giovedì 16 aprile 2009

La forza (o il prezzo) dell'"amore"

Dopo la prova d’amore di Berlusconi sulla “questione Referendum,” PDL e Lega anche a Giussano avrebbero, secondo i ben informati, ufficializzato il loro matrimonio.
I due - come prevedibile - correrrano insieme, tenendosi teneramente per mano in vista delle ormai prossime elezioni comunali.
L’accorpamento del voto amministrativo-europeo e referendario, avrebbe consentito di risparmiare subito, grazie ad un semplice tratto di penna, oltre 400 milioni di euro.
Una somma, enorme, immediatamente devolvibile ai terremotati.
Ma l'idea poco aggradava il Ministro Bossi, terrorizzato dall'idea che si potesse raggiungere il "quorum".
Pericolo scampato: la macchiavellanica esigenza di mantenere il potere ha prevalso, per l'ennesima volta, sul buon senso.
Cari tartassati d'italia prepariamoci ad aprire la “saccoccia” per scucire altri 400.000.000,00 di sonanti euro.

10 commenti:

Anonimo ha detto...

alla fine finisce sempre a tarallucci & vino....
comunque per quanto riguarda Giussano anche se so che in molti si stanno già fasciando la testa (sigh!!) non sono convinto che la scelta PDL + Lega al primo turno paghi. Certo i più votano per partito peso ma conosco più di un leghista che, conoscendo i candidati PDL stà già pensando di non andare a votare.
sergio

Anonimo ha detto...

e tu cosa ne pensi?

emanuela ha detto...

dell'alleanza giussanese o dei 400 milioni di euro?

sergio ha detto...

DELL'ALLEANZA GIUSSANESE....SUI 400 MILIONI DI EURO SONO PERFETTAMENTE D'ACCORDO CON TE.

sergio ha detto...

Per quanto riguarda il nuovo centro commerciale (mi scuso se scrivo qui ma il post dedicato è ormai in fiondo alla pagina), la frittata ormai è fatta o in corsa è possibile proporre delle condizioni per cui almeno ambientalmente l'impatto sia meno pesante? Ad esempio proponendo al privato un bell'intervento di compensazione (vera compensazione e non mitigazione) attraverso un'ampia forestazione nella zona. Si potrebbe sfruttare tutta l'area verde di fronte al Carrefour +altre aree limitrofe. Non sono sogni molti comuni lo fanno.
Spero solo che la scelta della prossima amministrazione non sia quella di monetizzare gli oneri di urbanizzazione.....

emanuela ha detto...

Mi pare che l'alleanza sia frutto di scelte verticistiche..
Aspettiamo di vedere le liste..

Sul centro commerciale, qualunque cosa deciderà la prossima amministrazione, di certo io non me ne staro' con le mani in mano, ferma a guardare....

Anonimo ha detto...

Dai che ti riaprono la porta...
Il salto della quaglia per ora è stato rimandato...

Anonimo ha detto...

Il solito giornale chissa' che titolone.

emanuela ha detto...

L'anonimo degli ultimi post mi pare alquanto acidioso..
Che si tratti forse di un invidioso? ahahahahahah

Al di là della triste battuta ironica, l'anonimo rivela di conoscere bene la realtà..perchè sa che sono fuori dalla porta.

Fuori dalla porta del centrosinistra giussanese....che fino all'ultimo ha dimostrato - con i fatti, che contano più di mille parole - che al suo interno non c'è posto nè per le mie idee, nè per le mie (per quanto poche e ridicole) competenze...

E sì che la mano l'avevo, per l'ennesima volta, pure tesa, astenendomi sull'ultimo piano attuativo in approvazione nel Consiglio comunale di venerdi sera.

Un astensione, invece, di un voto contrario.
Una scelta -quella dell'astensione, che neppure troppo compromettente - anche qualcun'altro avrebbe potuto fare.

Sarebbe stato un piccolo segno che lì, nella futura coalizione di centrosinistra, si sarebbe potuto riaprire un piccolo spazio anche per le mie (strampalate??) idee..



Ma come al solito, la mia mano tesa, qualcuno me l'ha mozzata...


p.s. a proposito DI IDEE STRAMPALATE ..consiglio la lettura di questo contributo
Si tratta della lectio magistralis con cui è stato inaugurato il CittàTerritorio Festival 2009

http://eddyburg.it/article/articleview/13025/0/15/

parla di spazi pubblici e di piazze (che tutti i candidati sindaci, sono sicura, dichiareranno di voler in quel di Giussano rivitalizzare) e sentite cosa dice sotto il capitoletto "CRISI DEL CARATTERE PUBBLICO DELLA CITTA'"?

"Gli standard URBANISTICI, lo strumento di base per ottenere una quantità ragionevole di aree da dedicare agli spazi, alle attrezzature, ai servizi d’interesse comune, sono in decadenza, e se ne propone addirittura l’abolizione o la “regionalizzazione”: come se il diritto di disporre di scuole, parchi, piazze, mercati, attrezzature sanitarie, biblioteche, palestre fosse diverso per gli abitanti della Puglia e quelli del Veneto. Le aree già destinate dai piani a spazi pubblici, e quelle già acquisite al patrimonio collettivo, sono EROSE da utilizzazioni private, o DISTORTE nel loro uso dalla commercializzazione. Il gettito finanziario rigorosamente destinato dalla legge alla realizzazione degli spazi e delle attrezzature pubbliche, gli “oneri di urbanizzazione”, viene dirottato verso le spese correnti dei comuni, utilizzato per pagare gli stipendi o le grandi opere di prestigio"


... che sia forse la conferma (magari l'ennesima)che quella sugli standard non fosse solo una stupida fissa?
Ma un punto fondamentale da cui non si può prescindere se si vuole rivitalizzare il nostro comune?

Ai posteri l'ardua sentenza ...

Anonimo ha detto...

La direzione del Pd ha deciso di votare sì al referendum sulla legge elettorale. E' stata approvata la proposta del segretario, Dario Franceschini, con 5 voti contrari e 4 astenuti.

~