livello nazionale, sul fenomeno dell'immigrazione. Un tema serio, complesso, che non può, a mio avviso, essere affrontato con delle proposte populistiche, come quella di prendere le impronte ai bambini od imporre ai medici di denunciare gli immigrati irregolari.
Proposte incompatibili con la mia cultura e la mia formazione.
Fatta la necessaria chiarezza su questo fondamentale aspetto politico, non escludo però che qui, nella città dell'Alberto, si possano verificare, nel comune interesse della nostra città, - e pur nel rispetto delle reciproche differenze - delle "convergenze trasversali " su quelle che per me rappresentano le priorità: tutela del territorio, sviluppo sostenibile del nostro comune, buona amministrazione, garanzia dell'efficace erogazione di servizi, rispetto della legalità, gestione oculata ed accorta del denaro dei cittadini.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

lega nord Giussano
www.giussano1176.it

EN ha detto...

O
B
A
M
A.

E chi deve capire capisca.

emanuela ha detto...

yes, we can! ahahahahahah

claudio ha detto...

fondare un nuovo movimento...ad personam?

PaC ha detto...

brava ! il territorio, mi raccomando.

Anonimo ha detto...

Il territorio ...preferibilmente all'ombra .
Ma visto la capacita' di autodistruggersi avendo certe idee,
tra non molto a tanti dei cossiddetti democratici tocchera' fare "il salto della quaglia"..
Poi due cose...
I bambini e le impronte ..sono rom e se non conosci chi sono i rom ,te lo spiego subito in due parole:
Personaggi che vivono non lavorando ,di cosa campano lascio a te immaginare ,ma molte cose neanche tu te le immagini.
Riguardo i medici e gli immigrati: ...per molti clandestini siamo il paese dello zucchero filato e in molti ne approfittano di un servizio aggratis...tanto paga l'onesto contribuente italiano e deve pagare il servizio a uno sconosciuto che poi restera' libero di farsi gli affari suoi .
Poi come si gestisce il tema dell' immigrazione lo abbiamo visto ultimamente qui,sono stati aiutati dei personaggi che poi avevano in mente idee bellicose...terroristiche.

Mi fermo qui ....

Per ora.

Anonimo ha detto...

L'anonimo del post precedente dice una cosa inesatta.
Infatti , contrariamente a quanto egli afferma, gli immigrati clandestini non possono iscriversi al servizio sanitario nazionale e non possono , pertanto, avere diritto alle cure mediche: per esempio le badanti senza permesso di soggiorno, che molte famiglie utilizzano per la cura di propri congiunti, non possono recarsi dal medico di famiglia per farsi prescrivere una semplice medicina.
La legge ( art. 35 del D.L.vo 286/98 ) prevede , invece, che a tutti sia consentito l'accesso alle srutture sanitarie per prestazioni urgenti per malattia o infortunio, con la garanzia di non subire la segnalazione all'autorità di pubblica sicurezza.
Il ministro Maroni vuole togliere questa garanzia, il che indurrebbe molti immigrati senza permesso di soggiorno a non rivolgersi agli ospedali anche in caso di grave malattia.
Diverse associazioni ( ad es. Medici senza Frontiere ) sono insorte contro questa proposta non solo per ragioni umanitarie ma anche perchè sarebbe diminuito il controllo del sistema sanitario su malattie infettive , che potrebbero assumere carattere epidemico.
Infine faccio notere che i costi del sistema sanitario non sono a carico solo dei cittadini italiani, ma anche degli stranieri che contribuiscono ad una quota cospicua del PIL italiano e del gettito fiscale.
Claudio

Anonimo ha detto...

Non saprei. Io mi occupo di arti marziali.
Per cui, il Giornale di Karate mi ha attirato, ma poi si è rivelato un'accozzaglia di miserie quotidiane.
Buona fortuna.
AF