giovedì 10 luglio 2008

Cerbero

“Cerbero, fiera crudele e diversa,
con tre gole caninamente latra
sovra la gente che quivi è sommersa
Li occhi ha vermigli, la barba unta e atra,
e 'l ventre largo, e unghiate le mani;
graffia li spirti, ed iscoia ed isquatra.
Quando ci scorse Cerbero, il gran demone,
le docche aperse e mostrocci le sanne;
non avea merbo che tenesse fermo"
Dante Alighieri – Divina Commedia;
Canto VI vv.13,18 e 22,24-"
Le mafie sono come Cerbero, il cane a tre teste custode dell'Ade, divenuto nel medioevo simbolo dell’ingordigia e della voracità, dell’odio e della discordia intestina.
"Giammai potè usarsi nè convenirsi
per operazione di tal fatta nomenclatura più appropriata..."

2 commenti:

Anonimo ha detto...

La ringrazio per Blog intiresny

Anonimo ha detto...

necessita di verificare:)