Il bello dell’Italia è la rara capacità, che tutto il mondo ci invidia, di riuscire a guastare anche quel poco di buono che i padri del passato ci hanno lasciato.
Prendete, ad esempio, il nostro sistema sanitario nazionale.
Universalistico e pubblico.
Esattamente il tipo di sanità che Obama intende introdurre nel suo paese (una sfida difficile, soprattutto a causa delle fortissime resistenze delle Lobbies, assicurative in primis).
Bene noi, il sistema che l’America sogna lo abbiamo; e da tempo.
Dal lontano 1978, quando il paese, “cattocomunista”, era guidato dai Zaccagnini, dai Moro, dai Berlinguer, dai Fanfani. Epoca in cui l'talia non era certo quel faro di civiltà dell'Europa, di cui parla quotidianamente il resto del mondo.
Grazie al "Paese che fu", abbiamo un sistema sanitario nazionale sviluppato che, con la dedizione del personale, la passione di medici e infermieri, ci garantisce, in caso di malattia, un'assistenza dignitosa (almeno nelle regioni del centro e del nord, perché sappiamo che, purtroppo, al sud altra è la musica).
Il Nostro Governo, però, lungimirante e acuto come pochi, sta ben pensando di smantellarlo, picconandolo con i quattro punti programmatici sentenziati dal Ministro Sacconi nel suo libro bianco:
1 “superamento della distinzione fra pubblico e privato”, elemento fondamentale del “welfare delle opportunità”, attraverso il ridimensionamento del pubblico e il riscatto del privato, erroneamente considerato “amorale”;
2- sviluppo di un sistema che “stimoli la responsabilità del singolo”: è l’idea della persona protagonista della propria salute, che “cerca prima di tutto di potenziare le proprie risorse per rispondere al bisogno”;
3- “sviluppo di un sistema a più pilastri”, con un pilastro a “capitalizzazione reale” anche nella sanità e “nuove forme integrative di assistenza sanitaria e socio-sanitaria”;
4 - riconoscimento del valore del “dono e della solidarietà”, anche rafforzando “gli strumenti di sostegno dello Stato”, quali le agevolazioni fiscali, in grado di promuoverne le straordinarie potenzialità.
Il che, al di là delle altisonanti e ridondanti espressioni, vuol semplicemente dire che in caso malattia dovremo imparare a potenziare le capacità individuali di risposta (cosa indubbiamente facile), sperare in qualche buon samaritano che ci faccia la carità; acquistare – ma questo vale solo per chi può economicamente permetterselo - coperture assicurative integrative e smetterla di pensare che il servizio pubblico possa fornirci un consulto medico più disinteressato del privato.
In pratica, non resta che pregare e sperare che il Sig. Morbo e la Sig.ra Malattia decidano di bussare solo alla porta di chi è ricco e prosperoso, o di chi ha la fortuna di essere circondato da uno stuolo di amici e parenti.
Altrimenti, crisi si, crisi no, prepariamoci - a seconda della fluidità del nostro conto corrente - a mettere mano al portafoglio o ad allungare il piattino per la questua.
5 commenti:
il sogno , tutto europeo, di una civiltà basata sulla eguaglianza, stà per essere smantellato a favore di una minoranza sempre più ricca e una massa povera.
In africa e in centro asia decine di milioni di persone ogni anno si convertono all'islam in odio a questo modello discriminante ed oggi in tali paesi l'islam è la religione dei reietti, dei senza nulla, dei diseredati che chiedono giustizia e vendetta.
anche in cina e russia l'islam sta dilagando fino a che si giungerà a miliardi di persone povere e islamiche contro pochi ricchi bianchi.
allora sarà un macello....non sarà lo scontro di ideologie ma la domanda di equità da parte dei poveri ...e dio ci salvi avendo affidato tale messaggio all'islam.
Non vorrei sbagliarmi ma gli extracomunitari sono in una botte di ferro ,grazie al PD e soci e grazie a quelli come te che hanno ascoltato alla lettera gli ordini impartiti.
Il PD inpone alla gente ,la Lega ascolta la gente.
Che bello, tra non molto vedere i primi disordini sociali quando finiranno i soldi .
fino a che saranno piccole (ironicamente parlando) beghe interne all'italia... ma signori vi rendete conto di che assetto stà prendendo il mondo? mi auguro di non vedere quello che penso...
non mi risulta che berlinguer abbia mai guidato l'italia ...
Dal 1976 al 1979, durante la solidarietà nazionale, i governi avevano l'appoggio del PCI , di cui Berlinguer era il leader.
Durante quel periodo venne approvata la legge sul Servizio Sanitario Nazionale .
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