giovedì 3 settembre 2009

Silvio il Magrebino comunista, uomo del pueblo

Mentre la Lega mostra agli immigrati -con misure tanto crudeli e violente quanto inefficaci ( visto che la maggioranza dei clandestini non entra certo in Italia con i barconi ) - il lato peggiore dell'Italia, Papi Silvio supera a sinistra Rifondazione comunista.
Già perché nel corso di un'intervista rilasciata ad una televisione magrebina, il Nostro Capo del Governo svela la sua reale posizione sul problema dell'immigrazione, dimostrando - incredibile ma vero - di essere decisamente più vicino al compagno Diliberto che al padano Umberto.
Ed, infatti, Berlusconi dopo aver affermato la necessità di combattere le tantissime organizzazioni criminali "che approfittano della speranza degli altri, di coloro che vogliono dare a se stessi ed ai propri cari un futuro migliore ", spiega, sul tema, i punti qualificanti della politica del suo governo.
  • "Aumentare la possibilità di entrare in modo legale in Italia e negli altri paesi.." Proprio perché anche gli italiani sono stati un popolo di emigranti abbiamo " il dovere - ricorda con toni compassionevoli papi -di guardare a quanti vengono in Italia con una totale apertura di cuore;
  • dare la possibilità di un lavoro, di una casa, di una scuola per i figli e la possibilità di un benessere che significa anche la salute e l'apertura di tutti i nostri ospedali... (2 parte di questo video, dal 2° minuto in poi).
Ben detto Silvio! Ed allora non resta che osannare il nuovo uomo del pueblo, con l'intramontabile inno "avanti popolo alla riscossa, bandiera rossa, bandiera rossa...."

4 commenti:

Geremia ha detto...

Senti Beacco,
una politica dell'immigrazione non schiavista (diversa da quella della lega, per intenderci) non c'entra niente col comunismo. Loro possono avere uno spirito d'apertura in quanto legati all'internazionalismo proletario.
Altro è quel generico umanitarismo cui il Plutocrate si richiama, tanto generico che gli permette perfino di definirsi uomo del popolo (come se HITler avesse detto che non avrebbe mai fatto male nemmeno a una mosca). Quindi la bandiera rossa nulla c'entra.

Anonimo ha detto...

ho la vaga impressione che ora tutti siano tutto e il contrario di tutto e chiunque faccia qualcosa a qualcuno non andrebbe comunque bene... insomma viviamo un processo di disintegrazione folle e anarcoide...non invidio chi ha, in un modo o nell'altro, ingrati compiti...

emanuela ha detto...

Caro Geremia,
la mia voleva essere una mera provocazione ironica nei confronti del nostro amato Capo del Governo.

L'immigrazione è un tema complesso ed andrebbe affrontato in modo serio.

Non credo sia possibile, come vorrebbe Silvio, accogliere tutti (il flusso migratorio deve essere, in qualche modo, contenuto ... il problema è capire come), ma nello stesso tempo non si possono neppure lasciare morire dei disperati (neppure per gioco, come si è purtroppo invece fatto su facebook).

La vita umana è preziosa. E non solo quella made in Italy.

E' vero governare è un compito ingrato, ma chi decide di volerlo fare deve assumersene tutte le responsabilità Fino in fondo.

Geremia ha detto...

Innanzitutto grazie della risposta.

Non amo il moralismo, che mi sembra una caricatura formalistica della morale. Però vorrei precisare una piccola cosa sull'uso del'ironia. Vado pazzo per la carica di dissacrazione e di svelamento che c'è nell'umorismo, però so che una battuta di spirito può contenere uno stereotipo falsificante e banalizzante. "Volevo solo scherzare". Niente di male, però ... A questo proposito ti ricordo una pubblicità non proprio rispettosa delle donne.

Dal blog di Loredana Lipperini: "Mi viene in mente la recente campagna pubblicitaria di una banca che dopo le mail di protesta non si vede più. Se l’aveste persa, è quella della vigilessa che si avvicina all’indisciplinato automobilista con il blocchetto delle multe in mano, e gli comunica l’entità della violazione. Cinquanta euro. Al che, il simpatico automobilista risponde:“Sali.”. In linea con quei nove milioni di italiani adulti che sono clienti abituali delle prostitute, anche se facciamo finta di no. In rete si sono mobilitate in tante, hanno inviato la loro protesta per posta elettronica e a tutte la banca ha risposto

“ma noi volevamo far sorridere gli italiani!”.

Ovviamente dare al Plutocrate del rosso non è come dare a una vigilessa della puttana! Il punto è che le battutine non sono innocenti, o non sempre.