La maggioranza, in perfetta solitudine (la politica fiscale locale di Riva
il III è stata infatti bocciata dalle minoranze), ha approvato il regolamento della IUC
(Imposta Unica Comunale), e le nuove aliquote IMU, TASI, TARI e IRPEF
Secondo le previsioni la TASI porterà un gettito di 1.700,00 euro; 6 milioni
l'IMU; 2.700.000 circa la TARI; 1.900.000 euro l'IRPEF, che e passa
dallo 0.33 allo 0,66 con un incremento quasi del 100% .
Ora, al di là delle valutazioni sulle singole voci (di cui parlerò'), l'elemento politicamente più grave è costituito dal fatto che il
Sindaco (dimenticando la promessa elettorale di evitare di "utilizzare lo spazio di autonomia impositiva") ha chiesto al Consiglio Comunale di deliberare l’incremento della
pressione fiscale locale - di mettere cioè le mani nelle tasche dei cittadini - senza però spiegarci (o per lo meno senza spiegarlo alle minoranze) a cosa
serviranno gli introiti ( solo per la TARI sappiamo che i costi sono destinati a coprire il servizio dello smaltimento dei rifiuti)
L'assessore alla partita ha parlato, nelle sue premesse generali, della necessità di procedere alla riduzione degli sprechi, di economizzare le spese,
di contenere i costi da altri generati": Affermazioni assolutamente condivisibili.
Peccato che nessuno di noi abbia visto il Bilancio di Previsione!
Peccato che nessuno di noi abbia visto il Bilancio di Previsione!
E' vero che sono stati prorogati i termini di
approvazione; è però altrettanto vero che come
diceva Einaudi occorre "Conoscere per
deliberare": e mettere le mani nelle tasche dei cittadini senza dirci a
cosa serviranno i nuovi prelievi “di sangue”, mi pare cosa che - come direbbero i
bruti di manzoniana memoria - non sa’ da fare.
Le tasse, anche se non sono bellissime, vanno
pagate.
Questo è fuori di dubbio.
Ma accanto al dovere di pagarle, sussiste il sacrosanto
diritto del cittadino di sapere dove gli oboli chiesti vanno finire...
Nessun commento:
Posta un commento