giovedì 6 maggio 2010

E anche Cè, ora non c'è più...

Chi va con lo zoppo, impara a zoppicare.
E fu così che anche la Lega, a furia di frequentare i salotti del potere, diventò « un partito di Palazzo, autoreferenziale, che fa solo gli interessi dei poteri forti".
La denuncia contro il "moralmente claudicante" - benchè forte di consensi -partito di Bossi arriva niente poco di meno che da Alessandro Cè, un leghista della prima ora, capogruppo del Carroccio alla Camera all'epoca in cui l'Umberto scagliava feroci invettive "contro Roma Ladrona" ed i suoi sprechi.
Nel 2007, Cè - ai tempi assessore alla Sanità in Lombardia- attacco' il "malaffare" del Celeste Formigoni (e, con lui e per Lui, il cuore del "sistema" ciellino ossia la Sanità).
Nessuno lo difese.
Della serie, se la tocchi (CL o Lega ....per Cè... non ha fatto una grossa differenza), muori.

4 commenti:

Il paese dei balocchi ha detto...

Senza parole. Anche se in realtà ormai non mi meraviglia più niente. Che schifo.

Anonimo ha detto...

Speriamo che poco a poco molti altri leghisti si accorgano che non è tutto oro quel che luce.

Anonimo ha detto...

Ce' non Cè più. C'è invece il Trota, che era meglio che non ci fosse

Anonimo ha detto...

la lega non è espressione che del popolo come ogni evento, clima, manifestazione che ci circonda, oggi tutti noi, ovvero lo popolo, stiamo esternando il peggio di noi.
è un epoca oscura e barbara, meschina e gestita da rejetti.
pure santa madre chiesa in questa epoca farebbe rabbrividire un sano curato di 100 anni fa...