martedì 28 settembre 2010

"Che fine ha fatto il PP1?"

Sembra un remake del film di Robert Aldrich "Che fine ha fatto Baby Jane?" Pare che la preoccupazione per le sorti del Piano Piano Particolareggiato 1 (meglio conosciuto dagli addetti ai lavori come "PP1") non faccia più dormire sonni tranquilli a molti dei nostri concittadini. Vista l'attenzione che si dedica al tema, verebbe da credere che dalla sua realizzazione dipenda la stessa futura sopravvivenza del Nostro Comune.
Come Presidente della Commissione creata "ad hoc" non posso che essere lusingata da tanta attenzione! Certo capire che destinazione attribuire all'area dell'ex oratorio - un ambito strategico da cui può partire la riqualificazione dell'agorà giussanese - è una sfida difficile.
Lo era in tempi di vacche grasse, quando le casse comunali erano ben rimpinguate.
Figuriamoci quale può essere la situzione in tempi di magra!

Le amministrazioni degli ultimi 30 anni non ne hanno cavato un ragno dal Buco.
Neppure il grande Architetto Botta - seppur lautamente pagato - è riuscito a scioglierne il dilemma sulla realizzazione della cattedratica opera.
Tutti i progetti sono stati debitamente messi a prendere polvere in fondo ad un bel cassetto.
Addirittura l'ultima amministrazione di cui - mai dimenticarlo - anche io facevo parte, ha dovuto, a fine mandato - per tentare di camuffare un po' il proprio fallimento sulla "vicenda"- ripiegare sulla realizzazione del Palazzetto (poi archiviato dalla nuova Giunta).
Ma questo, oggi, poco conta. Si vuole il "PP1". Lo si vuole ora. Lo si vuole subito. In caso contrario l'operazione non potrà che essere etichettata nel curriculum (il mio in particolare) come plateale fallimento. .. Mi pare questo il senso, tra le righe, delle dieci domande scomode - pubblicate (con tanto di foto... ) sul Giussano dell'ottobre 2010 - che l'Ing. Nicolini, mio ex compagno di lista e componente della Commissione PP1 mi ha rivolto sul tema.
Ecco le mie risposte...( la foto del mio interlocutore...mi manca. Se volesse mandarmela, non mancherò di pubblicarla....)
"In questo numero della rubrica di 10 domande scomode ad esponenti della politica locale, gli interrogativi hanno la voce di Emilio Nicolini, membro indicato dal Partito Democratico e da Giussano Democratica per la Commissione PP1; una commissione costituita con lo scopo di eleborare idee per il recupero dell’area dell’ex-oratorio di Giussano, in pieno centro cittadino e di proprietà comunale.
Nicolini vuole risposte dall’avvocato Emanuela Beacco, che alle ultime elezioni comunali era candidata nella lista civica di Ettore Trezzi, “Io rispetto Giussano”. Come i lettori ricorderanno, la coalizione vincente, formata dal Popolo della Libertà, dalla Lega Nord e dal Partito Repubblicano proposero a Trezzi, sulla scorta di alcune convergenze programmatiche emerse in campagna elettorale, il coinvolgimento in Giunta, per ricoprire il ruolo di assessore all’Urbanistica.
E quando si decise la Presidenza della commissione PP1 la Lega Nord propose al Sindaco Gian Paolo Riva il nome della Beacco, che accettò l’incarico.
Ex presidente del Consiglio comunale di Giussano, l’avvocato Beacco è anche animatrice di un blog di politica locale e nazionale molto seguito a Giussano.
1) L'ultima riunione della commissione risale al 30 novembre 2009. Ci sa dire quando sarà il prossimo incontro?
Mi rendo conto del fatto che Lei, Ing. Nicolini, possa avere un’agenda con molti spazi vuoti da riempire, ma – purtroppo oggi - non sono in grado di fissare nessuna data sul calendario. Prometto, comunque, di informarLa con debito anticipo dei tempi, degli argomenti e delle eventuali decisioni della commissione. Battute a parte.
