venerdì 4 giugno 2010

Corrotti e corruttori: usi e costumi da Tangentopoli a Noi

Secondo il Correre della Sera di ieri, il leader Maximus (alias Ponzoni) - che pare si stia particolarmente affezionando alla sezione fallimentare del Tribunale (in vista il crac di un'altra società sua ) - avrebbe intascato € 220.000,00 per fare da mediatore tra un costruttore/ramo supermercati (il Duzioni di Bergamo, con ufficio in quel di Giussano) e misteriosi «pubblici funzionari» dei due comuni (n.d.r. Desio e Seregno, allo stato ufficialmente sconosciuti), per modificare la destinazione di un terreno tra Desio e Seregno.
Potenti Mister X "che sarebbero stati- così recita il testo giornalistico - «diversamente ricompensati» .
Ora mentre nulla trapela circa il nome degli sconosciuti superuomini, la sibillina espressione usata dal cronista mi sollecita qualche bizzarra riflessione, potrei dire sociologica, sugli "usi e costumi di corrotti e corruttori da Tangentopoli a Noi".
Ai tempi della c.d. Prima Repubblica
, il termine "mazzetta" evocava nell'opinione pubblica un'immagine ben precisa. Quella del plico di denaro sonante e cantante.
Iconograficamente parlando, quella di Mario Chiesa colto (correva l'anno del Signore 1992) dalla squadra di Di Pietro con una valigetta piena zeppa di contanti, gradito dono dell'imprenditore Luca Magni.
Da allora è cambiata la società: si è aperta l'epoca dei reality e del grande Fratello. Mondi artefatti che individuano come parametri del successo fama ed apparenza.
Al nuovo sistema si è adattato anche chi è "sensibile a facili lusinghe", il quale non chiede più soldi. Ma solide illusioni: ecco allora che per rispondere "al mercato" il corruttore da mazzettaro si è trasformato in abile venditore di"sogni".
E così, ha iniziato a circondare l' attempato Ganimede di giovani ed avvenenti fanciulle, che lo laciano crogiolarsi nella fallace illusione di essere ancora - viagra permettendo - un grande seduttore (sollevando peraltro il poveretto dall'onere e dall'umiliazione di doverle pure remunerare).
Ed ancora (Scajola docet) il dispensatore di benefici ha iniziato a contribuire con sostanziosi importi all'acquisto di prestiosi appartamenti, facendo così credere "al povero corrotto" di aver concluso proprio un bell'affare immobiliare.
Ma alla fantasia si sa, non bisogna porre limiti.
Ad esempio, se proprio proprio, dovessi decidere di lasciarmi sedurre da qualche "proibita
chimera", mi piacerebbe svegliarmi - per incanto - in versione "principessa del Foro", avvocato rampante con frotte di clienti facoltosi davanti alla porta (le pubbliche amministrazioni sono ancora le migliori) e parcelle da capogiro.
Un sogno, quello del "massimo rendimento con il minimo sforzo" che accomunerebbe ogni genere di professionista, dall'avvocato passando per l'architetto ed arrivando al commercilista.
Chissà con quale prebenda i misteriosi personaggi sono stati gratificati: donne, appartamenti o sorprendenti e succulenti incarichi ? (qui l'articolo).

3 commenti:

un cieco giussanese ha detto...

cara emanuela devo dirti che anche questa volta vai al sodo con alcune precisazioni in quel da giussano: il commercialista lo avevate in casa,gli avvocati arrivavano da lontani lidi milanesi con tresferte succulenti, gli architetti idem con varianti nostrane o presunti tali visto che la delega era unificata,sicuramente non ti saranno passate inosservate tali coincidenze del resto sei molto acuta!

A pensar male.... ha detto...

Egr.Avvocato (sognatore in questo caso), è da tempo che leggo su questo blog di personaggi che che hanno, fra gli altri, collegamenti col nostro comune. Anche se manca l'anello di collegamento fra corruttori e coloro che rendono fisicamente possibile l'operazione.
Il cittadino (come me) è portato (sbagliando forse) a fare due più due e ad indicare quelli che secondo lui (me) sono identificabili come "l'anello di collegamento". Perchè i suoi ex compagni, forse meglio chiamarli colleghi, non abbozzano qualche presa di distanza visto che è la loro amministrazione, ma anche la sua egr. Avvocato, quella che per dieci anni ha retto le sorti della città. Mi rifiuto di pensare che navigati politici come Motta, Airoldi, Munarin o Soloni e quella pletora di ex PCI che vediamo spesso ai gazebo, non abbiano nulla da dire.
Mala tempora currunt!

emanuela ha detto...

Secondo Hercule Poirot: “Una coincidenza è una coincidenza; due coincidenze sono un indizio; tre coincidenze rassomigliano ad una prova“…


Mi piacerebbe poter usare lo stesso logico ragionamento, ma visto che non siamo nell'immaginario mondo di Agatha Christie non posso che limitarmi a registrare e riportate quel poco di cui ho diretta conoscenza.
Lascio a chi ha più potenti mezzi di indagine l'onere e l'onore di tirare le somme...


Quanto ai miei ex compagni ... credo caro "a pensar male" .."si fa peccato ..ma spesso ci si azzecca" che tu debba - aihmè - chiederLo direttamente a loro...


Di certo non ti sarà sfuggito che proprio la vicenda "outlet" (ed in genere la gestione dell'urbanistica) è stata la causa principale del mio divorzio ..