Hans, Sophie e Christoph.
Tre ragazzi.
Tre componenti della “Rosa Bianca”, il gruppo di universitari tedeschi che pagarono con la vita il coraggio di aver scritto e distribuito, a partire dall’estate del 1942, sei volantini antinazisti con i quali, nel tentativo di risvegliare la coscienza del popolo tedesco, chiamarono i loro connazionali ad ingaggiare la resistenza passiva contro Hitler ed il suo regime.
Il 18 febbraio 1943, al termine delle lezioni, Sophie Scholl prese la coraggiosa decisione di salire in cima alle scale dell'atrio dell’Università e lanciare gli ultimi volantini sugli studenti sottostanti.
Individuata da un inserviente, membro del partito nazista, venne arrestata con il fratello, processata e ghigliottinata.
All'uomo della Gestapo che interrogandola le chiedeva: "Signorina Scholl, non si rammarica, non trova spaventoso e non si sente colpevole di aver diffuso questi scritti e aiutato la Resistenza, mentre i nostri soldati combattevano a Stalingrado? Non prova dispiacere per questo?" Sophie rispose: "No, al contrario! Credo di aver fatto la miglior cosa per il mio popolo e per tutti gli uomini. Non mi pento di nulla e mi assumo la pena!".
Hans, Sophie e Christoph, con i loro amici, rifiutarono la violenza della Germania di Adolf Hitler, coltivando il sogno di un’Europa Federale ispirata ai principi cristiani di tolleranza e giustizia.
“Libertà di parola, libertà di religione, difesa del singolo cittadino dall'arbitrio della violenza di Stati criminali: questi sono i fondamenti della nuova Europa” si legge in uno dei volantini incriminati.
La "parola nuda come arma di resistenza" – riprendendo le parole di Julian Aicher – anche a costo della vita, fu il mezzo d’azione dei fratelli Scholl e dei loro compagni.
Per celebrare la Giornata della Memoria, la Presidenza del Consiglio Comunale, invita la cittadinanza ad assistere allo spettacolo teatrale “Foglie della Rosa Bianca”, tratto dalla storia vera dei fratelli Scholl e realizzato dal Teatro dell’Aleph di Bellusco.
L’iniziativa si terrà domenica 8 febbraio 2009, alle ore 16.00 presso la Baita degli Alpini di Giussano, in Via De Gasperi 55.
Per informazioni: Ufficio Relazioni con il Pubblico (numero verde 800 26 60 20).
2 commenti:
"VIVA LA LIBERTA'" deve essere gridato sempre e ovunque, sopratutto quando si è vessati e oggetto di soprusi che limitano la libertà. Ti ricordo che in questi giorni ricorre il quarantesimo anniversario della morte di Jan Palach immolatosi per rivendicare la libertà del suo popolo al quale gli invasori del patto di Varsavia avevano tolto il diritto di autodeterminarsi.
Grazie per la segnalazione (ammetto che quella di Jan Palach è una figura che conosco proprio poco)
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