Che le cose siano così, non vuol
dire che debbano andare così.
Solo che quando si tratta di
rimboccarsi le maniche ed incominciare a cambiare,
vi è un prezzo da pagare,
ed è allora che la stragrande
maggioranza
preferisce lamentarsi piuttosto
che fare.
Giovanni Falcone
Oggi
si chiude la nostra campagna elettorale, e l’abbiamo voluta chiudere con lo
stesso stile con cui l’abbiamo condotta fin qui: non nelle sedi di partito (che
peraltro nemmeno abbiamo…) ma al mercato, tra la gente, nei luoghi e tra le persone
che accompagnano la nostra vita. Questa sera ci ritroveremo per una pizza
insieme indossando ancora una volta la nostra maglietta, che ha voluto in
questa ultima settimana marcare una differenza; non contiene simboli di partiti
né promesse legate al voto, dice solo che chi la porta mi sostiene e
soprattutto condivide il nostro progetto.
Un
progetto che ha oggi la faccia dei candidati e dei volontari che hanno offerto
il loro prezioso aiuto, e che si esprime anche attraverso un programma pensato
per la Giussano dei prossimi 5 anni e
del quale, come candidato Sindaco, mi faccio garante.
Un progetto fatto di
concretezza e competenza che continuerà a camminare al di là del risultato del
voto sulle gambe delle persone che lo hanno pensato e portato avanti.
Dei tanti che con noi si sono impegnati nel lavoro della campagna elettorale,
nel mondo virtuale del web e con il passaparola dei rapporti quotidiani.
Con
il nostro stile, nato dai tanti confronti con il mondo associativo, con chi
spende parte del suo tempo per fare più bella e più accogliente la nostra
Giussano, con chi mette insieme energie e risorse preziose; uno stile con cui
abbiamo cercato di chiamarci fuori dalle solite vuote polemiche fatte di numeri
inventati e di accuse ridicole, uno stile che non ha però rinunciato ad un
pizzico di autoironia.
Il
nostro stile di comunicazione ha voluto lanciare
il messaggio che il cambiamento della politica è possibile ma riguarda ciascuno
di noi, e può partire anche dai piccoli gesti di una campagna elettorale.
Perché la politica, quella
vera, non quella di cui tutti siamo stanchi, è un servizio alla collettività e
non un esercizio di potere.
Per
questo abbiamo appeso manifesti, imbustato e affrancato lettere fino alle 3 del
mattino o ci siamo autotassati per raccogliere fondi.
Ora
la palla passa a voi. A tutti i cittadini elettori, alle donne e agli uomini di
Giussano, a chi legge questo blog. Un grazie a tutti quelli che sceglieranno di
sostenerci anche domenica con il loro voto.
Emanuela
Beacco
7 commenti:
Su su riprenditi...
Ora consegna i tuoi elettori al candidato Trezzi.
La dura sconfitta.Ha perso una grossa occasione la città di Giussano.
Mi raccomando: fai finta di non aver fatto nulla per l'assessorato con Trezzi, stai zitta, non farti scoprire, fai la pura, parla di bambini, di ambiente and so on. Buttala ancora sul Pd che ha tradito i suoi stessi ideali ...
e se ti chiedono in quale mensa hai mangiato per dieci anni e chi ti ha dato la manina per portarti alla scuola della politica CAMBIA DISCORSO, NON FARTI SCOPRIRE!!!!!!!!!!
La tua coscienza (morta che parla)
Brava, passa con Lega e berlusconiani. Se non ti danno niente in cambio al prossimo giro puoi chiedere di farti dare un calcio per Bruxelles. Se mandano lì la Matera e Toti perchè non tu????? Sarai mica meno furba di loro??
Avanti così che vinci il premio Mastella!!
State calmi, adesso arriva Paolo penna viperina e vi sistema.ocioo
mamma mia ragazzi.. ma quanto astio e quanta acidità!
Mi sembrate un po' quelli che invitano a cena e una bella donna, e se questa gli da' il due di picche..( preferendo l'invito di un altro)...le danno della poca di buona!
Ripigliatevi..
p.s. so che quelli che si trincerano dietro l'anonimato..sono persone distinte e per bene...se mettete nome e cognome, magari valuto se mi garba di accettare ... il vostro invito a cena..
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