Pare – almeno stando alle indiscrezioni dei ben informati - che qualche ricco rampollo brianzolo consideri la crisi occupazionale che si sta abbattendo sul nostro territorio il “frutto di una mera percezione”.
Si, un po’ come una sorta di esagerazione televisiva.
Non ridete.
Vi assicuro che l’aneddoto non è il frutto della mia (pur galoppante) fantasia ( ed a dire il vero quando mi è stata fatta la soffiata... anche io sono rimasta, a dir poco, esterrefatta).
Beh, in effetti, se il tuo portafoglio è sempre e comunque pieno, il conto corrente ben foraggiato, se non hai parenti cassaintegrati, o amici che ti raccontano della continua riduzione del loro orario di lavoro; insomma, se non frequenti nessuno del “pueblo”, direbbe qualcuno, che ti tiri giù dal pero, può pure succedere che tu ti illuda che si tratti dell’ennesima montatura televisiva.
Comunque, così, giusto per togliere a questi fortunati fanciulli ogni dubbio sulla (gravità) della situazione occupazionale, eccovi snocciolato qualche numero: in Lombardia si registrano - così denuncia il Rapporto straordinario sulle situazioni di crisi nel settore metalmeccanico in Lombardia elaborato. della Fim regionale relativo al periodo luglio-ottobre 2008 - 517 aziende in difficoltà, con una cassa integrazione ordinaria del + 263%, e 22.854 posti di lavoro a rischio.
Come dire, una popolazione lavorativa pari all’intero comune di Giussano, rischia di rimanere, senza occupazione.
I primi a saltare saranno, ovviamente, i lavoratori interinali, i contratti a tempo determinato, i lavoratori a progetto.
E non credo che per salvare la situazione sia sufficiente il goliardico invito del nostro presidente del Consiglio volto ad incoraggiare i consumi.
E’ un momento molto delicato.
E' più che mai necessario quel sistema di ammortizzatori sociali di cui anche il Partito Democratico, parlava in campagna elettorale, un sistema che si prenda cura e non abbandoni alla disperazione chi sta vivendo la tragedia (perchè questo è) della perdita del posto di lavoro.
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