martedì 9 dicembre 2008

Il Pd ai tempi del dopo Veltroni tra la caparbia Bindy e l'Obama Soru

E’ stato bravo, anzi di più, molto bravo domenica sera da Fazio.
Un uomo di successo, che ha costruito con fatica, sacrifici e sudore della fronte il suo impero.
E c’è già chi lo acclama come l’Obama Italiano.
Soru piace.
Industriale serio, attento all’ambiente, coerente (come dimostra la recente scelta di dimettersi), Antonello Soru ha tutte le carte in regola per essere un leader vincente.
Brillante, deciso, schietto.
Ma forse la sua ascesa alla leadership del Pd in questo momento potrebbe essere strategicamente non conveniente.
Occorre risollevare le sorti del malmesso Partito Democratico che naviga a vista, in acque fin troppo agitate.
E per farlo, servono tenacia, caparbietà e cocciutaggine, doti proprie, come ben noto, del gentil sesso.
E allora, chi meglio di Rosy, passionaria intrepida, donna“con le palle”, caparbia e combattiva, potrebbe riuscire nell’ardua missione di rientusiasmare l'elettorato del piddì, che oggi sprofonda nel baratro di una acuta crisi?

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