Cari amanti della Formula 1, fate pure “ciao, ciao” con la vostra bella manina al Gran Premio di Monza.
Il noto evento sportivo che dà lustro e quattrini (ossigeno in tempi di magra) alla nostra beneamata Brianza prenderà, infatti, presto il volo verso altri italici lidi.
E questa volta la destra motoristica brianzola non potrà neppure più agitare lo spauracchio di quei cattivoni degli ambientalisti monzesi (come le angurie: verdi fuori e rossi dentro).
Ambientalisti che, in tutta verità, non si sono certo battuti per far chiudere la saracinesca alla Formula Uno, ma solo per attenuare il forte impatto che l'Autodromo ha sul Parco, monumento storico e naturale che, purtroppo, versa in uno stato di deplorevole degrado.
Le associazioni locali, ad esempio, hanno da sempre chiesto di:
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allontanare o quantomeno ridurre il campo di golf che immola circa 100 ettari di parco sull’altare di una ristretta elite di facoltosi soci, a danno dei poveri comuni cittadini;
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abbattere le sopraelevate, l' ecomostro inutilizzato per le corse, che oltre ad occupare ben 60 ettari di area è troppo pericoloso per i piloti;
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ottenere alcune misure per la riduzione dei rumori;
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contenere l'uso della pista per le manifestazioni " minori ";
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salvaguardare la vegetazione, troppo spesso danneggiata durante il Gran Premio. Insomma, piccoli accorgimenti che di certo non hanno mai inteso impedire lo svolgimento di una manifestazione sportiva internazionale, di sicuro prestigio per tutta la Brianza.
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Ma ora all'abile progetto, ci sta' già lavorando qualcun altro. A far chiudere il Gran Premio di Brianza ci sta pensando il " camerata " Alemanno, il Sindaco di Roma, che vorrebbe trasferire la prestigiosa competizione sportiva nella città eterna, allestendo un circuito cittadino nel quartiere E.U.R. Il progetto sembra qualcosa in più di una mera boutade, se è vero che per la sua stesura Bernie Ecclestone, il padre-padrone della Formula 1, avrebbe messo in campo i suoi più fidati collaboratori .
Parecchi i quattrini sul piatto.
Un bocconcino quantomai succulento per Alemanno alla ricerca di un'iniziativa spettacolare che rilanci il suo deludente mandato amministrativo.
Un colpo di scena per recuperare, oltre ad una montagna di soldi, l'entusiasmo dei suoi elettori che già iniziano a rimpiangere i suoi predecessori.
Certo, non poteva mancare, nel programmare il grande spoglio della Brianza, lo zampino della tipica astuzia romana.
Roma, si dice, non sarà alternativa a Monza: perché si disputeranno due gran premi.
Uno nel capoluogo brianzolo e l'altro in quel del Lazio.
Una "balla" grande come una casa.
Una sparata per occultare lo scippo. In Italia - lo sanno bene i patiti del Gp - vi è, infatti, spazio per un solo gran premio (quello di Imola è già saltato). A meno che Alemanno non nasconda tra i suoi poteri occulti, anche quello di aumentare il numero delle settimane che ci sono in un anno oppure pensi di poter impedire al grande circo della Formula 1 di prendersi qualche periodo di pausa.
Senza contare, poi, il costante aumento del numero dei paesi interessati ad ospitare l'evento. Dopo la new entry della Cina, sono pronti a bussare alla porta del Gp, altri autorevoli (e soprattutto molto facoltosi) candidati, come la Russia ed i Paesi Arabi.
Morale della favola: mentre il brianzolo Berlusca, novello Brenno, ha occupato i palazzi del potere romano, attorniato dai " Celti " dalle padane origini alle prese con l'agognato federalismo fiscale, Alleanza Nazionale sta soffiando, da sotto il naso, alla terra di Brianza – anche - gli incassi della Formula Uno.
L'ennesimo colpo inferto alla già dissanguata economia locale.
Complimenti vivissimi: neppure il peggior statalista avrebbe saputo far di meglio!
1 commento:
cara Emanuela il GP di Roma avrà le insegne di Città del Vaticano! Semplice no? Anche quello di Imola era ufficilmente "di S.marino"
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