Eliminare le sospensive del TAR: pare questa, secondo le ultime indiscrezioni, la nuova pensata del Ministro delle infrastrutture.
Per far ripartire l’economia e le opere pubbliche, l’Ill.mo Ministro vorrebbe abolire la c.d sospensiva, il provvedimento cautelare che i Tribunali Amministrativi Regionali (i giudici, cioè che si occupano delle controversie che vedono coinvolte le pubbliche amministrazioni) possono pronunciare, in via d’urgenza, nell’arco di qualche settimana dalla presentazione del ricorso, ove ritengano che questo sia fondato, per bloccare la realizzazione dell'opera.
Un rimedio che consente di tutelare, in tempi rapidi, l’interesse di chi si rivolge al giudice, per far valere, ad esempio, dei vizi nell'aggiudicazione dell'appalto, o delle illegittimità nella previsione dell'opera (perchè, ad esempio, viola la normativa ambientale)- provvedimenti, che a dire il vero, il TAR concede, peraltro, piuttosto difficilmente..
Se tutto va bene, non ne sentiremo più parlare, con buona pace - soprattutto - di imprese concorrenti, cittadini e ambientalisti....per loro niente più tutela immediata, al massimo li aspetta, se hanno ragione, un indennizzo, alla fine del giudizio ... o almeno questo è l'obiettivo dell'onorevole Ministro.
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