Blog di una ex politica, prestata - per un incidente di percorso - alla geografia.
domenica 19 dicembre 2010
Con che coraggio..
Ditemi voi, con che coraggio, poi uno mette il naso fuori dall'Italia.
2 commenti:
Anonimo
ha detto...
Berlusconi è solo il grosso foruncolo sulla fronte dell'Italia, ma non basta schiacciare il foruncolo è tutto il corpo sociale che è profondamente malato. Sono trentanni che l'Italia vive una fase di arretramento economico, politico, culturale e morale. E già allora non eravamo certo all'avanguardia. Il mondo si muove, va da un'altra parte e noi siamo qui fermi e immobili, eterni sepolcri. Così spaventati dal futuro che preferiamo dilazionare all'infinito qualsiasi cambiamento. Preferiamo l'annuncio delle riforme alle riforme e spacciamo una modifica dell'organizzazione delle istituzioni, il federalismo, come una specie di rivoluzione. L'importante per noi è salvare lo status quo, congelare in eterno questo paese. Nella storia dell'umanità è già successo che un popolo, una nazione si infili in un cul-de-sac. Siamo la Nord Corea dell'Europa.
Caro Ario, nonostante - per deformazione professionale- sia avvezza a dover trovare difese, per posizioni che di difendibile hanno ben poco, fatico questa volta a darle toro..
Mi pare quanto mai attuale la frase di Tancredi «Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi».
Ed allora spazio a grandi proclami di riforme, che sotto sotto, non fanno altro che preservare, sotto unn'apparente patina di "novità" , un Italia fatta di una classe politica per lo più mediocre, piuttosto corrotta,ombelicalmete ripiegata sui propri personalisci...incurante di un paese che se ne va (o vorrebbe andare) da un'altra parte...
Ammetto che mi piacerebbe poter credere nel miracolo della Notte di Natale..
Auguri anche a Lei e speriamo che il 2011 ci porti più fortuna!
2 commenti:
Berlusconi è solo il grosso foruncolo sulla fronte dell'Italia, ma non basta schiacciare il foruncolo è tutto il corpo sociale che è profondamente malato.
Sono trentanni che l'Italia vive una fase di arretramento economico, politico, culturale e morale. E già allora non eravamo certo all'avanguardia.
Il mondo si muove, va da un'altra parte e noi siamo qui fermi e immobili, eterni sepolcri. Così spaventati dal futuro che preferiamo dilazionare all'infinito qualsiasi cambiamento. Preferiamo l'annuncio delle riforme alle riforme e spacciamo una modifica dell'organizzazione delle istituzioni, il federalismo, come una specie di rivoluzione.
L'importante per noi è salvare lo status quo, congelare in eterno questo paese.
Nella storia dell'umanità è già successo che un popolo, una nazione si infili in un cul-de-sac.
Siamo la Nord Corea dell'Europa.
auguri di buone feste avvocato
ario infonodo.org
Caro Ario, nonostante - per deformazione professionale- sia avvezza a dover trovare difese, per posizioni che di difendibile hanno ben poco, fatico questa volta a darle toro..
Mi pare quanto mai attuale la frase di Tancredi «Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi».
Ed allora spazio a grandi proclami di riforme, che sotto sotto, non fanno altro che preservare, sotto unn'apparente patina di "novità" , un Italia fatta di una classe politica per lo più mediocre, piuttosto corrotta,ombelicalmete ripiegata sui propri personalisci...incurante di un paese che se ne va (o vorrebbe andare) da un'altra parte...
Ammetto che mi piacerebbe poter credere nel miracolo della Notte di Natale..
Auguri anche a Lei e speriamo che il 2011 ci porti più fortuna!
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