sabato 22 marzo 2008

Auguri anche a te

22 marzo 2008- Giornata Mondiale dell'Acqua, un'occasione
per riflettere sulla gestione sostenibile delle risorse idriche.
Il problema della scarsità d’acqua coinvolge sempre più da vicino anche il nostro territorio (basti ricordare l’emergenza idrica che ha interessato nella primavera del 2007 buona parte dell’Italia)
Si stima che in Italia il consumo di acqua per persona sia pari
, in media,
a 250 litri di acqua al giorno. Stupiti?
Se pensiamo alle nostre normali attività quotidiane il conto è subito fatto: da un rubinetto aperto escono 12 litri d'acqua al minuto; un rubinetto che perde
può sprecare fino ai 100 litri di acqua al giorno; se per una doccia di 5 minuti occorrono 60 litri di acqua per un bagno ne utilizziamo più di 100.
Per lavarsi i denti servono 30 litri di acqua ogni 5 minuti. A questi vanno aggiunti una serie di consumi di acqua potabile che potremmo benissimo evitare o quantomeno contenere: l'acqua utilizzata per lo sciacquone del water, per lavare la macchina od innaffiare il giardino... E allora come rimediare? Ciascuno di noi può e deve fare la sua parte! Ad esempio, adottando comportamenti virtuosi, controllando che non ci siano perdite nelle tubature o nei rubinetti, facendo funzionare lavatrice e lavastoviglie a pieno carico, preferendo la doccia al bagno, evitando di lasciare correre l’acqua in continuazione mentre ci si lava i denti; sciacquando il rasoio per fare la barba nella bacinella; installando rubinetti a frangigetto; innaffiando il giardino o l’orto di sera... Anche le istituzioni devono "giocare un ruolo importante". I Comuni hanno, infatti, la possibilità di favorire e promuovere il contenimento dei consumi idrici, introducendo nei loro Regolamenti Edilizi specifiche prescrizioni quali quella di installare contatori individuali nelle unità immobiliari; di adottare dispositivi per la regolazione del flusso di acqua dalle cassette di scarico dei water; obbligando i costruttori a realizzare cisterne per la raccolta delle acque meteoriche; incentivando la realizzazione di due diverse reti, una per l’acqua potabile ed una per quella non potabile, in modo da far sì che gli scarichi vengano alimentati, almeno per una parte, dalle acque grigie provenienti da lavabi, docce, vasche da bagno, lavatrici...

Nessun commento: