Si tratta di una commissione consultiva, non consiliare, a cui possono quindi partecipare anche i non consiglieri
4 i posti riservati alla maggioranza. 3 alle minoranze, che hanno proposto i nominativi di Andrea Barzaghi (nome fatto dal tandem Trezzi/Tagliabue); Paola Ceppi (sostenuta da Adriano Corigliano/Greta Galimberti); Luigi Stagno, che ha proposto se stesso.
Enrico Viganò, l'assessore al Bilancio uscente. Viganò è stato proposto da me perché ritenevo che l'apporto di chi fino ad oggi ha gestito la partita contabile, potesse essere utile al nuovo assessore che presto sarà chiamato a predisporre il bilancio preventivo, consuntivo e stabilire le nuove norme in tema di tassazioni locale (TARI, e simili).
Ora, per poter essere eletti (i numeri non sono un'opinione) occorrevano almeno due voti. Era - dunque - assolutamente prevedibile un pareggio tra Vigano' e Stagno
Dopo la prima votazione ( che ha registrato 3 voti ai nomi proposti dalla maggioranza, e 2 a Ceppi e Barzaghi), il ballottaggio tra Vigano' e Stagno è stato lasciato alla dea bendata.
Il tutto si è deciso tramite il metodo del sorteggio.Metodo scelto dalla maggioranza che lo ha preferito ad altro (che prevedeva, con metodo democratico, invece il nuovo voto tra i due ballottanti)
Mi spiace per Viganò che sarà fuori dalla commissione.
Ma mi spiace (soprattutto ed ancora di più) per Giussano.
Enrico Viganò infatti oltre ai cinque anni di assessore alla partita, in un difficile momento economico, avrebbe potuto mettere a disposizione della nuova amministrazione le sue specifiche competenze professionali, visto che si occupa proprio di offrire agli Enti Pubblici consulenze nello specifico settore della copertura finanziari d’investimento (tra i "suoi clienti" annovera Provincia di Sondrio, Comune di Milano, Provincia di Milano, Comune di Como, Comune di Lecco, Comune di Cantu’, Comune di Bellagio, Comune di Menaggio, Comune di Dongo, Comunita’ Montana Triangolo lariano, Comunita’ Montana Valsassina, Comunità Montana di Morbegno, Comunita’ montana di Tirano, CCIA di Como, CCIA di Lecco e molte altre piccole realta’ locali. )
Credo che sarà comunque a disposizione del nuovo assessore al Bilancio per una consulenza (ma questa volta, non da volontario della politica, bensì dietro previo ed idoneo compenso!)
p.s. LETTURA POLITICA del metodo prescelto. Ed anche qui, parliamo di sostanza e NON DI FORMA...
La maggioranza ha preferito il sistema del sorteggio (che dava l'aiuto da casa del 50 e 50 a Stagno), al metodo della nuova votazione tra i due rimasti in pista Stagno-Viganò (che avrebbe portato con una certa probabilità all'elezione di Vigano'), perché probabilmente Stagno, movimento 5stelle (così dicono i numeri ed il galateo politico) potrebbe aver votato Pierluigi Elli come Presidente del Consiglio.
Senza, infatti, il voto del candidato sindaco 5stelle, la maggioranza non avrebbe raggiunto - quorum corretto si, quorum no- neppure gli 11 voti....
Attendo chiaramente una smentita dall'interessato, nonché di sapere cosa ne pensano i 5stelle dell'inciucio movimento -pd (non sui programmi) ma sulle poltrone !!!
Sia chiaro, non trovo scandalosi gli accordi. Trovo scandalosi quelli che non avvengono alla luce del sole (vicenda Mesiano docet)
4 commenti:
grazie per le tue informazioni con il blog tieni aggiornati anche chi ti ha votato, mi dispiace molto per Viganò, poi so tramite adesso il blog che è attivo come professionista in moltissimi comuni.
Vorrei solo dire per l'elezioni di Elli a presidente del consiglio, il numero dei necessari è corretto in 11, perchè in genere 11,33 si arrotonda a 11 , mentre da 11,51 si arrodonda a 12. in genere è una cosa matematica accettata da tutti così .
grazie per le tue informazioni con il blog tieni aggiornati anche chi ti ha votato, mi dispiace molto per Viganò, poi so tramite adesso il blog che è attivo come professionista in moltissimi comuni.
Vorrei solo dire per l'elezioni di Elli a presidente del consiglio, il numero dei necessari è corretto in 11, perchè in genere 11,33 si arrotonda a 11 , mentre da 11,51 si arrodonda a 12. in genere è una cosa matematica accettata da tutti così .
Ora, senza voler entrare troppo nel dettaglio, occorre dire che ci sono due tipi di problemi.
Il primo è che se si chiede una maggioranza minima di 2/3; vuol dire che i voti ottenuti devono essere maggiori di tale somma. Quindi non ha senso arrotondare in difetto.
Il secondo, è che la maggioranza ha ritenuto sufficiente una maggioranza pari a 10,33 ..ovvero i 2/3 di 16: in pratica ha ritenuto di non dover considerare presente il Sindaco, anche se ha votato.
Insomma, da qualunque parte, la si guardi rischia di essere un pasticcio!
Io, per non sapere- come si dice - nè leggere nè scrivere e per essere sicura di fare le cose per bene - avrei rifatto la votazione.
ah ha votato il sindaco? io sapevo, avendo letto il testo unico, che nella votazione del presidente del consiglio non si tiene presente il voto del sindaco a meno che lo statuto deroghi questo principio(forse non so...) insomma iniziamo bene evidentemente se questa maggioranza vuole inciuciare e fare accordi sotto banco... insomma
Posta un commento