giovedì 7 agosto 2008

E ..state al cinema

Sarà che in questa parte dell’anno non si convocano più Consigli Comunali. Sarà la mancanza di riunioni fiume del pd, di gd, del pc o della dc (che gaffe, questi sono spariti diversi anni fa). Sarà che la bella stagione invoglia ad uscire (bhè, diciamo che invita all'aria aperta più di quanto non lo facciano il freddo e la nebbia dell'inverno…).
Sarà che i biglietti costano meno.
Sarà che al cinema si incontrano un sacco di vecchi amici (praticamente tutti quelli che, squattrinati come te, si possono permettere al massimo una settimana di ferie).
Sarà che le rassegne estive prevedono film per tutti i gusti e per tutte le stagioni (anagraficamente parlando, chiaramente).
Qualunque ne sia la causa, quel che conta è che sto applicandomi per migliorare (e ne ho un gran bisogno) la mia cultura cinematografica.
Per saggiare il mio livello di apprendimento, mi permetto, allora, di dispensare qualche suggerimento per le calde notti estive.
Agli amanti delle commedie, consiglio “In amore niente regole “ la brillante pellicola, ambientata nell’America del football degli anni ’20, diretta e recitata da un affascinante
Clooney (suvvia, il bel George val pur una serata!) con Renée Zellweger, l’indimenticabile protagonista del "Diario di Bridget Jones". Ma questa volta Renée, non veste più i panni della single, disperata, sovrappeso e pasticciona più amata dalle trentenni (alzi la mano chi non si è rispecchiata nella sua vita), bensì quelli della bella Lexie Littleton, l’energica e supercorteggiatissima giornalista, le cui grazie si contendono (fortunata lei …) l’affascinante e brizzolato George e il bel sbarbato (falso) eroe di guerra, Carter Rutheford. Un triangolo amoroso, delle sane scazzottate e delle brillanti e divertenti piazzate.
Se, invece, con un po’ di sano masochismo, anche al cinema volete sentir parlare della "cruda realtà" , di flessibilità, di precarietà, di sfruttamento, di tradimenti, di conti che non tornano, allora non potete perdervi “Cous Cous” , il bel film del regista tunisino Abdellatif Kechiche.
Ambientato nella Marsiglia dei nostri tempi, Cous Cous racconta il sogno di Slimane Beij, un arabo sessantenne diventato improduttivo, al quale ora la sua ditta chiede, dopo trent’anni di assiduo lavoro, maggiore “flessibilità”. Diviso tra un'ex moglie bisbetica, ma ottima cuoca della pietanza nordafricana, ed una nuova compagna, comprensiva ed affettuosa, Sliman sogna, per garantire ai suoi figli un futuro migliore, di aprire un ristorante su una nave.
Ma come tutti i sogni, anche il suo è destinato a scontrarsi con le difficoltà della burocrazia e gli imprevisti della vita, che verranno superati grazie alla generosità ed al coraggio delle donne delle sue (due) famiglie.
Il regista è bravissimo nel contrapporre alla quotidiana routine, alla vita triste, un po' grigia e, in alcuni tratti, addirittura soffocante di Sliman, scene chiassose, allegre e colorate, dove il protagonista diviene un ottimo cous cous o una sensuale danza del ventre.
Infine se vi piacciono l’azione, gli eroi dei fumetti e gli effetti speciali non potete perdervi “Il Cavaliere Oscuro” , alias Batman, l’eroe della notte che combatte per liberare Gotham City dalla mafia e dallo psicopatico Joker. (Io e Claudia siamo finite in sala all’UCI per sbaglio - l’idea era vedere il “Cacciatore di Aquiloni", ma la pioggia ci ha guastato i piani!)
Comunque... pur non essendo particolarmente amanti del genere ne abbiamo, tuttavia, apprezzato le doti, sopratutto quelle dell'attore - Christian Bale. (Anche l'occhio vuole la sua parte. Giudicate voi.)

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