Per capire dove “sia finita la PP1” è d’obbligo una premessa. Del Piano Particolareggiato 1 e di Piazza della Repubblica se ne parla fin dagli anni ottanta (ai tempi giocavo ancora con le bambole). Da allora diverse maggioranze e diverse commissioni si sono succedute (alcune, se non sbaglio, anche a Lei vicine). E nonostante i fallimenti, non ricordo grandi crociate in merito… Chiarito questo, posso ora rispondere alla domanda.
La commissione, dopo la sua nomina, si è ritrovata numerose volte. Ha svolto, grazie anche a sopralluoghi sul territorio, un’attenta analisi urbanistico/edilizia dell’area di Piazza della Repubblica e del limitrofo contesto.
Ha visionato e confrontato i progetti “Cassina” e “Botta” ed ha concluso questa fase con l’elaborazione di diverse proposte, alcune trapelate peraltro sulla stampa (creazione di un parco urbano e di un parcheggio interrato, di un centro polifunzionale, per citarne qualcuna). Il nostro gruppo di lavoro è stato così efficiente, che, mi è stato chiesto di rallentare i lavori per andare di pari passo con la stesura del Piano di Governo del Territorio. Nel frattempo, è nata anche l’idea di affiancare alla PP1 alcuni tecnici. Perché, si sa. I progetti camminano sulle gambe degli uomini. E sicuramente camminano meglio se queste sono solide e professionalmente preparate.
2) Nel corso della summenzionata riunione del 30 novembre, si era deciso di chiedere un incontro con la giunta. Come mai a 8 mesi di distanza non è ancora stato fissato?
Come ho appena spiegato, l’amministrazione ritiene opportuno coordinare l’elaborazione del PP1 con la variante al PGT, la cui stesura è stato affidata lo scorso giugno al Prof. Tartaglia. Aspetto, a questo punto, di essere interpellata da chi competenza.
3) A seguire le riunioni della commissione, i verbali risultano tuttora non firmati dai membri presenti. Le sembra una situazione formalmente corretta?
Apprezzo molto il richiamo al rispetto della “forma” - massima garanzia di correttezza e di trasparenza dell’azione amministrativa - anche se qui, francamente, mi pare piuttosto pleonastico.
La commissione ha una mera funzione consultiva. Non ha alcun potere provvedimentale. I suoi componenti non percepiscono gettoni di presenza, i verbali sono liberamente passibili di rettifica … dove sta, dunque, il problema?
4) Nell’intervista pubblicata sul giornale di Carate del 20 aprile 2010, lei ha fatto riferimento ad “alcuni tecnici che traducano in progetti concreti le idee”. Ci sa dire dove sono e che cosa hanno finora prodotto? A questo proposito, che senso ha ricorrere a dichiarazioni in merito a "tecnici dei quali non può fare il nome" con il cittadino? I tecnici ci sono o non ci sono? La politica è forse un gioco?
Caro Ing. Nicolini, temo che queste domande Le debba rivolgere al Sindaco. E’ lui che li ha individuati. Suo è il potere di nominarli.
Quanto alla politica, sono proprio queste (non)domande che la degradano ad un gioco. Se “la nobile arte di governare” è diventata il teatrino ridicolo e indigesto cui siamo, ahimè, abituati lo dobbiamo a certi tristi personaggi (di maggioranza e di opposizione) che, infischiandosene dell’interesse pubblico, la piegano ai propri tornaconti personali. 5) Ci sa dire se ci sono novità in merito al finanziamento delle opere? O meglio, ci sa dire quale sia il denaro disponibile per gli interventi in seno al PP1?
Dubito che i finanziamenti arriveranno, come manna nel deserto, dal cielo. Le risorse dovranno necessariamente essere reperite all’interno della concertazione pubblico-privato, in base al progetto da realizzare (gestione dei parcheggi, distribuzione delle volumetrie oggi presenti su Piazza della Repubblica).
