domenica 23 novembre 2008

Adolf eroe romantico e Benito uomo di pace

L'onorevole Dell'Utri mantiene fede alle promesse fatte in campagna elettorale: ed a riscrivere la nostra storia, ci pensa direttamente Lui partendo dalla lettura dei diari del Duce, i “Diari di Mussolini” che, l'illustre senatore ha presentato - caso del destino - proprio nella città dell'Alberto, in quel di Giussano, durante l'incontro tenutosi lo scorso venerdì e promosso dai giovani del locale Circolo del Buongoverno.
Marcello, deliziandoci con la lettura delle memorie più intime di Benito ce ne svela l'alto (nonchè vero) profilo.
Quello di “ uomo di pace, un eroe della cultura” ( ... che dice onorevole, un po' come il (mai) compianto Vittorio Mangano ?).
Di un Mussolini “non violento” che da “buon romagnolo” – così confessa nei suoi diari - “ai nemici stringo la mano e li lascio lì dove sono..
E io che gli oppositori me li ricordavo spediti al confino, dopo un servizio a domicilio da parte di simpatici squadristi, fatto di mazzate ed olio di ricino.
E di Hitler che si dice?
Bèh, il buon Benito ce lo descrive come un “appassionato d’arte, amante delle focacce, che parla con i cani” e si “rifugia in un'atmosfera da favola”.
Adolf, che vive nella sua modesta casa, con alle” finestre i gerani rossi ed i profumati mughetti” , una casa “ordinata” e linda - già, perché ci ricorda il "più grande statista del 900" - il Fuhrer "ama la pulizia".
Insomma, svela l'esimio senatore, liberandoci dal cappio della nostra profonda ignoranza, Mussolini era "un uomo di pace" . E Hitler, dal quadro che ne dipinge, assomiglia, quasi quasi, ad un eroe romantico.
Ha proprio ragione quella Stella della Gelmini, bisogna decisamente cambiarla questa scuola.
Troppo, troppo comunista.
Si, perché, mica si può arrivare a ventotto anni suonati (va bene, va bene, facciamo pure trenta), con delle convinzioni così strampalate sulla storia; sottovalutando la profonda sensibilità dell'uomo Benito e ricollegando il suo nome solo alle leggi razziali, ai tanti italiani morti nei campi di concentramento, al suicida ingresso nella seconda Guerra mondiale.
E quanto al baffetto Adolf...siamo seri, uno che ama i cani, i fiori e le focacce, i gerani ed i profumati mughetti può secondo voi essere il crudele e spietato leader nazista passato alla storia come colui che ha fatto gasare, senza provare alcun rimorso, un'intera generazione di bambini ? Quei “milioni in polvere qui nel vento” che canta Guccini?

Grazie, Marcello, per averci svelato il vero volto del (mai) compianto Benito e l'umanità nascosta del violento e sanguinario Fuhrer.

Io proporrei di rendere obbligatoria la lettura , in tutte le scuole, dei diari del Mussolini...non vorremmo che i nostri ragazzi venissero privati di tali perle di saggezza!

Attendiamo gaudenti la stessa riabilitazione di Stalin e degli altri dittatori, e speriamo che nessuno dia retta ad Emilio Gentile.

1 commento:

Paolo ha detto...

Che tristezza. Ho fatto bene a non venire...