mercoledì 3 febbraio 2016

A quelli del Pd di Giussano. Tu gli porgi la mano. E loro te la amputano.

Noi (opposizioni) gli  tendiamo la mano, cercando di mettere ordine logico e razionale alle loro contorte idee.
E loro (la maggioranza) non solo se ne prendono il merito, ma si permettono pure di imputarci gli effetti della loro inerzia ed incapacità.

E’ quanto sta succedendo sul tema caldo delle Commissioni Consultive non consiliari.
Per i non addetti ai lavori si tratta di commissioni - aperte nella loro composizione  anche alla cittadinanza -  che hanno una funzione consultiva. Stiamo parlando delle commissioni per il diritto allo Studio, all'Ambiente, all’Urbanistica e Lavori Pubblici. Ai servizi sociali.

A quasi due anni dalla sua elezione il buon Matteo Riva, non ne ha ancora istituita mezza. La colpa?

Delle minoranze chiaramente, che chiedono  (ahimè che cattivoni!) un proprio rappresentante.
I gruppi di opposizione, a causa della frammentazione elettorale, sono infatti 5. Mentre i componenti di nomina consiliare variano – in linea di massima e salvo eccezioni -  da 2 a 4.
Ricordiamo che le commissioni, hanno un ruolo strategico, visto che sono chiamate a rendere, in fase di istruttoria, il proprio parere sulle proposte che poi approdano poi in Consiglio Comunale. 

Dopo due anni d’inerzia, di piagnucolose lagnanze e recriminazioni, lo scorso giovedì la maggioranza ci ha sottoposto un testo che solo a vederlo(figuriamoci a leggerlo ed applicarlo) fa venire il mal di testa. (qui a fianco)

La norma, tortuosa e contorta  nella forma ed ancor più nei contenuti, si compone di  oltre 30 righe; e tradisce il neppure tanto celato  tentativo di creare una norma ad hoc per imbrigliare le opposizioni, cui la maggioranza non riesce a tenere testa secondo la normale dialettica politica.

In sede di commissione, noi (le minoranze) abbiamo preso questo confuso groviglio di parole, e ci abbiamo lavorato per  trarne (dettandola letteralmente ai funzionari)   una norma di senso compiuto, generale ed astratta che potesse ricevere applicazione (appunto prevedendo un componente per ogni gruppo di opposizione, e  garantendo un voto in più alla maggioranza)

Ora, nella dichiarazione resa alla stampa,  gli uomini di Matteo Riva, troppo impegnati a pavoneggiarsi per i risultati raggiunti, non solo paiono essersi dimenticati del nostro contributo, ma ci accusano  di essere quelli che con atteggiamento ostruzionistico impantano l’amministrazione, mettendo paletti al Democratico e magnanimo Riva.

Mi spiace. Per me il vaso è colmo.
Mi aspetto, a questo punto, scuse ufficiali con tanto di ringraziamenti da parte del Primo Cittadino..


In caso contrario, mi ritirerò, come si dice sull’Aventino.
Non mi presenterò più in commissione regolamento.

E delle modifiche con la maggioranza ne discuterò
(sempre che ne sia in grado) in Consiglio Comunale.


Capisco, che di fronte alle continue figuracce
collezionate, non si veda l’ora di gridare ai quattro venti un minimo di risultato raggiunto. Ma certe volte, come si sa, il silenzio è d’oro.

 
 
Si riportano di sopra: la norma proposta da Matteo Riva; la sua formulazione in sede di commissione il giorno giovedì 28 gennaio e l'articolo apparso ieri sul Giornale di Carate.
In modo che ciascuno ne tragga- come sempre-le proprie conclusioni.
 
 
 


 

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