6) Nell’intervista già citata indicava come un “sonnellino” la pausa dell’attività della commissione. A questo punto sembra che il sonnellino sia una solenne “dormita”. Ci sa dire quale sarà il ruolo futuro della commissione?
Mi fa piacere sapere che ha usato questa pausa che generosamente Le ho concesso, per approfondire le Sue conoscenze sul tema del sonno … Tornando a noi.
Se la commissione avrà ancora un ruolo, e quale questo sarà, dipenderà non da me ma dalla volontà politica dell’amministrazione di Gianpaolo Riva di realizzare il PP1. Come (da ex compagno di partito) ben sa a fatica sono riuscita a far sentire la mia voce nella passata amministrazione (nella quale rivestivo un ruolo istituzionale di rilievo) - Posizioni che ho pagato al caro prezzo del “confino politico” - Figuriamoci se posso pretendere di dettare l’agenda di un Sindaco che non ho neppure votato!
7) Potrebbe cortesemente rispondere a una domanda finora senza risposta? Ovverosia, quali sono i tempi che l'amministrazione intende assicurare al cittadino in merito all'inizio e al completamento dei lavori nell’area PP1, per la quale la attuale maggioranza aveva preso impegni in campagna elettorale?
Per il bene del paese, spero francamente ci metta meno del tempo utilizzato dalla precedente Giunta per fare e poi smantellare i vari progetti elaborati nel corso degli anni.
Avessi i poteri di Jeannie, la Strega per Amore, ridisegnerei il centro del nostro comune in un batter di ciglia. Ma visto che non ho particolari doti taumaturgiche posso solo, ragionevolmente, pensare che un unico mandato non sarà sufficiente.
8) La lista cui appartiene, durante la campagna elettorale ha proposto di realizzare un albergo a 5 stelle con un centro congressi all’interno dell’area PP1. Tale proposta è inclusa nel progetto?
Allo stato delle cose, non mi risulta. 9) Il testo unico degli enti locali all'art. 38 stabilisce che le sedute del consiglio e le commissioni sono pubbliche salvo i casi previsti dal regolamento. In quanto presidente di commissione non pensa sia utile pubblicizzare queste sedute in modo che i cittadini possano assistere ai lavori?
“Omnia tempus habent” (ogni cosa ha il suo tempo) dicevano saggiamente i latini.
La commissione è una sorta di fucina nella quale si sono elaborate alcune idee, che dovranno essere valutate congiuntamente alla commissione Urbanistica. Progetti in fieri, che mi pare, in questa fase embrionale, assolutamente inutile – se non controproducente – pubblicizzare (perché, ad esempio, non sappiamo ancora se sono tecnicamente o economicamente perseguibili …).
10) Per curiosità, se si andasse alle urne nel prossimo autunno, in che compagine politica la vedremmo?
Nel partito di “quelli che se guardano al panorama politico italiano sognano (conto corrente permettendo) di andare al mare o trasferirsi all’estero …”
Il quadro nazionale è, per usare un eufemismo, a dir poco avvilente. Il Partito Democratico, logorato dalle diatribe interne di una classe dirigente con poche idee e ben confuse, è talmente indaffarato a litigare con se stesso che si dimentica di avere un ruolo in Parlamento.
La lega, di cui apprezzo l’attenzione che dimostra al territorio, ha derive razziste che culturalmente non mi appartengono.
Sulla Pdl e sulla (non)politica di Berlusconi – e delle sue donne - mi pare ci sia veramente poco da dire…
Unica alternativa alla noia della televisione, all’uncinetto o alla politica “da bar”, molto di moda anche a Giussano, la nascita di formazioni con uomini e donne di buona volontà, possibilmente – se non è chiedere troppo - con un certo spessore morale e culturale…
Mi perdoni l’audacia. Ma una domanda a Lei, Democratico doc, la devo però proprio fare.
Se Presidente della commissione PP1 fosse stato un altro, avrebbe dedicato a Lui la stessa attenzione? Io non credo.
Ma questa è un’altra storia"

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