martedì 22 luglio 2008

Chi la vusa pusè la vaca le sua

Il solito (triste) balletto delle parti

Umberto Bossi, immemore (???) delle romane origini dell’osceno gesto, solleva il "digitus impudicus" contro l’Inno di Mameli. Fini e Schifani lo richiamano all’ordine, Berlusconi ribadisce la solidità del rapporto con il Senatur.
Il resto del mondo politico (per carità … giustamente ) si indigna. I media montano la polemica. Partono, anche, i sondaggi “inno nazionale da cambiare mameli o verdi”?
Da due giorni non si parla d’altro.
E intanto, approdano, indisturbati, in Senato il lodo Alfano , la contestata norma salva premier, ed alla Camera la manovra finanziaria. Casualità, pura coincidenza? Ne dubito.
Fatico a credere che un uomo politicamente navigato come Bossi, il quale - oltretutto - si è già beccato nel 2007 una condanna penale definitiva (I sez. della Cassazione penale) per turpiloquio contro un altro simbolo dell’unità nazionale (il Tricolore), si lasci ingenuamente ed inavvertitamente andare a gesti tanto eclatanti quanto gravi senza aver prima attentamente vagliato e soppesato le conseguenze, politiche ed elettorali, delle proprie esternazioni. Le strumentali accuse rivolte agli insegnanti meridionali (mia mamma, una di questi, ha avuto padanissimi alunni che ancora la ringraziano per il suo prezioso lavoro) e il gesto volgare, si sono rivelati un’abile mossa mediatica per destare scompiglio, rassicurare l'elettorato leghista ( avverte l'Umberto “Non sono mica venuto qui per mollare»), distogliere l’attenzione da ben più seri temi.

Parole e gesti volutamente estremi, specchietti per le allodole. Bossi, con quella che appare una folkloristica “sparata” estiva ha, infatti, rinsaldato la propria base di consenso -nulla più dell’ostentato disprezzo verso le istituzioni romane (nelle quali e, non da ora, il Senatur ha accettato di entrare) consente di alimentare la fede di quell’elettorato che vede nella capitale la madre di tutti i vizi – oscurando, al tempo stesso, la manovra finanziaria in itinere.

Manovra bocciata dall’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, perché “Il maxi-emendamento … peggiora per i Comuni una situazione già molto complicata. Le nuove disposizione sul Piano Casa, il taglio punitivo delle indennità degli amministratori non fanno che rendere non solo insostenibile e inaccettabile la Manovra, ma la trasformano in una lesione della dignità istituzionale dei Comuni italiani. Le ultime correzioni - continua la nota Anci - in materia di Servizi Pubblici Locali confermano la necessità che questo tema sia disciplinato in un disegno di legge autonomo, per evitare che una correzione affrettata e pasticciata si scarichi sulla gestione dei Servizi pubblici locali.”
Una manovra che compensa i maggiori costi per la sicurezza con ulteriori riduzioni dei trasferimenti a Comuni e Province ( … di questo passo solo un folle potrebbe ambire a candidarsi come sindaco della propria comunità). La tempesta di polemiche sollevata ha fatto, per qualche ora dimenticare, il preannunciato taglio delle risorse ai parchi, il cattivo stato di salute della nostra economia, il forte calo di fiducia dei consumatori (secondo i dati del sole24 ore il mese di luglio registra il livello più basso dal 1993).
L'innalzamento e l'inasprimento dei toni contro "Roma Ladrona" ha consentito al Parlamento l'adozione di misure non certo gradite all'elettorato padano (si pensi, ad esempio, ai lauti finanziamenti concessi a Roma).
Nulla da eccepire.
Non posso che fare i miei personali complimenti al Senatore Bossi per la furbesca trovata mediatica.
Dalle mie parti si dice che “chi la vusa pusè la vaca le sua" (tradotto ..chi urla di più si compra la mucca).
Anche per questa volta, ahimè, ahinoi, la “vaca” è ancora di Bossi, le cui urla hanno, purtroppo, soffocato tutte le altre.

p.s. non ho ancora ben studiato il provvedimento approdato ieri a Montecitorio, mi scuso, pertanto, fin d'ora per eventuali, mancati aggiornamenti rispetto alle dichiarazioni apparse sulla stampa nei giorni scorsi e sopra riportate...

2 commenti:

claudio ha detto...

si si c'è premidatazione nel gestaccio, forse concordato un lunedì a cena in un villone verso monza...sigh

emanuela ha detto...

la cosa non mi stupirebbe affatto...