venerdì 23 maggio 2014



Che le cose siano così, non vuol dire che debbano andare così.
Solo che quando si tratta di rimboccarsi le maniche ed incominciare a cambiare,
vi è un prezzo da pagare,
ed è allora che la stragrande maggioranza
preferisce lamentarsi piuttosto che fare.
Giovanni Falcone

Oggi si chiude la nostra campagna elettorale, e l’abbiamo voluta chiudere con lo stesso stile con cui l’abbiamo condotta fin qui: non nelle sedi di partito (che peraltro nemmeno abbiamo…) ma al mercato, tra la gente, nei luoghi e tra le persone che accompagnano la nostra vita. Questa sera ci ritroveremo per una pizza insieme indossando ancora una volta la nostra maglietta, che ha voluto in questa ultima settimana marcare una differenza; non contiene simboli di partiti né promesse legate al voto, dice solo che chi la porta mi sostiene e soprattutto condivide il nostro progetto.
Un progetto che ha oggi la faccia dei candidati e dei volontari che hanno offerto il loro prezioso aiuto, e che si esprime anche attraverso un programma pensato per la Giussano dei prossimi 5 anni e del quale, come candidato Sindaco, mi faccio garante.
Un progetto fatto di concretezza e competenza che continuerà a camminare al di là del risultato del voto sulle gambe delle persone che lo hanno pensato e portato avanti. Dei tanti che con noi si sono impegnati nel lavoro della campagna elettorale, nel mondo virtuale del web e con il passaparola dei rapporti quotidiani.

Con il nostro stile, nato dai tanti confronti con il mondo associativo, con chi spende parte del suo tempo per fare più bella e più accogliente la nostra Giussano, con chi mette insieme energie e risorse preziose; uno stile con cui abbiamo cercato di chiamarci fuori dalle solite vuote polemiche fatte di numeri inventati e di accuse ridicole, uno stile che non ha però rinunciato ad un pizzico di autoironia.
Il nostro stile di comunicazione ha voluto lanciare il messaggio che il cambiamento della politica è possibile ma riguarda ciascuno di noi, e può partire anche dai piccoli gesti di una campagna elettorale.
Perché la politica, quella vera, non quella di cui tutti siamo stanchi, è un servizio alla collettività e non un esercizio di potere.
Per questo abbiamo appeso manifesti, imbustato e affrancato lettere fino alle 3 del mattino o ci siamo autotassati per raccogliere fondi.

Ora la palla passa a voi. A tutti i cittadini elettori, alle donne e agli uomini di Giussano, a chi legge questo blog. Un grazie a tutti quelli che sceglieranno di sostenerci anche domenica con il loro voto.

Emanuela Beacco

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Su su riprenditi...
Ora consegna i tuoi elettori al candidato Trezzi.

Anonimo ha detto...

La dura sconfitta.Ha perso una grossa occasione la città di Giussano.

Coscienza morta ha detto...

Mi raccomando: fai finta di non aver fatto nulla per l'assessorato con Trezzi, stai zitta, non farti scoprire, fai la pura, parla di bambini, di ambiente and so on. Buttala ancora sul Pd che ha tradito i suoi stessi ideali ...

e se ti chiedono in quale mensa hai mangiato per dieci anni e chi ti ha dato la manina per portarti alla scuola della politica CAMBIA DISCORSO, NON FARTI SCOPRIRE!!!!!!!!!!


La tua coscienza (morta che parla)

Coerenza Onesti ha detto...

Brava, passa con Lega e berlusconiani. Se non ti danno niente in cambio al prossimo giro puoi chiedere di farti dare un calcio per Bruxelles. Se mandano lì la Matera e Toti perchè non tu????? Sarai mica meno furba di loro??
Avanti così che vinci il premio Mastella!!

Anonimo ha detto...

State calmi, adesso arriva Paolo penna viperina e vi sistema.ocioo

emanuela ha detto...

mamma mia ragazzi.. ma quanto astio e quanta acidità!

Mi sembrate un po' quelli che invitano a cena e una bella donna, e se questa gli da' il due di picche..( preferendo l'invito di un altro)...le danno della poca di buona!

Ripigliatevi..


emanuela ha detto...

p.s. so che quelli che si trincerano dietro l'anonimato..sono persone distinte e per bene...se mettete nome e cognome, magari valuto se mi garba di accettare ... il vostro invito a cena..