mercoledì 7 gennaio 2009

Donna Letizia, il sale!

Le avessero, in gioventù, i suoi corteggiatori cantato “Fatti mandare dalla mamma a prendere il sale”, forse Donna Letizia si sarebbe ricordata, nei giorni scorsi, sentendo le previsioni metereologiche, di andarlo a comprare.
Ma così non è stato: ed oggi Milano, è sprofondata oltre che in un bianco manto di neve, anche nel caos più nero.
Traffico in tilt, mezzi pubblici a rilento, processi penali sospesi per la materiale impossibilità di trasportare al Palazzo di Giustizia gli imputati.
Tutto bloccato.
Tutto in stand by, tranne le scuole.
Già, perchè mentre agli studenti dell'hinterland Milanese l'Assessore provinciale all'Istruzione Barzaghi ha regalato un ultimo scampolo di vacanza (considerati i problemi di mobilità connessi all'eccezionale nevicata, ha, infatti, annunciato a sindaci e dirigenti scolastici la sospensione delle lezioni nei giorni 8 e 9 gennaio 2009) a Milano, l'intransigente ex Ministro all'Istruzione, ha imposto l'apertura delle scuole (per quei fortunati, che riusciranno, senza problemi, ad arrivarci).
E di fronte alla critiche che le piovono addosso da ogni parte, la Prima Cittadina si difende: che volete che vi dica non è certo colpa mia se manca il sale.
E come darle torto, la Moratti fa il Sindaco, mica il cuoco!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

che bel regalo? se invece di venti centimetri ne fosse vento un metro le scuole sarebbero rimaste chiuse fino a ferragosto? che bel modo di gestire la cosa pubblica! dimenticavo l'istruzione e forse un optional?

emanuela ha detto...

Anno (se non erro) 1987.

"I miei ricordi di bambina.
La neve scendeva candida dal cielo;le strade, i tetti delle case erano tutti imbiancati ed io guardavo, felice, la mamma che mi diceva che il giorno dopo non sarei dovuta andare a scuola.

Grazie neve che bel regalo che mi hai fatto!"

Eccoti spiegato, il perchè del termine "regalo".. andare a scuola è un dovere, e la concessione di un ulteriore giorno di vacanza, non può essere altro che un regalo (non certo dovuto, ma dagli alunni molto apprezzato).

E' chiaro che la chiusura delle scuole per un giorno non può che essere giustificata dall'eccezionalità dell'evento..(che risponde ad una logica di costi benefici, soprattutto per la contingente difficoltà di circolazione.. da pendolare, so ad esempio per esperienza, che con il pullman, e la neve, per andare da giussano a Monza ci vogliono almeno tre ore..)

Dubito che avrebbe potuto nevicare fino ad agosto, nel qual caso avremmo dovuto diventare, dopo il 2° giorno di nevicata, più efficienti nella pulizia delle Strade del Trentino!

Quanto all'istruzione non credo sia certo un optional, anche se qualcuno con i continui tagli rischia (alla faccia della costituzione) di farlo diventre tale!