mercoledì 15 settembre 2010

Delinquenza concorsuale

In tempi di crisi, il famoso "posto pubblico", un tempo anelato solo da Roma in giu', è diventato la chimera che anche precari e disoccupati padani hanno iniziato ad inseguire.
E se la denuncia della presenza di "un vero e proprio sistema omertoso, nel quale quella che può senza mezzi termini definirsi come una forma di “delinquenza concorsuale” cresce a dismisura", proviene da un magistrato - uno che la pubblica amministrazione la conosce bene - c'è veramente poco di cui stare allegri!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

...oramai in italia gli intelligenti di ogni luogo soccombono dinnanzi alla furbizia mediterranea anche nelle valli alpine..., poco male, quando la gallina italica non farà più uova e anche i furbi dovranno andare all'estero, o esporteranno questo sistema "mafioso" oppure dovranno vivere della farina del loro sacco, ovvero fumo politichese ammiccante e mafiosetto...... e riceveranno debito compenso....
sarà un processo lungo, ma anche loro raccoglieranno quello che seminano....

Anonimo ha detto...

A Mignottopoli vige la Mignottocrazia , i concorsi vengono monitorati dai giudici di salsomaggiore e i principi vegliano sulle miss italie in vece dei padri che gestivano traffici di prostitute in nome della aristocrazia, convinti forse che siamo ancora ai fasti romani dell'impero ove vigeva la jerogamia .
Il Pontifex massimo sberleffa dall'alto del suo posto di lavoro sicuro ed aeternum i poveri ciofani incitandoli a non soffermarsi sull'effimera sicurezza di un posto di lavoro che in fondo non è tutto nella fita...!!!
Le banche soffocano i sogni e desideri di tutti noi con giochetti da usurai e pressioni psicologiche e viscide condite da abiti eleganti e volti pacati.
In Mignottopoli ....
Viva L'italia!viva il 150 ° anniversario del paese del meretricio...