Fuori tempo massimo (le comunicazioni sono ammesse solo in prima seduta) il Primo Cittadino informa l'assise delle deleghe conferite ai consiglieri
Irina Ferrò e Matteo Botta. Cultura alla prima; informatica al secondo.
All'Assessore Grosso va la competenza alla sicurezza, legalità e “bene comune”
Della serie meglio tardi che mai
Arriva la risposta all'interpellanza presentata dai Consiglieri Tagliabue e Trezzi sugli immobili siti in via Milano destinati - così si legge nella nota dell'Assessore Soloni -" a sviluppare attraverso positive sinergie con il privato, la rete territoriale di servizi ed interventi rivolti alla disabilità".
Sul punto, nulla questio. Vedasi post precedente
Inizia quindi la lunga maratona della mozioni.
Il Consigliere Tagliabue illustra la mozione con cui si invita la Giunta a proseguire l'attività di ricerca ed approfondimento della genesi storica di Alberto da Giussano (Il consigliere padano ricorda che lo studio è importante per mantenere l'identità del nostro paese; con archivi arcivescovili non ancora indagati, e che rientra tra le linee programmatiche dell'amministrazione).
Secco il "niet" della maggioranza, di Stagno e Forza Italia.
Sindaco, Ferrò, Stagno, Bellotti sono unanimi nel replicare che lo studio è inutile visto che l'Alberto è una figura leggendaria. Ci sono altri personaggi storici su cui focalizzare l'attenzione. E poi si è già decisamente speso troppo tra studi, pubblicazioni e rievocazioni.
Ora, premesso che la figura dell'Alberto non mi appassiona (personalmente preferisco ben altri periodi storici) mi pare che le motivazioni invocate dalla maggioranza per respingere la mozione siano piuttosto contradditorie e inconsistenti.
Omero non è mai esistito, eppure Schlimann partendo dalle gesta degli eroi di Iliade ed Odissea, ha scoperto Troia.
L'impegno di coltivare lo studio del leggendario eroe, non impedisce certo di rivolgere l'attenzione anche ad altri personaggi.
Quanto ai soldi, la mozione non chiedeva l'erogazione di somme da mettere a bilancio, ma solo l'impegno a continuare nell'attività di studio (attività che con un po' di fantasia potrebbe rivelarsi a costo zero grazie, ad esempio, al coinvolgimento di stagisti e studenti universitari).
Come ci ricorda il Gonfalone, il condottiero di Legnano è il simbolo della nostra Città.
Peccato.
Peccato che per preconcette posizioni ideologiche la maggioranza abbia perso l'occasione di sdoganare la figura dell'Alberto, sottraendolo alla Lega e restituendolo alla sua comunità.
A Giussano, l'Alberto esisteva da molto prima che il partito di Bossi lo assumesse a proprio simbolo.
Come ben ci ricorda questa foto scattata nel 1966 che ritrae l'allora Sindaco Sandro Molteni ed il Parroco don Santino mentre consegnano la statuetta simbolo della nostra storia e delle nostre radici a Papa Paolo VI.
Propongo lezioni di storia e cultura per tutta la giunta!
N.B. In 13 anni sono stati spesi 120.000 euro: 9.000 all'anno circa, meno del costo sostenuto per dieci giorni di palatenda!
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1 commento:
La Sezione di Giussano nasce nel 1972 per volere dell’allora Presidente dell’Ospedale Borella Erminio Barzaghi, come delegazione della Sezione della Brianza. Solo nel 1982, quando diviene sezione autonoma dotata di proprio consiglio e comando, Scanziani assume il ruolo di primo presidente della sezione.
Ulteriori informazioni al sito ufficiale della Croce Bianca Giussano: http://crocebiancagiussano.org/storia-giussano/
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