mercoledì 11 novembre 2009

O mia bella Cascinazza, "che te brillavet de lontan"....

E' uno dei simboli di Monza, un po' come la Madonnina per Milano.
Al centro la tipica cascina lombarda, dietro il Campanile del Duomo e sullo sfondo le montagne innevate: un panorama idilliaco.
L'area della Cascinazza è uno dei grandi, e ormai pochi, ambiti agricoli sottratti, dalla divina provvidenza (non amica del nostro Primo Ministro), alle fameliche fauci degli speculatori.
L'area riveste un'importanza strategica non solo dal punto ambientale, ma anche sotto l'aspetto idraulico: un territorio così vasto rappresenta, infatti, uno sfogo di contenimento delle esondazioni del Lambro.
Grazie al PGT approvato nel 2007 dall'amministrazione Faglia ed alle cause vinte dal Comune contro gli onnipresenti (ed onnipotenti) Berlusconi, possiamo ancora godere il panorama offerto da questa bella cartolina: il lotto ha, infatti, oggi destinazione agricola.
Ma la pacchia durerà poco, perché la Giunta del verde (nel senso non certo di ambientalista, ma bensì di leghista) Mariani, vuole costruirci sopra la bellezza di 420.000 metri cubi. ... 1.400 appartamenti di 100 mq ..... 50 palazzi di dieci piani.
Addio mia bella Cascinazza.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

asfaltiamo tutto, cementiamo tutto.... daii e ancora dai... almeno poi possiamo piangere con cognizione di causa.

Anonimo ha detto...

Sembra il piano dei fratelli coppola di castelvolturno, quelli di cui ha parlato saviano ieri sera su raitre...