venerdì 15 maggio 2009

Tempo di magra si. Ma non per tutti.

Il pil è in caduta libera.
E mentre tutti noi viviamo tempi difficili, nell'anno "più nero dell'economia mondiale .. il fatturato totale dell’ecomafia ..... è cresciuto a livelli record".
L'allarmante denuncia è stata formulata dal responsabile dell’Osservatorio Ambiente e legalità di Legambiente, Sebastiano Venneri , durante la presentazione, avvenuta nei giorni scorsi, del rapporto Ecomafia 2009 di Legambiente.
Ecomafia sempre più presente anche al nord dove si riduce la filiera dello smaltimento dei rifiuti: Piemonte e la Lombardia sono divenute tra le prime regioni nelle quali si commettono più traffici illeciti (Seregno, Desio e Briosco ne sanno qualcosa).
A preoccupare è soprattutto - secondo la denuncia di Legambiente - il “ciclo del cemento”: 261 i casi di illegalità accertarti in Lombardia durante il 2008 con ben 400 denunce e 26 sequestri effettuati.
A "rischiare di più l' infiltrazione criminale - denuncia il rapporto - sono gli appalti pubblici, compresi quelli per l’Expo di Milano del 2015 che saranno sicuramente quelli più vulnerabili. Sono tanti, infatti, i soldi pubblici che pioveranno a finanziare appalti d’ogni genere, ed è fin troppo facile pensare che su di questi si scateneranno gli appetiti criminali delle ecomafie, ‘ndrangheta in testa."
Le organizzazioni mafiose minacciano la nostra sicurezza. Quella delle nostre città. E richiedono che le forze dell'ordine e la magistratura le combattano con la stessa determinazione usata per contrastare gli episodi di microcriminalità.
Subdole e invisibili, le cosche mafiose alimentano i loro profitti infiltrandosi pericolosamente nel campo dell'edilizia, del ciclo del cemento, negli appalti: sui quali gli amministratori sono chiamati a vigilare, promuovendo la cultura della legalità.
E proprio sull'importanza del ruolo degli amministratori, di Sindaci ed Assessori, si sofferma "Centonove" il documentario sulla criminalità in Lombardia del regista seregnese Marco Tagliabue, proiettato la scorsa settimana al cinema Roma di Seregno, di fronte ad una sala gremita di attenti ascoltatori .

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma fammi capire...in comune dal 1999 non ti sei mai accorta di niente...

~

emanuela ha detto...

se avessi avuto qualche sentore strano...sarei andata dritta dritta in Procura...

Anonimo ha detto...

L'Italia ha esportato la mafia ovunque. Che sia radicata anche in Lombardia non è una sorpresa. Tuttavia la cosa non emerge e nessuno sente il bisogno di protestare. Ancora è il caso di precisare che i gRandi crimiali arrivno non SUI BARCONI, MA IN AEREO? Ancora dobbiamo distingure tra i delnquenti poveri (a volte stranieri) che rubano le auto e i grandi criminali (talora autoctoni) che gestiscono il mercato delle auto rubate? Ma no, qui in Lombardia si crede ancora alla mafia come prodotto d'importazione, si pensa all'evasione fiscale come ad un reato veniale, siritiene che l'economia deve girare, con le buone o con le cattive.

Anonimo ha detto...

l'anonimo di prima sono io

geremia

emanuela ha detto...

già...