lunedì 8 dicembre 2014

La giungla delle leggi scritte dai burocrati. Molte, oscure, complicate

Il problema dell'Italia, non è dato dall'assenza di leggi.
Ma da un profluvio di normative. Molte, oscure e complicate.
La situazione è (peggiorata) ed è destinata a deteriorarsi grazie all'abuso che da anni si fa in quel di Roma dello strumento del decreto legge, che introduce nell'ordinamento un corpo di norme contradditorie e caotiche (Segnalo un interessante commento)
Accanto alla assoluta incomprensibilità e inattuazione di molte delle norme, c'è poi un secondo aspetto, non irrilevante da considerare.
La decretazione d'urgenza, troppo spesso blindata dal voto di fiducia, ha portato ad affermare il primato dei burocrati  (alias i funzionari ministeriali) sull'organo elettivo, che ha abdicato così alla sua funzione, riducendo i Parlamentari a meri passacarte delle decisioni prese dal Governo.
A pensarci bene, è un po' quello che accade (su scala più piccola) nei consigli comunali.
La generica e diffusa impreparazione dei consiglieri comunali, riduce l'assise a mera rettificatrice delle decisioni prese altrove.
La caotica proliferazione di norme incomprensibili, aumenta invece il potere dei funzionari, i soli che quelle norme le sanno interpretare
Funzionari che molto spesso  - per usare una metafora provocatoria - fanno finta di portarti in un bosco fitto fitto, dal quale poi decidono loro come farti uscire...
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