Le parole che, così mi hanno insegnato, in politica (più che altrove) sono come pietre.
E quelle dell'assessore all'urbanistica, mi pare sotterrino definitivamente la vicenda della riasfaltatura del parcheggio del Vicesindaco.
Riporto di seguito la trascrizione di quanto dichiarato dall'Assessore Bellotti, Urbanistica ed edilizia nel corso del consiglio comunale del 23 Luglio 2014.
"Sull'urgenza di intervenire in Via Furlanelli, mi senso di dire, perché ho visto la situazione, io direi che è pienamente lecita, anche rispetto ad altre situazioni; perché era una situazione di pericolosità, c'erano dei ferri oltre la superficie stradale nella zona del marciapiede, dei ferri della rete elettrosaldata che spuntavano fuori e comunque da un po' di tempo anche un chiusino che sembrava lì per sprofondare diciamo. Le segnalazioni sono state penso più di una, nel tempo.
Niente, quando gli uffici hanno verificato effettivamente questa situazione di fronte alla motivazione della pericolosità hanno deciso di intervenire subito.
In realtà hanno prima tentato di fare intervenire la ditta che doveva occuparsi delle urbanizzazioni, probabilmente di lavori fatti lì vicino, qualcosina è stato fatto; però poi adesso, non sto a spiegarvi nel particolare, la cosa diventava lunga per altre ragioni, ripeto, non sto a spiegarvele per non dilungare troppo i tempi. I tecnici del Comune hanno preferito agire in urgenza.
Agire il Comune stesso.
In realtà non proprio il Comune stesso perché tra l'altro questa cosa non ha comportato nessuna spesa da parte dell'Amministrazione Comunale, perchè rientra in uno di quegli interventi di ripristino che le società, in questo caso la Telecom piuttosto che in altri casi Brianzacque ecc. se intervengono sul manto stradale sono tenute, c'è un regolamento in comune per questi tipi di intervento, devono comunque ripristinare con certe regole il manto stradale.
L'Ufficio Tecnico, per quanto riguarda la sezione strade, ho visto che sono molto accorti nel gestire questa cosa, cioè se la Telecom rompe un tratto di strada per fare un lavoro, dopo è tenuta a ripristinarlo, ma ci sono, proprio con l'obiettivo di contenere al massimo la spesa, di spendere il meno possibile vista la situazioni ormai da un po' di anni, l'ufficio Tecnico si riserva di valutare se l'intervento di ripristino, dovuto senza ovviamente nulla pretendere, è veramente necessario, o si computa, o si fa fare da un'altra parte.
Ad esempio se il comune già deve riasfaltare quella strada è inutile che la Telecom mi ripara quei metri quadri quando io già devo imminente mente riasfaltarla, questo è uno dei tanti casi.
In questo caso quindi c'è una specie, non so se riesco a spiegarmi bene, di CREDITO/DEBITO di METRI QUADRI DA RIPRISTINARE SENZA NULLA PRETENDERE TRA COMUNE e queste società che intervengono per le loro opere sul manto stradale.
In questo caso alcuni metri quadri di questo credito/debito, PARLO COME UN CONTO CORRENTE, sono STATI utilizzati PER INTERVENIRE IN UNA SITUAZIONE di pericolosità'
Ovviamente si riserverà poi l'ufficio Tecnico di rivalersi su chi questa situazione di pericolosità non la doveva creare. La cosa più importante era intervenire prima possibile, perché poi quando si fa male qualcuno io credo non si guarda in faccia a chi doveva e a chi no doveva rispristinare L'importante è non far capitare niente, poi al limite si parla ..i soldi, credo Non so se sono stata chiara"
Io direi che è stata di più. Assolutamente lapalissiana.
Mi sorge a questo punto spontanea una domanda: in base a quale criterio il "credito comunale" è stato utilizzato per il Vicensindaco, E PER il suo PARCHEGGIO PRIVATO..... invece che per un'area pubblica... che, per dirla alla Bud Spencer, non è certo un pincopallino qualunque?
1 commento:
Sarà un consiglio infuocato.
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