sabato 11 luglio 2009

Uomini, mezz'uomini, ominicchi e ...quaquaraqua'

Mentre Silvio, dal suo pulpito dorato, predica l'urgenza di una radicale riforma della Giustizia ed il ministro Brunetta si spertica in lodi alla “digitalizzazione” che dovrebbe svecchiare – entro il 2010 - il pachidermico sistema giudiziario italiano, chi le scalinate dei Tribunali le percorre quotidianamente rischia, ogni giorno, di farsi sopraffare da devastanti crisi di nervi.
Lavorare nei Tribunali di Desio, Monza e Milano (tra i più importanti, per mole di lavoro in Italia) è, infatti, sempre più difficile.
Cancellerie chiuse per giorni: come è accaduto qualche settimana fa’ per l'ufficio esecuzioni mobiliari del Tribunale di Desio.
Esasperanti code di tre quarti d’ora per notificare o ritirare un atto (Corte d'Appello di Milano).
Mesi per farsi mettere un semplice timbro.
Infinite attese per poter visionare un semplice fascicolo. Estenuanti pellegrinaggi tra uffici.
Con il rischio di fare pure figuracce, e beccarsi qualche insulto gratuito non proprio piacevole.
Come mi è successo qualche giorno fa nel Palazzo di Giustizia di Milano, quando, un po' innocentemente, al funzionario che mi parlava di due mesi di attesa per metter il timbro della formula esecutiva (necessaria per recuperare il credito di un lavoratore) ho risposto" è uno scherzo, vero?"
Questa l'infelice, eufemisticamente parlando, situazione nella quale, a causa della penuria di mezzi e, soprattutto, della carenza di personale amministrativo, versano da qualche tempo i Tribunali locali.
Presso l’ufficio Notifiche della Corte di Appello di Milano gli operatori addetti alle attività di registrazione degli atti notificati sono stati più che dimezzati: dai 100 di un tempo sono ridotti ad una trentina.
Nella cancelleria delle Esecuzioni immobiliari del Tribunale di Monza, complice la crisi economica, i pignoramenti sono aumentati, nell’ultimo anno, del 30%. Una mole di lavoro che però viene gestita con lo stesso personale di prima, il quale, a fatica, riesce ad evadere poco più di una sessantina di richieste al giorno.
Decisamente peggio va poi la situazione nel Tribunale di Desio.
Per tamponare la carenza di organico del Palazzo di Via Galli il Presidente del Tribunale di Monza, la dott.ssa Annamaria Di Oreste, ha lanciato un grido di allarme ai Sindaci del Circondario chiedendo loro di prestare all'ex Pretura propri dipendenti
Ha proprio un bel coraggio il Guardasigilli, Angelino Alfano a millantare che la riforma del processo civile, entrata in vigore lo scorso 4 luglio, porterà a processi civili più rapidi ed efficienti!
Come scriveva Sciascia nel giorno della Civetta “quella che diciamo l'umanità, e ci riempiamo la bocca a dire umanità, bella parola piena di vento, la divido in cinque categorie: gli uomini, i mezz'uomini, gli ominicchi, i (con rispetto parlando) pigliainculo e i quaquaraquà….che dovrebbero vivere come le anatre nelle pozzanghere, ché la loro vita non ha più senso e più espressione di quella delle anatre..."
A noi, chissà perché, ci toccano sempre i quaquaraquà, preoccupati solo di porre rimedio alle disgrazie giudiziarie del Cavalier Berlusconi.

1 commento:

Anonimo ha detto...

FORSE HO CAPITO...METTIAMO TUTTI I DATI SU DIGITALE NEL 2010..E POI NEL 2012 TUTTO SI SMAGNETIZZA PER COLPA DELLE PROFEZIE MAYA....
BERLUSCA SEI UN GENIO MISTICO!!!!