venerdì 14 marzo 2008

Per una politica delle idee: ATTO 1°

La giustizia in 5 mosse! ….segue ... Si sente spesso parlare di ritardi della giustizia, sovraccarico di lavoro delle Cancellerie, costi eccessivi delle spese giudiziarie che rendono difficile se non impossibile, per i meno abbienti, l'esercizio del diritto costituzionalmente garantito alla difesa. Molti di questi problemi, dovuti all'applicazione di disposizioni ormai obsolete, retaggio del periodo storico nel quale è stato elaborato il nostro codice di procedura civile, potrebbero essere facilmente superati. Come? Ecco 5 piccole e semplici proposte normative per diminuire i carichi delle Cancellerie dei Tribunali, renderne più efficace ed efficiente l’apparato amministrativo e, conseguentemente, meno onerose per il cittadino le spese processuali: 1. Autorizzare le parti ad effettuare direttamente le notifiche agli enti pubblici (Comuni, Province, regione), alle banche, alle assicurazioni, alle società commerciali di maggiore importanza mediante semplice presentazione dell’atto al protocollo dell’Ente stesso: in questo modo si alleggerirebbe la mole di lavoro che al momento grava sugli Ufficiali Giudiziari e si eviterebbero lunghissime code ed inutili perdite di tempo, i cui costi, direttamente o indirettamente, ricadono inevitabilmente sul cittadino; 2. Consentire agli avvocati di autenticare le copie degli atti (verbali, sentenze) da destinare alla notifica. L’autenticazione a cura del cancelliere - che poteva avere un senso quando non esistevano le fotocopiatrici, e le segretarie, armate di una buona dose di pazienza erano costrette a ricopiare a mano gli atti - è oggi un adempimento inutile oltre che dispendioso; 3. Unificare tutte le spese processuali (marche da bollo per estrazione delle copie, imposta di registro) e prevedere che i relativi introiti – o almeno una parte di essi - rimangano nell’ambito del distretto della Corte di Appello al fine di garantire un tendenziale equilibrio tra i ricavi e i costi. Questa misura dovrebbe riguardare la giustizia civile ed amministrativa, con esclusione delle controversie di lavoro, ove va salvaguardato il principio di gratuità. 4. Prevedere che le somme versate siano automaticamente restituite se la decisione non viene resa in tempi ragionevoli predefiniti. 5. Abolire l’obbligo delle elezioni di domicilio nell’ambito della circoscrizione dell’ufficio Giudiziario competente, con contestuale previsione della possibilità di effettuare i depositi e le comunicazioni a mezzo del servizio postale (con semplice raccomandata con ricevuta di ritorno, ovvero fax o e mail): ne guadagnerebbe, per l’ennesima volta, “il portafoglio” del cittadino, oggi costretto a pagare due avvocati invece di uno solo quando la sede del giudizio è lontana dalla sua.

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