martedì 19 gennaio 2016

La marcia preferita del Sindaco Matteo Riva: la retro.


La retro si conferma a quasi due anni dalle elezioni, la marcia preferita del Sindaco "del cambio verso".

 
Tirato per la giacchetta dal Presidente della Corte di Appello, alla fine, Matteo Riva è stato costretto ad una brusca retromarcia ed a costituirsi parte civile davanti alla Corte di Appello nel processo che vede coimputati, tra gli altri, l’ex Sindaco Franco Riva e l’ex enfant prodige di Forza Italia, Massimo Ponzoni.

Con decreto dello scorso 13.11.2015 la Seconda Sezione penale della Corte di Appello ha, infatti, citato il Comune di Giussano ad essere presente all’udienza del prossimo 27 gennaio 2016. 

Il decreto obbliga il Sindaco a rimangiarsi quanto detto solo un anno fa allorquando, nel dicembre 2014 in risposta ad una mia interrogazione, aveva affermato in modo lapidario l’intenzione della Giunta di non proceder all’impugnazione autonoma” della sentenza resa contro Franco Riva e Ponzoni né “alla presentazione di richiesta motivata di impugnazione al Pubblico Ministero“ per sollecitare l’autonoma impugnazione da parte del PM, come la legge consente. 

Il tutto, stando alle parole del Matteo da Giussano, per evitare di gravare il “Comune di spese legali per il mantenimento di una posizione processuale di esito incerto…”

Non era a suo tempo servita a far cambiare idea al Sindaco (che ha iniziato la sua ascesa politica, allora ventenne, proprio nella Lista di Franco Riva) neppure l’aver saputo della disponibilità di un collega penalista a patrocinare gratuitamente il Comune.

Un’ offerta (poi formalizzata con una mail inoltrata al sindaco con tanto di curriculum), gentilmente declinata in quanto – queste le testuali parole proferite dal Vicesindaco Nespoli (candidato anche lui nella lista di Franco Riva) durante il Consiglio Comunale del 16 dicembre -: “La presenza dell’avvocato non è necessaria e mi sembra che ci sia giurisprudenza pacifica.

La giurisprudenza citata da Nespoli però tanto pacifica evidentemente non deve essere se la Giunta, facendo il passo del gambero, ha oggi deciso di dare mandato ad un avvocato per costituirsi parte civile.

Perdendo un anno fa l’occasione di impugnare la sentenza. E dovendo, oggi, sborsare risorse pubbliche per pagare un avvocato.

 

 

Premesso il richiamo al Sacrosanto principio della presunzione di innocenza posto dall’art. 27 della Costituzione, richiamo e riporto di seguito – perché ognuno ne tragga le sue conclusioni -  l’interrogazione presentata nel dicembre 2014; l’estratto del mio intervento durante il Consiglio Comunale del 16 dicembre 2014 (pag. 6 segg)
e la risposta del Vicensindaco (Nell’intervento non è indicato il nome, ma nel caso di contestazione-…sarò ben felice di chiedere in Comune le registrazioni).

 

 


 
 
 
 
"Da: Emanuela Beacco [mailto:avv.emanuela.beacco@gmail.com]
Inviato: martedì 20 gennaio 2015 11:09
A: Sindaco Comune di Giussano
Oggetto:
 
Come anticipato nel corso del consiglio Comunale si allega il curriculum dell'Avvocato Meregalli, sottoscritto e completo di autorizzazione al trattamento dei dati personali  (Curriculum peraltro già a Vostre mani)
Cordiali saluti
Emanuela Beacco
"




1 commento:

Anonimo ha detto...

Vorrei solo dire che Franco Riva è stato assolto perchè il fatto non sussiste, dell'assoluzione ne hanno dato notizia parecchi giornali locali, putroppo è stato invischiato in una piano criminale architettato da Massimo Ponzoni condannato a 10 anni di reclusione.

Sarebbe stato meglio per il comune di Giussano non costituirsi parte civile e restare fuori da questo procedimento legale che sembra un inutile ulteriore accanimento nei confronti di una persona che oltre essere uno stimato ragionier commercialista è stato ottimo un sindaco per Giussano.